Garzanti Libri
Narrativa romanzo
Pagg. 448
ISBN 9788811682752
Prezzo Euro 9,90
Le cure efficaci del Maresciallo Maccadò
Come in tutti i romanzi di Vitali ci troviamo a Bellano, sul lago di Como, l’epoca è quella ventennio, l’anno quello della proclamazione dell’Impero; la vita è quella solita del paese con un podestà che ha una moglie che è una povera demente e ritroviamo anche il Maresciallo Maccadò, tutto intento a programmare la messa in cantiere di altri figli per arrivare al numero prefissato dallo stesso, vale a dire sei. L’atmosfera è quella un po’ sonnacchiosa di una piccola realtà, con qualche improvviso sprazzo pirotecnico legato a ricorrenze importanti o a eventi clamorosi. Purtroppo, in questa quiete generale, c’è chi provvede a combinare dei guai, degli scherzi piuttosto pesanti, insomma le tipiche scemenze di una banda di imbecilli ormai oltre il periodo della pubertà, dei vitelloni, senza arte né parte che i genitori non riescono a ricondurre sulla retta via. Per fortuna, però, c’è il nostro Maccadò che si curerà di loro, riuscendo a raddrizzarli con metodi validi, anche se non proprio ortodossi.
Un po’ commedia degli equivoci, un po’ una spruzzatina di giallo, l’aggiunta di qualche particolare o fatto boccacesco, il tutto ben amalgamato porta a un’opera che risulterà facilmente gradita al lettore, anche perché l’autore infila, nella vicenda principale, delle altre storie che indirettamente si ricollegano e che hanno il pregio, a volte, di mostrare alcuni spaccati di quella che è la vita di un piccolo paese, quale è appunto Bellano. Non manca anche una leggera vena ironica, presente addirittura anche in occasione di dipartite, insomma se le pagine (448) sono tante, è altrettanto vero che la lettura scorre via veloce e che si arriva alla fine in un “amen”. E’ inutile pretendere di più, è illogico cercare messaggi di alto livello, ma se si vuol trascorrere piacevolmente un po’ di tempo questo libro è l’ideale e perciò è del tutto naturale consigliarlo.
E le olive del titolo, comprese peraltro? Non sono proprio il frutto dell’ulivo, ma…ma la decenza mi impedisce di dire cosa siano; basta leggere il libro e lo saprete.
Dopo aver frequentato «il severissimo liceo Manzoni» di Lecco, Andrea Vitali si laurea in medicina all’Università Statale di Milano ed esercita la professione di medico di base nel suo paese natale.
Scrittore molto prolifico, ha esordito nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore, ispiratogli dai racconti di suo padre; nel 1996 ha vinto il Premio letterario Piero Chiara con L’ombra di Marinetti, ma il grande successo lo ha ottenuto nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio Grinzane 2004).
Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia del Podestà; nel 2009 il Premio Boccaccio e il Premio Hemingway.
Tra i numerosi romanzi, ricordiamo: nel 2011 La leggenda del morto contento e Zia Antonia sapeva di menta. Nel 2012 Galeotto fu il collier e Regalo di nozze. L’anno successivo escono Le tre minestre, lungo racconto autobiografico edito da Mondadori-Electa e Di Ilide ce n’è una sola. Nel 2014 Quattro sberle benedette, Premiata ditta Sorelle Ficcadenti e Biglietto, signorina!; nel 2015 La ruga del cretino, scritto con Massimo Picozzi, Le belle Cece, La verità della suora storta, Quattro schiaffi benedetti, Un amore di zitella (tutti editi da Garzanti). Nel 2016 Nel mio paese è successo un fatto strano (Salani), Le mele di Kafka (Garzanti) e Viva più che mai (Garzanti).
Da ricordare che con il romanzo Almeno il cappello (edito nel 2009 da Garzanti) Andrea vitali ha vinto il Premio Casanova, il Premio Isola di Arturo Elsa Morante, il Campiello sezione giuria dei letterati ed è stato finalista al Premio Strega.
I suoi libri, pubblicati in Italia da Garzanti, sono stati tradotti in molti paesi, tra cui la Turchia, la Serbia e il Giappone.
Scrittore molto prolifico, ha esordito nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore, ispiratogli dai racconti di suo padre; nel 1996 ha vinto il Premio letterario Piero Chiara con L’ombra di Marinetti, ma il grande successo lo ha ottenuto nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio Grinzane 2004).
Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia del Podestà; nel 2009 il Premio Boccaccio e il Premio Hemingway.
Tra i numerosi romanzi, ricordiamo: nel 2011 La leggenda del morto contento e Zia Antonia sapeva di menta. Nel 2012 Galeotto fu il collier e Regalo di nozze. L’anno successivo escono Le tre minestre, lungo racconto autobiografico edito da Mondadori-Electa e Di Ilide ce n’è una sola. Nel 2014 Quattro sberle benedette, Premiata ditta Sorelle Ficcadenti e Biglietto, signorina!; nel 2015 La ruga del cretino, scritto con Massimo Picozzi, Le belle Cece, La verità della suora storta, Quattro schiaffi benedetti, Un amore di zitella (tutti editi da Garzanti). Nel 2016 Nel mio paese è successo un fatto strano (Salani), Le mele di Kafka (Garzanti) e Viva più che mai (Garzanti).
Da ricordare che con il romanzo Almeno il cappello (edito nel 2009 da Garzanti) Andrea vitali ha vinto il Premio Casanova, il Premio Isola di Arturo Elsa Morante, il Campiello sezione giuria dei letterati ed è stato finalista al Premio Strega.
I suoi libri, pubblicati in Italia da Garzanti, sono stati tradotti in molti paesi, tra cui la Turchia, la Serbia e il Giappone.