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Catastrofi Naturali

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Catastrofi Naturali

Premessa:
Questo testo è un caso tipico per chi si deve scontrare con grosse aziende, con le loro hot line di assistenza e con operatori non sempre molto cortesi con noi utenti, e questa volta tocca alla Telecom ecc.

Gianluca

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Gentilissimi Utenti,
come forse alcuni di Voi hanno notato, a partire dalle 18:45 circa della giornata odierna, Martedi’ 29 Luglio 1997, l’accesso ad Internet
attraverso il n. 420.300 Vi e’ risultato impossibile…

Come prevedibile, vista l’entita’ dei danni fatti in tutt’Italia, il maltempo ha causato danni un po’ ovunque, e, tanto per non lasciare insoddisfatto nessuno, ha infierito anche sulle centraline TELECOM…

Risultato: anche SincreTech, e di conseguenza VOI, ha dovuto subire gli effetti di questa inaspettata tempesta che si e’ abbattuta sul territorio.

La centrale ISDN che alimenta il servizio telefonico di accesso a
SincreTech, all’orario indicato, e’ probabilmente stata colpita da irrefrenabile senso di appagamento per la benevola cascata d’acqua che e’ arrivata a rinfrescare la sua afosa giornata, ed ha cosi’ deciso di prendere baracca e burattini ed andarsene anche lei a farsi un po’ di bagni di sole.

In risposta a questa inattesa presa di coscienza della succitata centrale, le nostre linee si sono trovate a dover spiegare la loro improvvisa incapacita’ di collegarsi con il resto del mondo esterno
(VOI), ed hanno cosi’ deciso di applicare la lezione che mamma TELECOM ha loro insegnato meglio ad applicare: isolarsi e fingere di essere impegnate in cose piu’ importanti.

Quello che infatti sentite, tentando di collegarvi al 420.300, NON E’ una reale assenza di linee per accedere al servizio, quanto una dissimulazione atta farVi credere che la colpa stia altrove.

Quanto in realta’ stia accadendo, a nessuno e’ dato di saperlo: il mio dito ha ripetuto la sequenza 189-5-059420300 ininterrottamente a partire dalle ore 18:46, con vari e ripetuti differenti risultati:
“Attenda, la sua chiamata verra’ inoltrata IMMEDIATAMENTE all’operatore…”, seguita da “Ci scusiamo se l’attesa si dovesse protrarre ulteriormente…”, alternata da “La sua chiamata verra’ inoltrata non appena possibile”, ed inevitabilmente conclusa da un segnale molto simile al silenzio e dalla cessazione della comunicazione. Il tutto di durata complessiva media fra i 5 ed i 10 minuti.

Dopo un inutile, vano tentativo di parlare con qualcosa che NON
SEMBRASSE SOLAMENTE una voce umana, effettuato intorno alle ore 19:30 chiamando il centralino di BOLOGNA di TELECOM Italia (051-6078111) – numero tra l’altro meschinamente camuffato presso la segreteria
TELECOM di Modena, dove invece viene dettato come 051-6078xx1 – dove mi sono sentito rispondere che dovevo fare la fila al 189 (grazie, lo sapevo gia’), alle ore 20:45, l’operatore MAGGI (Sant’Uomo) di Milano mi rispondeva allegramente che il Tifone che aveva attraversato Milano probabilmente stava raggiungendo la centrale ISDN a Rimini dopo essersi intrattenuta un po’ su quelle di Bologna…

Bene, dico io, mi faccia un controllo da terminale. Il Sant’Uomo risponde gentilmente che fara’ tutto quanto nelle sue possibilita’ e mi chiede solo chi sono ed il cellulare, nonche’ il numero dell’ufficio, dove io sono ancora, con il dito anchilosato, all’ora di cena; probabilmente LUI ha gia’ mangiato!

Nel frattempo mi gongolo a saltellare da STA1 a STA2 (chissa’ perche’ nel mio telefono le linee urbane le hanno chiamate cosi’) nel vano tentativo di anticipare le Vostre richieste di spiegazione di cosa sta accadendo.

