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Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo (PS2)

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Dopo tanta attesa abbiamo avuto la possibilità di provare

Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo (PS2)

Guardando alcuni filmati di anteprime di questo gioco, distribuito da Ubisoft, ero curioso di verificare se tutti i vari movimenti del personaggio erano così semplici da realizzare o no.
Chi di voi ha giocato al primo Prince of Persia, sarà rimasto stupefatto dal modo naturale in cui, per quei tempi, il personaggio principale si muoveva nei vari livelli.
Inoltre colpiva la struttura dei livelli stessi, mai troppo banali o troppo difficili, ma sempre intriganti, sempre alla ricerca del modo giusto per proseguire.
Bene tutto questo si trova anche nel Prince di oggi, potendo gustare un nuovo motore 3D, grazie alle potenzialità di una PS2.

Il tutto inizia con il classico filmato introduttivo che ci catapulta nella storia. Qui scopriamo, manco a dirlo, di essere un principe e insieme a nostro padre, stiamo conquistando la città del Maharajah, ricca di fantastici tesori. Al suo interno il Visir che ha tradito il Maharajah, attende il momento propizio per darci il segnale e dare il via all’assalto. Una volta conquistata la città spetterà a noi dimostrare a nostro padre, tutto il nostro valore, recuperando il fantastico tesoro … la clessidra delle Sabbie del tempo. Tutta la parte introduttiva del filmato è narrata da una voce fuori campo, come se si trattasse di una storia già compiuta, ma in realtà la storia la costruiremo noi, giocando…

Infatti, durante il racconto è facile trovare espressioni del tipo "voi non ci crederete, ma all’interno del palazzo … " e nel frattempo scorre il filmato con gli interni del palazzo. Sembra di ascoltare una fiaba di altri tempi. Questo accorgimento conclude il suo scopo durante i salvataggi del gioco o quando muoriamo. Infatti, nel primo caso la solita voce ci dirà "La prossima volta continuerò la storia da questo punto " come se stessimo leggendo un libro, in caso di morte avremo frasi del tipo "No ti sbagli non finisce così … ": niente effetti speciali, ma idea carina ed intrigante.

Tornando a noi, guideremo il nostro principe all’interno del palazzo alla ricerca del tesoro. Questa parte è chiaramente strutturata a livelli di difficoltà per farci imparare le varie mosse. Ogni volta che ci avviciniamo a un oggetto con il quale possiamo interagire appare sullo schermo la spiegazione relativa ai comandi che possiamo usare.
Da subito ci sono presentate le varie situazioni tipo come, ad esempio, saltare una grossa spaccatura sulle mura, arrampicarsi sulle colonne, salire o scendere sporgenze a picco su pareti di roccia, aggrapparsi a pennoni e dondolarsi come funanboli, ecc. Approccio sempre dosato e che riesce a farci prendere dimestichezza con i comandi molto velocemente.

Senza raccontare troppo la storia, posso in ogni caso dirvi che, una volta recuperato il pugnale del tempo, seguirà tutta un’altra sezione tutorial, per provare le varie mosse di combattimento con spada e pugnale, come parare i colpi, come combattere contro più avversari e come sfruttare il tempo.

