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Industrial Waste

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gioco per 2-4 persone
Autore: Jürgen Strohm
Editore tedesco: Hans im Glück (www.hans-im-glueck.de)
Editore inglese: Rio Grande Games (www.riograndegames.com)

Dalla Germania, un paese così attento all’ambiente, non poteva non arrivare un gioco che sfrutta il tema dell’ambiente e mette i giocatori nei panni di capitani d’industria di fronte all’annoso problema della contrapposizione tra processi produttivi e inquinamento ambientale. Naturalmente sempre rimanendo in un ambito a noi congeniale, ovvero una scatola di un gioco.
Aperta la scatola di questo “Industrial Waste” vi trovate:
– quattro plance (una per ogni giocatore),
– segnalini cilindrici (ne servono quattro per ogni giocatore) da utilizzare sulla propria plancia,
– una plancia per indicare le dimensioni di ogni azienda (da 14 a 20) e il numero di dipendenti (da 1 a 5), questi valori si identificano con un unico segnalino per giocatore (una piccola fabbrica) su due assi,
– materie prime (generici segnalini neri ottagonali),
– un segnalino per il primo giocatore (in legno, con la forma della E di Euro),
– banconote in vari tagli (da uno a venti milioni di Euro),
– un mazzo di carte (che rappresentano varie azioni che si possono effettuare),
– carte prestito (da dieci e da venti milioni di Euro),
– istruzioni (in inglese o tedesco, a seconda dell’edizione).
Sulla propria plancia ogni giocatore ha quattro scale graduate, in cui dovrà segnare rispettivamente:
– il numero di dipendenti necessari a completare un ordine,
– il numero di materie prime necessarie per un ordine,
– la quantità di rifiuti prodotti dal completamento di un ordine,
– la quantità complessiva di rifiuti immagazzinati (quest’ultima scala va da uno a sedici, mentre le precedenti vanno da cinque a uno).
Il gioco si svolge in questo modo: all’inizio di ogni turno si creano, pescando dal mazzo, tante colonne di carte quanti sono i giocatori, più una. Ogni colonna dovrà essere formata da tre carte e, se durante la pesca, si verifica che in una colonna si trovano due carte uguali, la carta doppia verrà scartata e ne verrà pescata un’altra dal mazzo.
A questo punti il primo giocatore sceglierà per sé una delle colonne, il giocatore successivo farà altrettanto e così via (l’ultimo giocatore avrà una scelta tra due sole colonne). L’ultima colonna di carte andrà nel mazzo degli scarti.
La fase successiva è quella di esecuzione delle azioni, a turno ogni giocatore sceglierà una delle proprie carte e ne eseguirà l’azione corrispondente; vi sono diverse possibilità:
– Acquisto di materie prime: il giocatore mette all’asta un numero di materie prime corrispondente alla seconda scala della propria plancia, l’asta è al rialzo con una singola offerta per giocatore (il giocatore di turno è l’ultimo a rilanciare). Chi vince l’asta riceve le materie prime e paga il prezzo al giocatore che l’ha eseguita o alla banca, se è quest’ultimo ad averla vinta (è lo stesso meccanismo che verrà ripreso in Goa).
– Produzione: è l’azione principale del gioco, quella che permette di guadagnare denaro. Si controlla se il numero dei dipendenti necessari (prima scala sulla propria plancia) è uguale o inferiore ai dipendenti attualmente assunti (indicato sulla plancia comune), si scarta un numero di materie prime necessarie (seconda scala) e si aumenta il livello di scorie immagazzinate (quarta scala) del numero di rifiuti prodotti (terza scala). Se si soddisfano tutti i requisiti (e non si supera il livello massimo di scorie immagazzinate) si ricevono tanti milioni di Euro quanto è il livello di grandezza dell’azienda (indicato sulla plancia comune), ovvero da 14 a 20 milioni.
– Crescita dell’azienda e assunzioni/licenziamenti di personale: con una carta si può spostare il segnalino a destra di una casella sulla plancia comune (crescita), con un’altra carta si può spostare il segnalino in alto (assunzioni) o in basso (licenziamenti), sempre sulla plancia comune.
– Innovazione: pagando cinque milioni si può spostare a destra di una posizione uno dei segnalini delle prime tre scale della plancia comune, riducendo quindi rispettivamente il numero di dipendenti necessari, il numero delle materie prime consumate o il numero delle scorie prodotte da ogni ordine. È un’azione necessaria per migliorare la propria posizione e aumentare il punteggio finale.
– Riciclaggio; permette di eliminare i rifiuti immagazzinati, spostando a sinistra di tre posizioni il segnalino corrispondente.
