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Medina

7 min read
gioco per 2-4 persone
Autore: Stefan Dorra
Editore: Stronghold Games (www.strongholdgames.com)
 
Dalle poche righe di presentazione apprendiamo che nel 1822 si è deciso di ricostruire la città di Medina e riportarla agli antichi fasti dopo anni di incuria e abbandono. Curiosamente è si potrebbe dire lo stesso della prima edizione di questo gioco, uscita in origine nel 2001, e diventato, almeno  fino a questo momento, di difficile reperibilità. Ora la Stronghold Games ha posto fine al “problema” pubblicando questa nuova edizione, sempre ad opera di Stefan Dorra, autore tedesco con un discreto curriculum alle spalle: tra i vari titoli, tutti abbastanza “leggeri”, posso citare For Sale, Njet! e Linie 1.
Nel dettaglio, si tratta di un gioco di piazzamento (non piazzamento lavoratori, come Caylus, ma di piazzamento e basta), molto lineare e dal look decisamente astratto e gradevole (essendo un classico titolo “tedesco”, il legno la fa da padrone), ma vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.
La scatola è di dimensioni standard (come quella di El Grande) e contiene:
– una plancia a doppia faccia (un lato per due giocatori, l’altro per tre o quattro),
– elementi di costruzione in legno, in varie forme e colori,
– tessere di cartoncino,
– quattro schermi in cartoncino,
– un blocchetto di fogli segnapunti,
– il regolamento (in inglese, francese e tedesco),
I materiali sono molto buoni (rispetto alla prima edizione hanno migliorato la lavorazione degli elementi in legno, e hanno anche usato colori più accesi e più dettagli nella plancia); non ci sono elementi in lingua, per cui è sufficiente avere la traduzione delle regole per poter giocare. I colori dei quattro palazzi sono forse un po’ difficili da distinguere senza una buona illuminazione, dato che sono stati scelti colori attinenti all’ambientazione (sabbia, porpora, grigio e beige), invece nessun problema per i colori vivaci delle cupole per i giocatori (rosso, verde, giallo e blu).
Per la preparazione, si piazzano le quattro torri negli angoli della plancia, il pozzo e un mercante in due caselle casuali; ogni giocatore riceve quattro cupole nel proprio colore da tenere davanti allo schermo e un certo numero di palazzi (di tutti e quattro i colori), scuderie, mercanti e muri da tenere dietro allo schermo (il numero preciso dipende dal numero dei giocatori). In tre giocatori ognuno riceve anche una cupola del quarto colore, mentre in due ognuno riceve due cupole di un colore non utilizzato. Si sceglie causalmente il primo giocatore e la partita può iniziare.
Nel proprio turno un giocatore deve piazzare due elementi, eccetto nella partita a tre (dove il primo giocatore piazza un solo elemento) e a quattro (dove i primi due giocatori piazzano un solo elemento); le regole per piazzare un elemento sono le seguenti:
– palazzo: per piazzare uno di questi elementi si deve estendere un palazzo dello stesso colore presente sulla plancia, a meno che non ve ne siano, o siano stati tutti completati (con una cupola) oppure non vi sia lo spazio per farlo, in tutti questi casi è possibile iniziare un nuovo palazzo. I palazzi di colore differente non si possono toccare tra loro, e quindi deve sempre esserci una “strada” tra uno e l’altro.
– cupola: piazzando una cupola su un palazzo che non l’ha lo si “chiude”, prendendone possesso, in questo modo non potrà più essere esteso (ma ne potrà essere iniziato un altro) e varrà dei punti alla fine della partita per il proprio giocatore. Ogni cupola di un giocatore deve essere piazzata su un palazzo di colore differente, e una volta che tutti i giocatori hanno una cupola su un determinato colore, potranno scartare tutti i palazzi di quel colore che rimangono dietro ai loro schermi. Giocando in meno di quattro giocatori si potranno utilizzare le cupole “neutrali”, che servono per chiudere palazzi, senza che i punti vengano attribuiti ad alcun giocatore.
– scuderia: una scuderia può essere piazzata adiacente ad un palazzo (con o senza cupola) e serve per aumentarne il punteggio, rimane la limitazione che non possono essere piazzate chiudendo delle strade.
– mercanti: possono essere piazzati solo lungo una strada, ed adiacenti ad un altro mercante (a continuazione di una fila), e aumentano il valore dei palazzi adiacenti.
– muri: possono essere piazzati solo lungo il perimetro, estendendo un muro già esistente, e aumentano il valore dei palazzi adiacenti.
