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Il cinema di fantascienza

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Il cinema di fantascienza

dagli anni ’50 a “Blade runner”

L’idea è nata così per caso. Siamo un gruppo di amici di età diverse, ma con alcune passioni in comune: Star Trek e la fantascienza.
Io, in particolare, ho sempre avuto, fin dalle prime immagini che riesco a ricordare mentre con il naso in su me ne stavo a guardare con gli occhioni spalancati lo schermo televisivo dal mio seggiolone, un amore sviscerato per il cinema. Con gli anni tale passione si concretizzò in un attivismo frenetico all’interno di club e cineclub di cinefili, in collaborazioni a fanzine amatoriali e in centinaia di chilometri di strada per raggiungere cinema sperduti alla ricerca di film introvabili. Nel mentre mi nutrivo a pane e “Urania”, conditi coi fumetti di Moebius e di Corben. Poi arrivò l’era del videoregistratore. Dai cinema di provincia e dai cineforum la mia passione si trasferì nella spasmodica ricerca dei video dei film che amavo e ben presto mi resi conto che molti dei titoli più preziosi non erano in commercio. Magari mi trovavo fra le mani il video di un film per la televisione via cavo con tanto di tette, sparatorie di routine e bellimbusti dalla faccia da ebeti, ma di “L’infernale Quinlan” di
Orson Welles neanche l’ombra…. col tempo, tra acquisti e registrazioni dalle televisioni, di materiale ne ho messo insieme un bel po’: molti sono titoli del mio genere preferito e cioè fantascienza e horror.
Poi un giorno, facendo quattro chiacchiere sulla fantascienza con amici, mi sono accorta che molti appassionati di cinema fantastico, soprattutto quelli più giovani di me, pensano che tale genere sia iniziato con “Guerre Stellari” e “Blade Runner”. Allora mi sono detta: perché non parlare di quei film che fin dagli anni cinquanta hanno influenzato tutto l’immaginario, cinematografico e non, della fantascienza moderna? Di materiale ne ho, la passione non mi manca di certo e la vecchia abitudine di compilare schede di film per cineclub e rassegne è un mio vizio che non riesco a togliermi.
Per questa mini rassegna monografica sui classici di SF partirò dagli anni cinquanta: ho trascurato capolavori degli anni ’20/’30 come
“Metropolis” o “Nel 2000, guerra o pace?” per passare a film con un linguaggio più moderno e comprensibile anche a chi non “mastica” di cinema quotidianamente. I titoli scelti sono inoltre quelli reperibili nelle videoteche o sui canali televisivi. Altri film “storici” come
“Cittadino dello Spazio” o “Esperimento I. S. il mondo si frantuma” sono pressoché introvabili e, mio malgrado, ho dovuto tralasciarli, sperando di poterli recuperare in futuro.
In concreto, due serate al mese ci troviamo tra amici a casa mia e ci guardiamo i film scelti: nell’occasione io curerò una semplice scheda di presentazione del film, con “credits”, breve trama, curiosità e annotazioni critiche su regista, interpreti, soggetto, ecc. Si parte alla grande con il capolavoro degli anni cinquanta “La cosa da un altro mondo” di Nyby/Hawks, film che ha influenzato tutto il cinema a venire e di cui è stato fatto un remake nel 1981 (“La Cosa” di J.
Carpenter).
Approfitto quindi dello spazio che KULT mi ha lasciato disponibile per pubblicare, volta per volta, le schede dei film che vedremo, sperando di suscitare qualche piccola curiosità in tutti coloro che amano tale genere e che non hanno mai avuto la possibilità di godersi alcuni dei più bei film di fantascienza che hanno fatto sognare e spaventare milioni di spettatori ben prima che effetti speciali fantasmagorici in formato 70mm, mirabolanti sonorità in dolby e spettacolari elaborazioni di computer graphic ci lanciassero nell’universo della fantascienza iper-tecnologica di oggi.

Gabriela Guidetti
(Le locandine sono state reperite

ad opera di Mario Guatteri)

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