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Intervista con Gaetano Duca

9 min read

BUGIARDI

Abeat Records 2023

Gaetano Duca and Friends è un quartetto di base ampliato dalla sezione fiati e altri ospiti. Il disco propone un mix di stili, come si conviene alle più attuali ispirazioni: dallo smooth jazz ad una fusion più moderna ed elegante, da sonorità funk a improvvisazioni jazzistiche, con temi dove si avverte il calore delle varie anime dei musicisti, siciliana e partenopea, e la e la magmaticità dell’Etna e del Vesuvio. Un suono di grande impatto e freschezza conferiscono anche una interessante scena per i palati audiofili. I musicisti che lo accompagnano e che si alternano alla registrazione sono: Dario Paolo Picone (Piano & Keys), Gaetano Diodato (Bass), Mario Nasello (Doublebass), Vittorio Riva (Drums), Nico Roccamo (Drums), Cristian Falzone (Drums), Santino Montesano (Lead-vocal) Brass Section: Enzo Tamburello (Alto-Tenor-Sax), Filippo Piscitello (Trumpet), Tonino Piscitello (Trombone).

Intervista

Davide

Ciao Gaetano. “Bugiardi” è un esordio? Cosa hai fatto prima di questo lavoro a tuo nome e qual è stato il tuo percorso formativo?

Gaetano

Nato a Nicosia (EN) il 20/02/1983 mi avvicino alla chitarra all’età di 14 anni. Inizio gli studi con un jazzista di Nicosia (EN), Nicola Falco; e mi preparo dopo qualche anno per il Siena Jazz; dove conseguo il I e II livello.

Già in quegli anni vengo apprezzato da diversi esponenti illustri del Siena Jazz quali i maestri Petreni, Manzi, Lama, Turella ecc. Nel contempo esce il primo album degli “Amici di Pina”, band Siciliana che dopo la prima uscita discografica si fà apprezzare per il suo mood reggae/folcloristico. Suono in giro per tutta l’isola tra location e piazze facendo anche da gruppo di spalla ai “Tinturia”. Dopo cira 2 anni dall’uscita del disco la band approda all’Accademia di Sanremo Lab dove arriva in finale ad un passo da Sanremo Giovani. Continuano gli studi intanto nella città di Milano con Gigi Ciffarelli, esponente della chitarra Jazz in tutta Europa, comincio a suonare nei vari locali di Milano e dintorni con una cantante Brasiliana a ritmo di Jazz classico, Bossanova, samba jazz ecc. continuando sempre il lavoro da turnista. Nel contempo registro anche le mie chitarre nel disco della “Crista & Di Dio combo”, band apprezzata in tutto il panorama Nazionale.

Continuo sempre i miei studi con seminari al CPM di Milano e dei vari Ciro Manna, Francesco Buzzurro, Osvaldo lo Iacono, Claudio Pietronix, Tom Quayle, Daniele Gottardo, Gurthie Govan, ecc. La mia attività musicale si svolge sempre tra il lavoro del turnista in studio e live con esponenti importanti della musica in Italia. Si arriva al mio vero e proprio primo lavoro discografico da solista dove suono con nomi illustri che hanno fatto storia della musica Italiana, ne cito alcuni: Dario Paolo Picone, Vittorio Riva, Gaetano Diodato, e tanti altri. L’attività da turnista in studio riguarda circa 10 dischi all’attivo tra musica reggae/ska, Pop/rock, Funk, jazz, con le band Amici di Pina, Crista & di Dio combo. un disco da solista non pubblicato, Mimmo and Ritual de club, Sicania Groove, Retro/Ska&quot, Bugiardi project ecc.

Davide

Ci presenti i musicisti che hanno preso parte a questo album?