– il pozzo: ce n’è solo uno sulla plancia, nelle otto caselle circostanti possono essere piazzati solo dei mercanti, e alla fine della partita tutti i palazzi a distanza di due caselle, ortogonalmente, ricevono un bonus di quattro punti.
– tessere del tè: ogni volta che un giocatore piazza una cupola su un palazzo di colore porpora, riceve un determinato numero di queste tessere, che possono essere scartate in qualunque momento al posto di piazzare un elemento; in questo modo, quando non ci sono alternative, si può evitare di piazzare un elemento che possa favorire gli avversari.
– tessere delle torri: quando un giocatore prende il possesso di un palazzo collegato, attraverso un muro, ad una torre, prende la tessera relativa (se è il primo, ottiene anche un determinato numero di mercanti). La tessera potrà passare di mano durante la partita (se un altro giocatore chiude un altro palazzo sempre collegato alla stessa torre) e varrà dei punti alla fine della partita (indicati sulla tessera).
– tessere dei palazzi: il primo giocatore che prende il possesso di un palazzo prende la tessera del relativo colore, se un altro giocatore chiude un palazzo di estensione maggiore (contando anche le scuderie) gli prenderà la tessera; chi possiede la tessera alla fine della partita conteggerà il numero di punti vittoria indicato sulla stessa.
Quando tutti i giocatori hanno esaurito i propri pezzi, il gioco termina e vanno conteggiati i punti vittoria, sommando:
– i punti per i propri palazzi (uno per ogni palazzo e scuderia che lo compone, e uno per ogni muro e mercante adiacente),
– i punti delle tessere delle torri,
– i punti delle tessere dei palazzi,
– i quattro punti per la vicinanza al pozzo.
Il giocatore con il totale più alto vince la partita, in caso di parità si condivide la vincita. Le differenze con la prima edizione sono:
– è presente sul retro della plancia una griglia di dimensioni ridotte per la partita a due giocatori (la prima edizione non contemplava tale modalità),
– in due e tre giocatori si utilizza un certo numero di cupole neutrali, e questa modifica aggiunge le opzioni a disposizione dei giocatori, dato che quando un giocatore ha già chiuso un palazzo di un colore ha comunque l’opzione di intervenire su quel colore “bruciandolo” con una cupola neutrale se diventa troppo esteso (invece, giocando in quattro questa opzione non c’è).
– è stato aggiunto il pozzo, che aggiunge alla mappa un elemento in più da considerare, anche se non è così flessibile come le mura, o i mercanti.
– sono state aggiunte le tessere del tè, questa opzione potrebbe risultare una “scappatoia”, dato che nella prima edizione si doveva valutare bene le mosse per evitare di essere costretti a favorire gli avversari, ma non sono così impattanti, dato che comunque è possibile usarli per un numero molto limitato di mosse.
Parlando di strategia, la decisione sicuramente più importante durante la partita è quando utilizzare una delle proprie cupole per prendere il controllo di un palazzo: troppo presto, e i punti saranno pochi, troppo tardi, e si rischierà di farselo soffiare da un avversario, per cui si tratta di vedere fino a quanto si può “rischiare” puntando su un determinato palazzo.
Come si può vedere non ci sono elementi casuali, di nessun tipo, e quindi l’aleatorietà che si può riscontrare deriva unicamente dalle mosse dei giocatori, ovvero, giocando in tre o quattro la situazione cambia molto tra una mossa e l’altra, e può accadere che una mossa particolare penalizzi un giocatore rispetto agli altri, e per questo giocando in due risulta assolutamente equilibrato e molto più controllabile; il feeling risulta, per questi motivi, molto scacchistico, per cui chi sta cercando un gioco ambientato può trovarlo un po’ “freddo”, ed è a rischio paralisi per chi analizza troppo la posizione.
In conclusione, si tratta di un gioco dalla durata media (al massimo un’ora), semplice ma dalla discreta profondità, dal grande impatto estetico (al termine della partita la plancia è veramente uno spettacolo), dal costo contenuto (visti i componenti) e in una versione rinnovata in cui l’autore ha risolto uno dei pochi difetti originari, ovvero la mancanza di una modalità ufficiale per due persone. Dalle nostre parti non potrete giocarlo all’ombra di un’oasi, ma per ricostruire l’atmosfera basta una tazza di tè e una colonna sonora adeguata (dimenticavo, è uno di quei giochi dove regna il silenzio, tanto i giocatori sono impegnati a studiare le mosse).

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