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Turista no Alpitur

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TURISTA NO ALPITUR

Di solito quando si va a Londra , se non sei proprio un deficiente sciroppato dai programmi di Cucuzza e Marzullo, salta all’occhio la varietà e la ricchezza della grande metropoli: pakistani , manager in bombetta, punkabbestia e signore alla Miss Marple, pusher di colore che sembra un telefilm sui ghetti di New York e "commessi" del negozio di giocattoli intenti a mostrare ai bambini come si fanno le bolle di sapone o come si lancia un boomerang (dentro il negozio, giuro, l’ho visto con i miei occhi!!!). Insomma, un insieme di colori contrastanti…..di realtà che non puoi non chiederti come facciano a stare insieme , per quanto sia grande la city…..Skyscrapers dall’altro lato della strada e davanti a te la casetta in legno tipo Playmobìl, con giardino e scoiattoli annessi, di proprietà del custode di Hyde Park……..Cigni sul Serpentine Lake e magari 300 metri più in là, appena sottoterra, scorre il serpentone centenario della tube, la leggendaria metropolitana……
Londra è tutto questo, un caleidoscopico vortice di stili, facce, epoche, gesti……
Londra è città giovane, ricca di inputs, viva proprio perché ricca di contrasti ben amalgamati in un quadro raffigurante il Big Ben , l’orologio che dà il tempo alla city intera…….
E pensare che io il Big Ben non l’ho nemmeno riconosciuto quando sono stato a Londra….Ero proprio sotto , l’ho guardato dal basso in alto e ho detto:"Bello ‘sto orologio, cos’è?". No, non avevo bevuto, è che non lo riconoscevo davvero…..Abituato com’ero a vederlo dalla tv o dai cartoni di Peter Pan…….Vederlo così tête a tête…….
Già, e magari i figli degli anni novanta, quelli che hanno dai dieci anni in giù, conoscono Notre Dame a menadito , gargoyle dopo gargoyle, per i numeri acrobatici che il gobbo della Disney disegnava sullo schermo….Tanti anni fa, invece, qualcuno Notre Dame l’ha sognata……come chissà quante altre persone…..

Lì, sulla riva sinistra della Senna, davanti a Notre Dame…..Ma non c’era nulla che somigliasse a Notre Dame. Sopra di un’elevata armatura di legno solo si ergeva con gli ultimi gradi della sua massa un edificio di mattoni. Eppure…. davanti….Notre Dame……Nostalgia che sovrasta ed assale……Oggetto deformato ed irriconoscibile……Cattedrale deforme……Perché? ECCO,SONO GIUNTO TROPPO VICINO….Nostalgia beata che ha già varcato la soglia dell’immagine e del possesso……..Deforme……..Nostalgia che dalla lontananza spinge all’immagine……Nitido caleidoscopio erotico……..Il desiderio è in fondo fantasia, e la fantasia ha sempre mille volti precisi……..

Poi, risveglio, mattina, verso le nove, oggi 24 maggio millenovecento e qualcosa , l’anta destra della persiana si apre e si chiude in 4/4 , rumorosamente….C’è vento……Porta-finestra….la maniglia s’inceppa sempre… il solito buongiorno delle cariatidi, ai lati, sulla soglia, tipo due di quei tizi che ti accolgono alle serate di gala sbattendo un bastone per terra ed annunciando solennemente il tuo nome……..Davanzale…….Sì, sì, in albergo….……..Weimar, piazza del mercato, giusto sotto i miei piedi……Avevano fatto la loro comparsa le monete col loro ticchettio sincopato, e lentamente sfilavano e si incrociavano le fanciulle compratrici che, ondeggiando da tutti i lati , moltiplicavano la lusinga delle loro sinuosità. Musica, danza, festa!!!! L’occhio scatta verso l’armadio retrostante….. i vestiti, subito!!!!! Passo veloce dal palco-davanzale alla porta, scale, hall, porta girevole, luce, messa a fuoco, le forme nascono ad una ad una……Ma sono scomposte, il mosaico è frammentato……cartacce, rifiuti, gente indaffarata, interessata……
Ogni splendore ed ogni freschezza, svaniti…….COMPRESI ALLORA CHE TUTTI I DONI DEL MATTINO SONO COME IL PRIMO RAGGIO DI SOLE: SI COLGONO SOLO DALL’ALTO.
Nulla più di un mattino può dare questa sensazione di perdita irrimediabile…….

Perché le cose da vicino si fanno deformate ed irriconoscibili?
Perché si allontanano nel momento in cui tentiamo di abbracciarle?

La luce s’addolcisce. In quell’ora instabile qualcosa annunciava la sera. Questa domenica aveva già un passato. Le ville e la balaustra grigia sembravano vicinissimi ricordi. Ad uno ad uno i visi perdevano la loro espressione riposata, molti divennero quasi teneri. Una donna incinta che s’appoggiava ad un giovanotto biondo dall’aria brutale:
-Là, là, là, guarda! -ha detto.
-Cosa?
-Là, là, i gabbiani.
Lui ha alzato le spalle: non c’erano gabbiani. Il cielo era divenuto quasi puro, un po’ rosa all’orizzonte.
-Li ho sentiti. Ascolta, gridano.
Lui ha risposto:
-E’ qualcosa che ha cigolato. (Jean Paul Sartre)

Così, proprio come un malinteso………qualcosa sfugge, o si aggiunge……Questione di attimi, di momenti giusti, un attimo prima o dopo………un po’ più in là o in qua…….sì, anche questione di centimetri, o millimetri , volendo…….millesimi, picolitri, quello che è……….
Tanto il grido dei gabbiani è qualcosa che ha cigolato…….O il contrario, sarebbe lo stesso…L’importante è l’inganno, allucinazione acustica, tipo i rumori che si sentono di notte provenire dalla cucina: assumono sempre sembianze gigantesche, il frigo che si spegne può tranquillamente diventare una belva introdottasi in casa……Cose da bambini, si sa……..
Visivamente parlando, trompe l’oeil, illusioni ottiche……..Ma sì, Will Coyote tenta di far schiantare Beep Beep su pareti in cui la strada dipinta si confonde con quella vera, sembra la sua prosecuzione……….solo che Beep Beep non ci casca mai……
O il classico treno che parte di fianco al nostro, e sembra che siamo noi a muoverci…….. Lì ci caschiamo sempre……..
Poi basta girare lo sguardo verso l’altro finestrino e ritornare sul treno a fianco per capire…….
Già, tutto ciò non capiterebbe mai ad un Turista Alpitur…….. Non lo penserebbe nemmeno…….
Ahi- Ahi- Ahi- Ahi!!!!!!!!!!!!!!!!

Gabriele Roccheggiani

Fine

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