Gaetano

Si, certo, con molto piacere… Nella sezione ritmica hanno collaborato per la maggiore mister Drums Vittorio Riva in 7 brani, in 4 brani le drums sono suonate da un batterista milanese e cioè Nico Roccamo, e nel bugiardi 8 suona le Drums un batterista Siciliano Cristian Falzone. Sezione ritmica bass per la maggiore suona Gaetano Diodato, in 4 brani suono io il basso, e nel Bugiardi 8 suona il contrabbasso Mario Nasello. Sezione fiati sax Tenore Enzo Tamburello, tromba Filippo Piscitello e al trombone Tonino Piscitello. Nel Bugiardi 5 “Ballad” la voce è di Santino Montesano. Per quanto riguarda la composizione e l’arrangiamento dei brani sono io l’autore/compositore e l’esecutore delle chitarre.

Davide

Undici tracce per lo più strumentali tutte con lo stesso titolo di “Bugiardi”, contraddistinte solo da un numero progressivo da “Bugiardi 1” a “Bugiardi 11”. Perché questa scelta nel titolare, e in un certo senso anche nel non titolare, gli 11 brani? Perché poi “Bugiardi”? Forse perché viviamo al tempo dei falsi e dei bugiardi?

Gaetano

Il titolo del progetto nasce da un fatto realmente accaduto, dove un maestro di paese chiede ad un suo vecchio allievo che non vedeva da tempo appena laureatosi al conservatorio; Maestro: ehi con chi stai suonando in questo periodo.

Allievo: con una jazz band maestro.

Maestro: attenzione, il jazz è musica bugiarda.

Bugiardi come dicevi nasce anche dall’era in cui viviamo, un’era priva di valori, un’era dove si va avanti per clientelismo e non per merito, un’era dove non si ha a che fare con persone vere ma con persone che cercano e fanno solo i propri interessi, un’era dove non riesci a fidarti nemmeno delle persone che vivono accanto a te perché ognuno deve raggiungere il proprio “traguardo”, un’era dove il principio che vince è l’egoismo. Il declino più totale che oggi si ripecchia anche nella musica… quindi non si può parlare di progresso ma di una regressione. Il fatto che le tracce sono state intotalate con dei numeri progressivi è successo perché nel momento del concepimento dei brani, avvenuto in un periodo di massima ispirazione nel marzo 2022 e nel quale ho personalmente costruito tutti i provini in 20 giorni, non ho pensato al titolo, ma ho pensato solamente a quello che avevo dentro e a esprimerlo, quindi mi sembrava banale e anche falso dare dei titoli che non avessero alcun significato e quindi poco reali.

Davide

“Bugiardi 5” è cantanta in inglese da Santino Montesano, voce dal timbro nero caldo e profondo che rimanda a Barry White o al nostro Mario Biondi. Quando senti che una tua composizione ha invece bisogno di un testo e di una voce che canti per essere completo, di non essere quindi solo un brano strumentale?

Gaetano

Con Santino Montesano abbiamo un’amicizia fraterna, quindi questo brano l’ho voluto costruire su di lui, ispirandomi al suo timbro Americano data la sua grande passione per il Jazz.

Davide

Come sono nate queste composizioni, in quale periodo da fissare del tuo percorso artistico e intorno a quali idee musicali cardinali?

Gaetano

Come già ho detto, le composizioni sono nate nel Marzo del 2022 quando ho sentito dopo tanti anni di studio l’esigenza di far uscire quello che io avevo dentro… il mio linguaggio, il mio style, il mio mood, ma è venuto tutto in maniera naturale, infatti ho creato e registrato tutti i brani in circa 20 giorni. Ed è stato anche dettato il tutto da un periodo particolare della mia vita in cui la musica mi ha dato la forza di lottare e di provare alcune volte a immaginare un mondo migliore… quello che immagino e che mi aiuta a vivere ogni giorno

Davide

“La vita è una danza nel cratere di un vulcano: erutterà, ma non sappiamo quando”, scrisse Mishima. L’album è stato registrato a Napoli e ad Enna come tra il Vesuvio e l’Etna. In che modo ha influito questa particolare geografia? Cosa sono per te la sicilianità e l’anima partenopea? O, meglio, cosa hai trasfuso di questi due caratteri mediterranei peculiari nella musica di questo lavoro?