– Smaltimento: elimina i propri rifiuti (sposta a sinistra di una posizione il segnalino), ma fa aumentare di una posizione la quantità di rifiuti immagazzinata dagli altri giocatori.
– Disastro ambientale: questa è una carta particolare, quando viene pescata dal mazzo non viene messa con le altre ma provoca l’interruzione della fase e immediatamente vengono controllati i livelli di scorie di tutti i giocatori, chi ha un livello tra zero e otto è in regola (zona verde), tra nove e dodici (zona gialla) si deve pagare una multa di cinque milioni e si arretra il segnalino di crescita di uno spazio mentre chi è tra tredici e sedici (zona rossa) deve pagare una multa di dieci milioni e arretrare il segnalino di due spazi. Dopodiché si continua con la fase appena interrotta.
– Corruzione: questa carta può essere tenuta per poter essere utilizzata in seguito, serve per evitare la penalizzazione sulla crescita dell’azienda in caso di disastro ambientale (al posto dell’arretramento di una o due posizioni si potrà pagare la “bustarella” di un milione di Euro).
– Consulente: questa carta può essere utilizzata in due modi diversi, si potrà raddoppiare l’effetto di una seconda carta (da giocarsi contemporaneamente al Consulente) mettendo all’asta un numero doppio di materie prime, smaltendo o riciclando una quantità doppia di scorie, innovando o crescendo di due spazi o guadagnando sette milioni aggiuntivi in caso la si giochi assieme ad una carta Ordine. In alternativa si potrà utilizzare questa carta per ripagare un prestito, spendendo dieci milioni di Euro.
Questa fase termina quando tutti decidono di passare, si può tenere in mano una e una sola carta per utilizzarla in uno dei turni successivi mentre è possibile “bruciare” una delle proprie carte scartandola senza utilizzarla. Se nel corso della partita si esauriscono i soldi si riceverà automaticamente un prestito di dieci milioni (segnalato dall’apposita carta); non c’è un limite al numero di prestiti che si possono ricevere, ma questi incideranno profondamente sul punteggio finale. Notare che non si potrà annullare un prestito semplicemente pagando la somma ma si dovrà utilizzare per farlo una carta Consulente.
Al termine del turno si dovrà pagare alla banca un milione di Euro per ogni dipendente in azienda, se in questo turno è stata estratta la carta di Disastro ambientale si dovranno rimischiare le carte formando un nuovo mazzo di pesca dopodiché il primo giocatore passerà il segnalino al giocatore alla sua sinistra e si potrà cominciare un nuovo turno.
La partita termina quando un giocatore raggiunge l’ultima colonna nella crescita dell’azienda. Il turno corrente viene comunque completato, e successivamente vengono conteggiati i punti secondo questo criterio:
– tanti punti quanto è il livello di crescita raggiunto (da 14 a 20),
– un numero di punti proporzionale al livello raggiunto nelle prime tre scale della propria plancia tanto più si è innovato, tanti più punti si guadagneranno), il numero esatto è indicato nella parte inferiore di ogni scala,
– un punto ogni due milioni di Euro posseduti,
– un punto negativo per ogni milione di Euro di prestiti non ancora restituiti.
Il giocatore che ha il maggior numero di punti viene dichiarato vincitore (in caso di parità, viene valutata la quantità di denaro posseduta).
Questo gioco si è rivelato una piacevolissima sorpresa per quella che, secondo me, è una caratteristica vincente in un prodotto: la possibilità di arrivare alla vittoria seguendo differenti strategie. Infatti ci si può orientare sui guadagni cercando di concludere molti ordini, sull’innovazione migliorando la resa delle merci, sul contenimento dei costi o, perché no, sul contenimento dell’inquinamento: un disastro ambientale può capitare in qualunque momento, e conviene farsi trovare nella zona rossa soltanto con le relative contromisure a portata di mano.
I materiali con cui è stato realizzato “Industrial Waste” (“Müll + Money” nell’edizione tedesca) sono molto buoni ed altrettanto curato è il regolamento, ottimamente bilanciato nelle sue molteplici situazioni; la longevità è data dal meccanismo dei gruppi di carte, che assicurano situazioni sempre differenti da dover valutare rispetto a giochi in cui le opzioni a disposizione sono sempre uguali. Sicuramente un titolo da consigliare che ha introdotto con buon anticipo concetti e meccanismi poi ripresi in capolavori come Puerto Rico o il già citato Goa.

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