Non c’è che dire. Andare ai festival come accreditati stampa è tutta un’altra cosa. Ritirare il proprio pass a fianco di un inviato Rai, ed avere il proprio casellario con tutto il materiale cartaceo informativo su tutta la programmazione e le variazioni del caso, rappresentano una piacevole sensazione. L’occasione è stata il primo fine settimana del Torino Film Festival, ormai diventata una lieta abitudine di fine novembre, cominciata l’anno scorso con il nostro grande1 redattore cinematografico, quest’anno non presente alla rassegna (forse per verificare se la sua redazione è in grado di muoversi in maniera indipendente?). Quindi è toccato a me ed al nostro amico Paolo rappresentare Kult e presenziare all’inaugurazione di questa 17a edizione svoltasi nel periodo dal 19 al 27 di novembre.
Questo Festival conferma ancora una volta di più essere decisamente la rassegna del cinema giovane. I primi corti presentati in assoluto vedevano, infatti, impegnati un chiassoso manipolo di bambini delle elementari, protagonisti in una sezione collaterale, che tutti gli anni premia i corti del concorso spazio Torino, una competizione a livello regionale.
Le altri sezioni del festival prevedevano altre al concorso ufficiale dei corti e dei lungometraggi, le solite sezioni "Americana 3" ed "Orizzonte Europa" nonché tre retrospettive: un omaggio a John Carpenter (che comprendeva anche una sezione sul cinema western di H.Hawks) con presenza del regista e relativo video documentario girato in questa settimana di permanenza torinese, un omaggio-tributo a Paolo Gobetti, cineasta della Resistenza, morto qui a Torino quattro anni fa, e una retrospettiva sul cinema portoghese.
Tornando all’aspetto accredito, non c’è un grande differenza fra la stampa, i culturali ed il pubblico, visto il clima molto informale di questo festival; un esempio: mi sono trovato spalla a spalla con Bellocchio in fila ad una proiezione di un suo corto che arrancando cercava di entrare alla sua stessa presentazione. Ed in questo clima informale ho buttato l’occhio più volte cercando di intravedere o scorgere Rosanna Arquette, invitata all’ultimo come giudice del concorso ufficiale, incrociando invece più volte quel losco figuro di Ghezzi, lui, si, sempre presente come membro della giuria.
L’apertura ufficiale è avvenuta il venerdì sera con presentazione lapidaria (un sintetico "Divertitevi") del nuovo direttore Stefano Della Casa, sotto comunque lo sguardo di Alberto Barbera, venuto a prendersi la sua dose di applausi per il buon lavoro svolto nelle precedenti edizioni e nel Festival di Venezia di quest’anno.
Film inaugurale, la nuova opera di imminente uscita in tutta Italia, "eXistenZ" di David Cronenberg, e a seguire il divertente film di animazione tratto dalla serie televisiva americana "South Park" (un grande successo negli States tale da oscurare i Simpson). (films di cui vi parlerà l’amico Paolo)
Nota di cronaca: entrando nella sala grande per l’inaugurazione, c’erano diversi posti vip prenotati a mio nome, tali da farmi crescere un senso di inquietudine per le potenzialità di Kult; spiegazioni ben più semplice: un singolare caso di omonimia con l’assessore alla cultura regione Piemonte Giampiero Leo.
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17° TORINO FILM FESTIVAL
Leonardi Andrea
Grazie Leo, ti sei guadagnato dieci festival.