Partiamo analizzando i movimenti. Il principe, ma in genere tutti i personaggi si muovono in modo veramente reale, aiutati da abili giochi di luce; l’impressione di assistere a un film è tanta. A volte avresti voglia di appoggiare il joypad e vedere il principe muoversi da solo per vedere come va a finire. L’ uso della visuali in prima persona, in terza e la panoramica ci permettono sempre di aver sotto controllo la nostra posizione e, in molti casi, di scoprire percorsi ben nascosti. Stiamo andando a caccia di tesori, mica possono segnalarci il miglior percorso con delle frecce, non credete?
Altra nota curiosa è la possibilità di camminare sui muri: chiariamo da subito che non ci troviamo di fronte a Spiderman o altri super eroi; semplicemente, in certi casi, possiamo lanciare di corsa il nostro personaggio lungo un muro e lo vedremo puntarsi con i piedi nel tentativo di non scivolare e cadere … fino a quando avrà slancio, poi cadrà.
Se perderete punti energia, il metodo per recuperarli e berci su! Esatto: si recupera energia bevendo acqua (che credevate!), che sgorga nei vari livelli da fontane, pozze, ecc. Due bei sorsi e tornerete come nuovi, in fondo, in pieno deserto e con tutta questa sabbia, quale miglior giovamento ci può essere, di un buon sorso d’acqua fresca?
Un tocco di classe molto carino, è quello relativo alla sabbia: ad ogni piccolo movimento del principe, la vedremo sollevarsi da terra o, se appesi lungo un cornicione, allo spostamento della presa, essa cadrà nel vuoto, donando un senso di realismo veramente forte.

La parte di combattimento lascia senza parole. Combattendo con la sola spada, non abbiamo niente di poi così eccezionale, ma unendo l’uso del pugnale sì. Qualche piccolo esempio: durante la lotta possiamo affondare due o tre colpi ai nostri nemici (delle specie di zombi), roteargli sulla testa ed affondargli il pugnale alle spalle per assorbire la loro energia vitale e distruggerli. Oppure usare il pugnale contro un nemico, bloccarlo nel tempo e, con un deciso colpo di spada, tagliarlo in due come burro. Ancora, roteare all’indietro facendo capriole in aria, colpire i nemici, lanciarsi da una parete e trafiggerli con il pugnale, come uno spiedino. Il tutto sa molto, ma molto leggermente di Matrix, ma è solo per farvi capire lo stile, non vorrei fuorviare le vostre idee. Tutto questo mix rende i combattimenti veramente spassosi e non i soliti tre colpi e il cattivo muore.

Altra arma in nostro possesso è il tempo, già abbiamo accennato al suo utilizzo in combattimento, bene, il tempo può essere utilizzato anche per rimediare ai nostri errori. Fate un salto troppo corto, volate in un dirupo e … addio principe? Nessun problema, premete l’apposito pulsante e vedrete il tutto tornare indietro nel tempo, come avvolgere una VHS nel vostro videoregistratore. Così il principe riappare dal dirupo, risale verso l’alto e torna nella posizione prima del salto. Molto bello e utile, ma ovviamente questa capacità è limitata, altrimenti per noi sarebbe stato tutto troppo facile. Infatti, il tempo scorre all’indietro fino a un certo punto, questo per dirvi che non potete fare un livello, morire verso la fine e dire: ok, avvolgo tutto e torno all’inizio… non funziona così. Inoltre, la nostra capacità di pilotare il tempo è data dal fatto che abbiamo il pugnale. Quest’ultimo deve essere sempre carico della sabbia del tempo. Infatti, una volta estratto appare sullo schermo una barra con tante sacche, ogni sacca è piena di sabbia del tempo ed ogni sacca rappresenta un tentativo per riavvolgere "il nastro". Vi chiederete: come si ricarica il pugnale? Semplice: uccidendo gli zombi e assorbendo la sabbia che li tiene in vita o assorbendone da getti che incontriamo lungo il percorso e che in genere, guarda caso, sono dislocati in punti di non facile accesso.

All’ interno del livello si trovano altri getti spontanei di sabbia che in realtà non sono altro che punti dove poter salvare la partita. Vi voglio tranquillizzare da subito, questi punti in genere sono a fine livello, ma se durante un livello il principe muore si riparte dall’ultimo checkpoint, non segnalato, ma che in genere combacia con punti importanti. Se per esempio un’obiettivo è quello di raggiungere la cima di una statua e poi, dal lì, proseguire lungo un cornicione, se cadrete non ripartirete dall’inizio, ma dalla cima della statua.
Questo sistema a me piace, primo perché puoi goderti il gioco senza il pensiero di dover salvare continuamente (altrimenti si partirebbe sempre dall’inizio), in secondo luogo perché in ogni caso, quando accendo la PS2 e faccio partire il gioco, è molto più comodo riprendere dall’inizio del livello. Così entri subito nella storia e nel ritmo del gioco.