Gaetano

L’Etna e il Vesuvio rappresentano degli stili di vita, l’arte in genere, e li definirei i giganti buoni. Napoli per me rappresenta l’arte in Italia, la Sicilia invece la voglia di riscatto, e sicuramente questa unione rappresenta un tassello importante per la valenza del disco.

Davide

Hai degli ispiratori? Quali i tuoi artisti preferiti di sempre?

Gaetano

Io amo quasi tutti i generi musicali, ma non amo il “Metal” perché non mi trasmette alcuna emozione. Sicuramente tra gli artisti più rappresentativi che sono stati importanti nella mia formazione sono stati in primis George Benson, Mike Stern, Pat Metheny, Wes Montgomery, Pino Daniele, Jimi hendrix, ecc… anche se ascolto pianisti, sassofonisti, batteristi, amo in generale la musica che mi emoziona e soprattutto che mi trasmette timing e melodicità, la tecnica può inizialmente colpire ma sicuramente non suscita emozione, almeno per il mio modo di vedere la musica.

Davide

Cosa volevi rappresentare in copertina con quelle sagome umane stilizzate tutte uguali e sfocate, tranne quell’unica a fuoco, uguale nella forma ma diversa nel suo colore azzurro e apparentemente anche nel materiale?

Gaetano

Li sta il concetto dei Bugiardi… le persone sfuocate sono le persone con lo sguardo basso che non ti guardano negli occhi e quindi la gente “Bugiarda”. la gente che ha qualcosa da nascondere, quindi poco reale. L’altra immagine rappresenta l’altra tipologia di persone che per fortuna saranno poche nel mondo ma esistono ed è bello aver a che fare con persone simili a te, perché magari ti senti meno solo.

Davide

A proposito di sfocature e messe a fuoco… Di solito, sui dischi di qualche artista endorser, mi capita di vedere il marchio di un produttore di strumenti musicali o altra attrezzatura nusicale. Sul tuo mi ha incuriosito invece il marchio di un noto produttore di montature e lenti (che per altro uso anch’io). Al di là dell’avanzare sul mercato degli occhiali smart per ascoltare la musica, come nasce questo insolito accostamento?

Gaetano

Sono un Ottico/Optometrista e, lavorando anche con la Rodenstock che è tra le migliori aziende al mondo nel campo delle lenti oftalmiche, ho chiesto se volevano sponsorizzare il mio progetto ed in particolare la presentazione avvenuta al “Miles Davis” di Palermo e loro hanno accettato.

Davide

Cosa pensi dello stato attuale della musica soprattutto in Italia? Inoltre, la tecnologia mediatica e digitale può venire ancora in aiuto della musica in crisi, dopo averla però, spero non definitivamente, affossata?

Gaetano

Non voglio essere retorico, ma penso che finché non cambieranno le persone che governano questo campo non si vedrà tanta luce. Le major oggi vogliono solo vendere e questo non rende onore alla musica. La storia insegna. Penso anche che dovrebbero cambiare le metodologie di studi; quello che intendo è che Wes Montgomery penso non sapesse cosa fosse una quarta diesis, ma suonava perché l’arte è quel qualcosa che ti rende libero, di cui si ha bisogno, la musica è cultura, la musica è conoscenza, la musica è capire, quindi puoi studiare anche creandoti degli schemi tu. La cosa importante è se quello che suoni è vero e lo senti realmente dentro. Solo in questo modo puoi emozionare ed emozionarti… le altre cose sono solo punti di vista…

Davide

Cosa seguirà?

Gaetano

Già ho dei brani per il secondo disco, ma in questo momento voglio suonare il disco attuale in giro per l’Italia e perché no? anche all’estero, se ne avremo la possibilità.

 

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