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Star Wars – Orlo Esterno

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gioco per 1-4 persone
Autori: Corey Konieczka e Tony Fanchi
Editore: Asmodee Italia (www.asmodee.it)

Nel corso degli anni la Fantasy Flight Games (controllata dal gruppo Asmodee) ha pubblicato svariati titoli su Guerre Stellari, sfruttandone l’ambientazione con diverse tipologie di giochi: scontri tattici come “Assalto Imperiale”, battaglie con miniature in “X-Wing” e “Armada” o scontri su larga scala in “Rebellion”; in questo “Orlo Esterno” (“Outer Rim” nell’edizione originale) i giocatori rivestiranno i panni di avventurieri (nomi ben noti come Han Solo, Lando Calrissian o Boba Fett) che viaggiano tra i mondi della periferia della “galassia lontana lontana” svolgendo varie “professioni” come il contrabbandiere, il mercante o il cacciatore di taglie, cercando il modo più rapido e sicuro per ottenere la fama (lo scopo del gioco), viaggiando con la loro astronave, migliorandola con nuovi componenti, assumendo nuovi membri dell’equipaggio, trasportando carichi più o meno preziosi o pericolosi e destreggiandosi tra Impero, Ribelli e altre fazioni.
Successivamente all’uscita dell’originale in inglese, Asmodee Italia ha pubblicato una edizione nella nostra lingua (molto consigliata, dato che il gioco contiene molto testo da leggere), seguita recentemente anche dall’espansione “Affari in Sospeso” (dall’originale “Unfinished Business”) che ha aumentato di molto il materiale a disposizione. Ma vediamo nel dettaglio come è strutturato il gioco…
La scatola è di dimensioni standard (quadrata, come “I Coloni di Catan”) e contiene:
-tessere per formare la plancia di gioco,
-plance giocatore,
-schede astronave,
-vari mazzi di carte,
-segnalini in cartoncino,
-dadi a otto facce non standard,
-il regolamento e il compendio (in italiano).
I materiali sono di buon livello, con le plance giocatore a doppio strato, segnalini di cartone robusto e molte carte con le classiche immagini di questa ambientazione, unico difetto le plance delle astronavi, che sono molto sottili. Come eccezione a questo tipologia di giochi non ci sono miniature (ma solo standee di cartoncino con le immagini dei personaggi). Come ho detto c’è davvero tanto testo sulle carte, per cui è molto consigliata l’edizione in italiano, per non avere rallentamenti durante il gioco (ed in più alcuni testi sulle carte vanno tenuti segreti). Dato che le carte vanno manipolate in continuazione conviene imbustarle (sono tante, ma almeno sono in dimensioni standard).
Per la preparazione si assembla la plancia (che forma un arco di cerchio) secondo lo schema indicato nel regolamento (ma per variare si può scegliere una differente disposizione dei vari segmenti), si piazzano casualmente i segnalini dei Contatti e si mettono alle estremità quelli delle Pattuglie. Si separano le carte in vari mazzetti in base alla tipologia e si mischiano, scoprendo per ogni mazzetto Mercato la prima carta; ogni giocatore sceglie un’astronave e un segnalino personaggio, con la relativa carta che indica l’obiettivo personale che va piazzata nell’alloggiamento della plancia giocatore; sempre su questa plancia vanno messi i segnalini che indicano la reputazione (per le quattro fazioni: l’Impero, i Ribelli, gli Hutt e i Cartelli), oltre ad un piolo che indicano la fama (inizialmente zero). Nella carta del personaggio è riportato il pianeta di partenza e la carta della Banca Dati (un apposito mazzo di carte numerate) da leggere per conoscerne le particolarità (come modifiche da fare alla Reputazione). Con un lancio di dadi si decide il primo giocatore, e si distribuiscono i crediti iniziali in base alla posizione al tavolo, dopodiché si può iniziare.
Ogni giocatore nel suo turno esegue tre fasi: Pianificazione, Azioni e Incontro.
Nella fase di Pianificazione il giocatore può eseguire solo una delle seguenti opzioni:
-muovere il proprio personaggio sulla plancia di un numero di punti pari alla capacità di iperguida della propria astronave, se si incontra una Pattuglia di una fazione che ci è nemica si interrompe il movimento.
-riparare tutti i danni all’astronave e le ferite al proprio personaggio (se si è stati sconfitti in combattimento, è obbligatorio scegliere questa opzione).
-ottenere duemila crediti.
-eseguire una opzione speciale indicata su una carta.
Nella fase delle Azioni il giocatore può eseguire un numero qualsiasi di queste azioni:
-scambiare carte (attrezzature, carichi, lavori, modifiche o taglie) con un altro giocatore che si trova nella stessa posizione, mentre ci si può scambiare crediti indipendentemente dalla posizione.
-acquistare una carta visibile dal mercato, pagandone il valore in crediti (opzionalmente si può scartare la prima carta di un mazzetto sul fondo, scoprendone una nuova; poi va scoperta una nuova carta, e se riporta una icona Pattuglia, va spostata sulla plancia la Pattuglia corrispondente, del numero di spazi indicato verso il giocatore di turno,
-consegnare una carta (carico o taglia) nel punto indicato sulla carta stessa, ottenendo la ricompensa indicata (la carta va messa sul fundo del mazzo relativo).
Nella fase di Incontro si sceglie una delle opzioni seguenti:
-incontrare una Pattuglia (se presente), ingaggiando un combattimento,
-pescare una carta Incontro dal mazzo relativo al pianeta in cui ci si trova,
