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Bomb Squad

7 min read
gioco per 2-6 persone
Autori: Dan Keltner & David Short
Editore: Tasty Minstrel Games (www.playtmg.com)
 
Il momento non è forse quello più adatto per la tematica trattata da questo gioco, ma si tratta di un titolo uscito qualche anno fa, nel 2013 (come “print-and-play”, sotto forma di file scaricabili gratuitamente), che di recente è stato ripubblicato dalla Tasty Minstrel. Come si può intuire dall’immagine sulla scatola, dei terroristi hanno piazzato delle bombe in una serie di edifici, nei quali sono anche stati rinchiusi degli ostaggi: i giocatori dovranno utilizzare un robot artificiere, programmandone le azioni, per disinnescare le bombe e salvare gli ostaggi. Vista la particolarità del tema, si tratta di un cooperativo: tutti i giocatori collaborano per portare a termine la missione, e nessuno deve prendere le parti dei terroristi (né implicitamente, né esplicitamente) e vince quando gli altri perdono.
Le meccaniche di base sono un misto tra “Robo Rally”, dove i giocatori “programmano” i movimenti dei loro robot attraverso carte, e “Hanabi”, dove i giocatori si danno indizi per far capire quali carte hanno in mano; ma vediamo nel dettaglio come funziona il tutto…
La scatola è di dimensioni standard (più o meno come “Puerto Rico”) e contiene:
– sei plance modulari,
– una cornice componibile per racchiudere le plance per lo scenario scelto,
– un mazzo di carte,
– segnalini di cartoncino,
– cubetti di plastica e barrette di legno,
– il regolamento e il libretto degli scenari (in inglese).
I materiali sono molto buoni, il cartoncino è notevolmente spesso, quasi tre millimetri (il che rende molto robuste le plance e i segnalini, e anche la scatola lo è), le carte sono telate (e possono essere utilizzate anche senza imbustarle, nonostante vengano manipolate di continuo). La grafica è chiara e funzionale, e fortunatamente hanno scelto degli omini stilizzati per rappresentare gli ostaggi; l’unico testo sulle carte è il loro nome, e dato che si tratta di semplici parole in inglese, per giocare è sufficiente che soltanto una persona conosca la lingua (per consultare il regolamento e leggere gli scenari).
Notare che per giocare è necessario utilizzare un metodo per conteggiare il tempo trascorso, come un timer fisico (come quelli da cucina) oppure si può usare uno smartphone con l’app standard o scaricarne una dedicata da Google Play o iTunes.
Per giocare bisogna scegliere uno scenario tra i quattordici presenti nel libretto (i primi due sono introduttivi e servono per imparare), da giocare in ordine dato che sono a difficoltà crescente; lo scenario indica come vanno disposte le plance e i segnalini presenti e suggerisce quale robot utilizzare (e la sua posizione di partenza); in più ogni scenario può essere giocato a due livelli di difficoltà (standard o epico, in quest’ultimo si aggiungono segnalini). Si imposta il livello delle batterie del robot (principale e di riserva) utilizzando i cubetti, si designa il primo giocatore, e ognuno riceve un certo numero di carte (dipende dal numero di persone). Infine si imposta il timer con il tempo indicato dallo scenario per la prima bomba e lo si fa partire.
Questo gioco è in tempo reale, non nel senso che tutti giocano in contemporanea, ma c’è un tempo limite nel quale si devono disinnescare le bombe (ad esempio, la prima entro dieci minuti, la seconda entro venti e così via), se il tempo scade e la bomba relativa non è stata disinnescata, questa esplode e la partita termina.
Importante: come in Hanabi, ogni giocatore deve tenere le carte con il dorso rivolto verso di sé, in modo tale che ognuno veda le carte degli altri ma non possa vedere le proprie (naturalmente non bisogna mai dire esplicitamente quali carte un giocatore abbia, e sarebbe meglio evitare suggerimenti o giri di parole).
Ogni giocatore nel proprio turno deve eseguire una tra le seguenti azioni:
– dare informazioni: deve scegliere un altro giocatore e dirgli quali carte della sua mano sono di un certo tipo (tra “movimento”, “aprire”, “salvare”, e “disinnescare”) indicandogliele, oppure quali carte sono di un certo livello (le rosse sono di livello uno, gialle livello due e blu livello tre), sempre indicandogliele.
– ricaricare il robot: il giocatore scarta a faccia in su una sua carta indicando il tipo e/o il livello, se indovina una o due caratteristiche ricarica la batteria principale di uno o due livelli (quella di riserva non si può ricaricare), ma se commette un solo errore il robot non si ricarica. Infine ripesca una carta.
– attivare il robot: il giocatore fa eseguire al robot tutte le istruzioni che sono state programmate.
