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Assisi

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Assisi

Anche se questo mese ho avuto non pochi problemi, mi sono ridotto all’ultimo per comporre l’articolo: per KULT questo ed altro…
Ebbene, saliamo più a nord rispetto agli ultimi luoghi visitati, e sostiamo a dare un’occhiata in uno dei paesi di pellegrinaggio più rinomati del mondo: Assisi, provincia di Perugia e naturalmente città dell’Umbria. La località è situata a 424 metri di altitudine su una collina del monte Subasio, posizionato a sua volta, tra la Valle
Umbra, denominata anche Piana, ed il Tescio: l’affluente del Chiascio, derivante dal Tevere. Dall’ultimo censimento, sono stati rilevati nella “Città di San Francesco”, oltre 25.000 Assisiani od Assisiati.
Dicevo la città di San Francesco? Esatto, Assisi, oltre ad offrire un alto interesse sia dal punto di vista medievale, sia paesaggistico, presenta a milioni di cattolici, la possibilità di rivivere il passato del santo a cui è stata dedicata anche la basilica omonima, eretta in suo onore, due anni dopo la sua morte. La popolazione approfitta di questa “attrazione” per ricavare profitto dal turismo, sebbene sotto la cittadina, si sia sviluppata la concorrenza industriale. Anche
Assisi è una di quelle località, nelle quali sono disseminati frammenti dei miei ricordi. Rammento alcuni anni fa, di averla visitata ed aver udito da una guida la vita del santo nato e vissuto proprio lì, dove dopo centinaia di anni, mi trovavo a calpestare il terreno.

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Vita di San Francesco

Oltre ad essere patrono di Assisi, lo è anche d’Italia e la sua ricorrenza viene festeggiata il 4 Ottobre. Testimonianze, indicano che egli dovrebbe essere nato pochi anni dopo il 1180. Ebbe origine e venne educato da una nobile famiglia di commercianti di stoffe, assumendo un’istruzione raffinata e possibile solo a pochi ricchi.
All’età di 20 o 22 anni, Francesco partecipò ad imprese militari e guerre contro i Perugini, ma venne anche catturato e costretto a subire malattie che lo avrebbero condizionato per tutta la vita.
Grazie ad un pellegrinaggio nella Capitale, si accorse di come la sua vita fosse comoda ed agiata e compì l’umile gesto di cedere tutte le sue ricchezze ed i suoi averi ai poveri. Da quel momento, la sua vita proseguì a contatto con i ceti meno abbienti, nelle loro stesse condizioni. Chi avesse visto qualche lungometraggio sul santo di
Assisi, avrà sicuramente impresse le terribili scene nelle quali
Francesco, tornato nella sua città, subì le umiliazioni dei suoi amici e genitori, che lo avevano visto compiere un mutamento tale. Pochi anni prima della morte, Francesco, ritiratosi alla Verna con i suoi
“discepoli”, ricevette il segno che desiderava da Dio, ossia il dono delle stimmate. Fatto ritorno, ancora una volta, nella sua città natale, rimasto quasi completamente cieco, presumendo di aver raggiunto il termine della sua vita volle essere condotto alla
Porziuncola dove poi morì nel 1226, all’età di almeno 45 anni.

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Tornando ad Assisi…

Tra i monumenti principali, dobbiano nuovamente citare la basilica di
San Francesco, realizzata probabilmente su progetto del frate Elia che aveva seguito più da vicino il santo. Già in epoca medievale, l’1 e il
2 agosto, festa del Perdono d’Assisi, la maestosa costruzione accoglieva moltitudini di pellegrini, che trovavano rifugio sotto ai porticati della basilica. Altri edifici di maggiore interesse, sono ad esempio la chiesa di Santa Chiara, avente al suo interno anche la salma di quest’ultima, San Damiano, una chiesa di semplice aspetto ma nella quale San Francesco trascorse la maggior parte della sua vita ed udì il Crocifisso, l’eremo delle Carceri, posto in una strabiliante posizione immersa in una selva ove Francesco si recava spesso a meditare, Santa Maria di Rivotorto, una basilica a cupola eretta nei secoli XVI-XIX, con al suo interno la cappella del Roseto, la cappella del Transito e quella della Porziuncola. Dimenticavo il fulcro della città, situato nella parte più antica, spicca il duomo romanico di San
Rufino, il cui interno è stato ricostruito completamente nel XVI secolo. Perdonatemi, ma non riesco a continuare un discorso, senza pensare alla basilica tra le più famose al mondo: è troppo bella, come si fa a trascurare? Ad esempio, sapevate che che venne conclusa nel
XIV secolo e le strutture rispecchiano lo stile romanico-gotico? La costruzione si suddivide in due chiese: una sovrapposta all’altra e cioè quella superiore, alleggerita da affreschi di Giotto e Cimabue, e quella inferiore, molto più buia e contenuta della precedente. Anche in quest’ultimo luogo, sono contenuti dipinti che tutto il mondo ci invidia (modestamente), mi riferisco a Simone Martini, Pietro ed
Ambrogio Lorenzetti, ed ancora Cimabue, a cui probabilmente non bastava aver realizzato affreschi nella parte superiore… Dimenticavo la cripta, più recente rispetto alla costruzione della basilica, parliamo infatti del secolo scorso: accoglie il corpo di San
Francesco.

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Un po’ di Storia

Questa la tengo sempre per ultima, poichè non è troppo di mio gradimento, ma è doveroso citarla per capire il perchè di certi stili monumentali. Assisi venne fondata dagli Umbri, fece parte del ducato longobardo di Spoleto e dal 1129, divenne uno degli ormai tanti
“comuni liberi”. Già dai cenni della vita di San Francesco, avevamo notato la presenza di lotte contro Perugia in passato, che però non la ostacolarono nella formazione di un centro commerciale, protetto dai pontefici. Il dominio della Chiesa non fu mai completamente stabilizzato, poichè era continuamente conteso tra libertà e signorie.
Anche questa è sistemata, vedremo il prossimo mese dove sbarcheremo: ho già una mezza idea ma non vi anticipo nulla per il momento.

Marco Cristiani

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