-incontrare un Contatto, scoprendo un segnalino presente nel pianeta in cui ci si trova e leggendo la relativa carta dalla Banca Dati (si può anche arrivare a reclutare il Contatto come membro dell’equipaggio).
Il combattimento è molto semplice, si tira un certo numero di dadi (corrispondente alla capacità di combattimento del personaggio se ci si trova su un pianeta, o dell’astronave se ci si trova nello spazio) e si contano i successi (i successi critici valgono doppio), con ogni successo che equivale ad un danno; chi infligge più danni all’avversario vince, mentre se un giocatore riceve un numero di danni pari alla resistenza del personaggio (o dell’astronave) è sconfitto, perderà tremila crediti, interromperà il proprio turno e sarà costretto a usare la fase di Pianificazione per rimettersi in sesto.
Oltre ai combattimenti i giocatori saranno chiamati a svolgere varie prove durante la partita, lanciando due dadi e cercando di ottenere almeno un successo considerando:
-solo i successi critici se la prova è su una abilità che i personaggi (o gli altri membri dell’equipaggio) non possiedono,
-anche i successi standard se la prova è su una abilità posseduta singolarmente,
-anche i successi di Concentrazione se la prova è su una abilità posseduta più volte.
La partita termina quando un giocatore raggiunge i dieci punti fama, e viene dichiarato vincitore (per la prima partita conviene stabilire di fermarsi a otto punti, ma in seguito ci si può accordare anche su una partita più lunga, sui dodici punti).
Per quanto riguarda la partita in solitario, non ci sono molti cambiamenti nelle regole, dato che si gioca contro un avversario automatizzato che segue le azioni dettate da un mazzetto di carte, e infatti la condizione di vittoria rimane sempre la stessa (bisogna raggiungere i dieci punti fama prima di lui).
In questa tipologia di giochi è essenziale che vi sia una buona varietà di situazioni da affrontare, man mano che si viaggia sulla plancia e si fanno vari incontri sui pianeti, e in questa direzione va la pubblicazione dell’espansione, dato che si raddoppiano appunto le carte Incontro, oltre alle carte del Mercato e la Banca Dati; a queste si aggiungono nuovi Contatti e altri otto personaggi tra i quali scegliere il proprio: come nel base si spazia un po’ in tutta la storia di Guerre Stellari (ahimè, c’è anche qualcosa dalla nuova trilogia), anche se all’appello manca ancora Din Djarin, il Mandaloriano, chissà se sarà in una successiva espansione oppure a causa di problemi di licenze non lo vedremo mai (immagino che mettere Dengar nell’immagine sulla scatola sia costato meno, ma anche il richiamo è decisamente inferiore).
Inoltre, nell’espansione vengono sostituiti i due estremi della plancia con due tessere che permettono l’attraversamento dei pianeti del nucleo, in pratica trasformando l’arco in un cerchio (risparmiando ad un giocatore che deve passare da una parte all’altra di doverla attraversare tutta).
E come regole opzionali vengono aggiunti i Favori, che aumentano l’interazione tra i giocatori (molto scarsa nel gioco base), e le Ambizioni, che risolvono il problema del finale di partita un po’ deludente (raggiungere il decimo punto fama non è il massimo), aggiungendo come condizione di vittoria anche il conseguimento di tutte le condizioni indicate sulla carta Ambizione scelta, che aggiunge un discreto spessore alla “storia” vissuta dal nostro personaggio.
Anche il gioco in solitario viene molto migliorato, dato che viene aggiunto un secondo mazzetto di carte permettendo di giocare contro due avversari (il nuovo avversario agisce come un cacciatore di taglie), in più ci sono carte personalizzate per i personaggi scelti come avversari, aggiungendo loro una caratterizzazione.
Alla prova del tavolo questo gioco mantiene tutte le premesse: abbiamo tante opzioni a disposizione per sviluppare il nostro personaggio (e la nostra astronave) e sta a noi riuscire a cogliere quelle più opportune o vantaggiose; ed in più ogni carta trasuda ambientazione, con la possibilità di rivivere tante situazioni che hanno reso epici i film o le puntate delle varie serie TV, trasformando ogni partita in qualcosa che non avrebbe potuto sfigurare se visto sul grande o piccolo schermo.
In effetti vi sono altri giochi di ambientazione fantascientifica con meccaniche similari (cosiddetti giochi di avventura o “sandbox”, dove ai giocatori è lasciata la massima libertà sulle azioni da compiere per raggiungere i propri obiettivi), ma il valore aggiunto di “Orlo Esterno” è proprio l’ambientazione; poi non bisogna per forza essere un fan di Guerre Stellari per apprezzare il gioco, ma di certo aiuta, dato che ogni situazione che si incontrerà durante la partita sicuramente vi ricorderà qualcosa del “canone”.
Quindi, se state cercando un gioco di avventura, dall’ambientazione molto marcata, dalla durata non eccessiva (siamo sulle due ore o poco più, con la possibilità comunque di poterla regolare), dal costo contenuto (tutto sommato la mancanza di miniature ha giovato in tal senso) e che funziona molto bene anche in solitario, questo è sicuramente un titolo consigliato; e a maggior ragione se siete un fan dell’universo creato da George Lucas; ed anche l’espansione è consigliata, per tutto il valore aggiunto che porta a questo gioco (e sperando che non sia l’ultima).

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