– programmare il robot: il giocatore aggiunge una carta dalla propria mano nella plancia, se dopo averlo fatto tutte le posizioni sono piene, il robot viene attivato. Infine ripesca una carta.
L’attivazione del robot è la fase principale di gioco, e viene svolta dal giocatore corrente: prende tutte le carte dalla plancia e le scopre, se ne sono state giocate cinque o meno ne può scartare una, dopodiché spende tanta energia a seconda del numero di carte rimasto (è indicato sulla plancia), se la batteria principale si esaurisce si può ricorrere a quella di riserva, se si esaurisce anche questa la partita termina.
Le carte possono essere riorganizzate, e quindi vanno eseguite una dopo l’altra, le possibili azioni sono:
– movimento: il robot viene mosso in linea retta e in una direzione ortogonale del numero di caselle indicate (da una a tre), il movimento deve essere effettuato tutto (non si possono attraversare le bombe, gli ostaggi, le porte chiuse o i muri), in caso contrario la carta va considerata come un errore.
– salvare un ostaggio: il colore della carta deve essere uguale a quello della pedina ostaggio che si vuole salvare, e la pedina deve essere adiacente al robot (non in diagonale), in caso contrario la carta va considerata come un errore.
– disinnescare una bomba: il colore della carta deve essere uguale a quello della pedina bomba che si vuole disinnescare, e la pedina deve essere adiacente al robot (non in diagonale), in caso contrario la carta va considerata come un errore.
– aprire una porta: il colore della carta deve essere uguale a quello della porta che si vuole aprire, e la porta deve essere adiacente al robot (non in diagonale), in caso contrario la carta va considerata come un errore. Come regola aggiuntiva, non si può aprire una porta fino a quando non si è salvato un ostaggio dello stesso colore.
Tutte le volte che una carta non può essere eseguita a causa di un errore, si devono consumare due livelli di energia dalle batterie. Una volta completata l’attivazione del robot il turno passa al giocatore successivo, e la partita continua fino a quando non si verifica una delle condizioni di termine (esaurimento dell’energia o detonazione di una bomba) o fino a che non viene completata la missione (solitamente con la disattivazione di tutte le bombe). A questo punto si possono conteggiare i punti, ovvero si sommano:
– tutti i valori degli ostaggi salvati e delle bombe disattivate, moltiplicati per due,
– se tutte le bombe sono state disinnescate c’è un bonus di cinque punti, più un punto per ogni ostaggio non salvato,
– un punto di penalizzazione per ogni livello di energia utilizzato dalla riserva.
Il punteggio viene confrontato con una tabella presente nello scenario, dalla quale si ottiene un livello di vittoria in una scala da una a cinque stelle.
Come vedete le regole sono molto lineari, il fatto che sia un gioco in tempo reale garantisce che la durata di una partita sia limitata (al massimo il tempo dettato dal timer dell’ultima bomba), ovvero nell’ordine di venti/trenta minuti, e questo lo rende un gioco molto rapido, paragonabile ad un filler. Ma non è un gioco da prendersi alla leggera, dato che il tempo reale lo rende molto frenetico, infatti le mosse vanno giocate nel minor tempo possibile, e non è un compito facile cercare di scegliere la carta giusta da giocare: ci vuole un pizzico di colpo d’occhio e una buona dose di memoria (per ricordarsi tutti gli indizi ricevuti e le carte già piazzate dagli altri).
A differenza degli altri cooperativi non è possibile giocarlo da soli (diventerebbe banale se si conoscessero le proprie carte), e dato che non si può comunicare con gli altri giocatori non si rischia che uno solo decida le mosse per tutti. Il caso è abbastanza limitato, dato che è limitato alla pesca delle carte (non ci sono molte tipologie di carte, per cui è difficile che fra tutti i giocatori nessuno abbia le carte necessarie per la programmazione).
Se le meccaniche prese singolarmente si sono già viste in altri giochi, riunite in un unico prodotto danno vita a qualcosa di originale, anche se non potrebbe essere ben visto da chi ama rilassarsi durante la partita; ma per chi è alla ricerca di qualcosa di adrenalinico, ed è disposto anche ad accettare lo stress che può generare (e tollerare la necessità di usare la memoria), Bomb Squad farà provare un’esperienza nuova e appagante, sia che si riesca o no a completare una missione, e in quest’ultimo caso ci sarà la voglia di riprovare, sfruttando l’esperienza appena fatta per migliorarsi.

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