Parliamo dei livelli, beh riassumo con "fantastici!" e passo oltre. Non voglio sembra il solito esagerato, ma è così. Ogni oggetto, ogni ombra, ogni cosa è nella posizione dove te la aspetti, con le giuste proporzioni, i giusti effetti di luce; non hai mai la sensazione di muoverti in una scatola dipinta, ma in un vero ambiente 3D. Se passi vicino ad uno stendardo questo si muove, se corri nell’acqua questa schizza e te la scrolli di dosso solo dopo qualche passo, se cammini nella sabbia alzi la polvere, se un muro crolla trema tutto il terreno e per un attimo la polvere ti offusca la vista. Non saprei rendere il tutto a parole, l’unica è muoversi in questo mondo incantato. Non trascuriamo poi la struttura in sé. Occorre capire che strada percorrere, scegliere se camminare lungo il muro, piuttosto che scendere lungo la colonna; decidere se tentare di aggrapparsi ad un pennone o guardare se in giro c’è un passaggio segreto e così via. In certi punti entrando in una stanza avremo un piccolo filmato che ci illustra un possibile percorso da seguire e soprattutto dove dobbiamo arrivare per proseguire. La prima impressione è "come cavolo arrivo fin là ?!", poi man mano che si cerca la soluzione tutto prende forma e alla fine si scoprono le mosse giuste per arrivarci. Lo scopo non è quello di spaventare il giocatore, ma di stuzzicarlo e metterlo alla prova per vedere se scopre come proseguire. Mettiamo poi qualche dozzina di zombi qua e là, qualche meccanismo segreto da attivare per proseguire e il mix è pronto.

Non dobbiamo però dimenticare il nostro compito: salvare il mondo e una bella principessa. Normale amministrazione di principe insomma. Come nei capitoli precedenti non poteva mancare la solita bella da salvare e il Visir, il mago cattivo di turno, che vuole conquistare il mondo. Beh, scoprirete strada facendo che poi la trama non è così scontata.
Durante l’avventura saremo accompagnati passo passo da vari spezzoni di filmati che amalgamo al meglio i vari livelli, che ci aiutano a capire al meglio la storia, ma mai esagerando, lasciando invece ampio spazio al puro gioco.

Una piccola curiosità: quando a fine livello salvate e quindi vi immergete nel getto di sabbia del tempo, una volta passati i vari menù classici per la gestione della memory card, avrete una visione… sì, esatto. Vedrete una sequenza molto rapida in bianco e nero, un po’ sfuocata in cui si vede il principe durante alcune scene di gioco. In realtà state vedendo il vostro alter ego affrontare alcune parti del livello successivo al posto vostro e se fate attenzione potreste anche cogliere utili suggerimenti, tipo passaggi segreti o movimenti da fare. Come mai? Ovvio custodiamo il pugnale del tempo, quindi vediamo chiaramente il futuro … o quasi.

Concludendo posso affermare che Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo è sicuramente un gioco da non perdere. Chi ha amato il primo, tralasciamo i vari seguiti di poco successo, ritroverà lo stesso fascino d’allora, chi incontra Prince of Persia per la prima volta sarà amore a prima vista, non potrete far a meno di giocarci, rimanendo stupiti dal modo in cui vi proietterà nell’avventura e da come saprà tenere in tensione la vostra mano sul joypad ed il vostro cervello. Ci troviamo di fronte a un buon lavoro realizzato dal team di sviluppo Ubisoft Montreal e dall’ideatore del primo Prince of Persia, Jordan Mechner! È valsa la pena aspettare il suo arrivo. Non aggiungo altro non ho più tempo … ho esaurito la sabbia del mio pugnale … devo tornare a giocare … devo salvare la mia principessa. Alla prossima avventura, ciao.

Fabio Trenti

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