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Il piacere di cucinare

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Il piacere di cucinare

Continua la discussione sulla tematica culinaria .
Prima di cominciare a parlare di ricette di cui già il mercato è saturo ritengo che sia opportuno affrontare il discorso molto ampio dell’organizzazione del mondo "cucina" in rapporto alle abitudini più consuete .

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A casa mi occupo personalmente della spesa e quando qualcuno introduce generosamente qualche personale tocco alla dispensa ho piacere di essere informato . Il rischio di sbalzi organizzativi porterebbe certamente a cumulare rimanenze che nessuno poi consuma volentieri. Credo che con qualche sofferenza abbiate mangiato almeno una volta, delle pietanze tanto per non gettarle via, facendo anche buon viso di fronte alla famiglia per non far intendere che anche voi quel rimasuglio non lo digerite proprio volentieri .Probabilmente vi trascinerete poi la frustrazione di un pasto infelice sino a metà serata costringendo qualche insoddisfatto, a rovistare nel frigo o nella dispensa .Occuparsi della dispensa in più persone, all’interno di un programma organizzativo famigliare è complicato e dispersivo. Ognuno di noi è saturo di gusti personali compromettenti per una gestione oculata della spesa . Come nell’ esercito è meglio che sia qualcuno che decida per tutti,naturalmente in una giustificata attenzione alle differente esigenze della famiglia. Scagli la prima pietra chi non si è ritrovato in casa il doppione di una rivista, di un pezzo di pane o di un litro di latte.

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Guardo con tenerezza quelle persone che si recano alla coop facendo straripanti spese piene di prodotti inutili e voluttuari, nel contesto di una spesa basata su prodotti realmente utili in una casa,la spesa fatta con il carrello, pronto a fagocitare tutto quello che magicamente vedete esposto , è un vero e proprio salasso al portafoglio. La convinzione di risparmiare comprando delle cose che sapete a buon prezzo è tremendamente deleteria portandovi a comprare in eccesso . Se poi avete,come spesso succede, la fortuna di avere qualche piccolo frugoletto appresso…… dio vi salvi . Queste considerazioni di cui tutti siete già probabilmente a conoscenza sono naturalmente molto personali, ma credo che qualcuno di voi, come lo sono stato io a suo tempo, ne sia ancora vittima inconsapevole .
Quanti di voi acquistano merendine,patatine,cioccolate,bibite ed altre sconcertanti frivolezze pronte a spezzarvi l’appetito prima dei pasti,spiluccando nell’attesa che sia pronta la cena, o a soddisfare quella voglia di qualcosa che spesso bussa alla porta dopo mangiato ?
Le grandi ditte di vendita vivono di queste nostre debolezze ed ora hanno l’accortezza di invogliare il cliente con prodotti sotto costo sapendo che, la tentazione di allungare le mani verso altri prodotti,farà il resto . Credetemi, limitando e riflettendo su questi pur scontati e logici pensieri potremo gettare le basi per cominciare a risparmiare sul superfluo . Superfluo che per tutti,me compreso, è diventato più necessario del dovuto,regalandoci quelle piccole gioie che ci aiutano ad affrontare le nostre giornate troppo piene di orari catalogati, predefiniti in schemi, a cui non riusciamo più a sottrarci . Abbiamo una visione deformata della realtà . Ciò che è troppo esposto si sottrae alla nostra percezione .
La quantità spropositata di prodotti che invadono il mercato tende a farci perdere
cognizione di quello che realmente ci serve e ci piace, costringendoci spesso a scelte sbagliate o, perlomeno guidate da un condizionamento inconsapevole .

Gianluca Missiroli

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