Dato che il mese di Aprile si è praticamente congelato sugli stessi titoli di Marzo, salvo l’omonimo film (discreto) di Nanni Moretti, ne ho approfittato per ripescare un emblematico film di Tarkovskij e per recensire in "tempo reale" il nuovo film di Mimmo Calopresti, "La parola amore esiste".
Aprile è stato "dolce dormire" anche per il cinema che ha messo in giro titoli di medio interesse come "Sfera", "Sesso e potere", "Breakdown", "Femmina" (gulp) oltre ad allungare i successi di "Full Monthy", "Titanic" o "Qualcosa è cambiato" interpretato dalla statua di cera del Jack Nicholson che vorremmo vedere. A Modena e Reggio Emilia non è stato praticamente possibile vedere "Kundun", "Kiss or kill", "Una vita esagerata". Perché? Maggio porta con sé il Festival di Cannes dove, dopo qualche annetto di bassa marea, la nostra rappresentanza sarà di ottimo livello. Au revoir.
Alla prima e alla seconda
Michele Benatti