Dopo mezz’ora suona STA1 (he he) e da come lampeggia la lucina SO GIA’ che e’ LUI: il Sant’Uomo. Con voce allegra e rilassata (ha gia’ preso il caffe’ con i suoi colleghi), mi dice, in un milanese che farebbe invidia anche a “quel cal purteva el scarp da tenis”…: “Senta, ma…” – e gia’ cosi’ eravamo sulla cattiva strada – “… ho parlato con Bologna, no, e mi dicono che al momento non riescono a verificare… … cosa facciamo?”

Lo chiede A ME? E’ impazzito! “MI MANDI QUALCUNO…!!!”

“No perche’, vede, a quest’ora dovrei chiamare Bologna, dirgli che a
Modena qualcosa non va, e loro poi chiamano Modena, che chiama il tecnico di turno, che magari e’ a casa, e allora ci vuole del tempo, perche’ poi deve venire da Lei (era preciso, ah se lo era), e poi da li’ vede cosa c’e’ che non va (gli avevo anche gia’ spiegato il codice d’errore della centrale: Channel B: Yellow Alarm, Channel D:
Deactivated, ovvero non so dov’e’ il resto del mondo).
Poi dovrebbe andare a vedere in centrale (e capire NdR). A questo punto non sara’ troppo tardi per Lei? Se rimandassimo tutto a domattina?”

A questo punto gli chiedo: “Si’, ma io cosa gli racconto ai miei utenti?” … L’attimo di silenzio diventa una pausa, poi una riflessione… infine rinuncia! Il neurone ha visto una farfalla e si e’ messo ad inseguirla allegramente, alimentato dalla caffeina ingurgitata nei momenti di poco antecedenti la telefonata a me…

“Va bene… senta, non voglio infierire, si spera che capiranno… Lei mi apre ORA una chiamata di guasto pero’, VERO…???” – lo ricatto, almeno ho la prova che io quello che potevo l’ho tentato…

“Si, non c’e’ problema, poi domattina…”

Lo interrompo: “DOMATTINA, la prima cosa che vorrei che LAMPEGGIASSE nel terminale dei tecnici di Bologna dovrebbe essere il numero della mia chiamata”

Cede: ” Si’, si’, non c’e’ problema, le do’ il numero…” schiaccia un po’ di tasti (si sente nella cornetta e quindi chissa’ che eta’ hanno), poi mi dice “ZX785741”

Bene. – “Da che ora possono intervenire domattina?” – chiedo.

“Dalle ore 8:00 Lei puo’ chiamare Bologna (189) e sapere lo stato della sua chiamata”…

Ringrazio l’Uomo (la Santita’ l’ha persa nel momento in cui non ha fatto il miracolo di trovarmi un tecnico alle 21:30 di sera): “Molte grazie, Maggi (lui mi da del Lei, io mi ricordo come si chiama…), buona serata…”

Conclusasi cosi’ la saga “Trova qualcuno in TELECOM, che poi tanto non ti risolve NULLA”, preso da sconforto, mi ritrovo a pensare a come giustificare la cosa a Voi… e l’unica cosa che mi viene in mente e’ che e’ TARDI e che sono stanco, e che vorrei tanto uscire da questo forno che e’ il ns ufficio dopo 16 ore di sole sulle vetrate.

Ma questa volta e’ il MIO di neurone residuo che decide di andare a farsi un giro, cosi’ scrivo questa cosa, che mi prende fino alle
22:30, e che mi da la possibilita’ di sfogare con ironia la sorte che mi e’ toccata in questo afoso Martedi’ sera…

Sperando di non avere annoiato coloro che avessero avuto la costanza di leggermi fino a qui, auguro a tutti una buona giornata (dalle 8:00 di Mercoledi’ mattina in poi, salvo contrattempi).

Io qui lascio tutto in modo che se torna la centrale da Rimini, le linee possano smettere di dissimulare altri impegni, e quindi permetterVi di riprendere le Vs attivita’ su Internet.

Grazie, e tanti saluti al secchio…

Fabio Montanari

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