Stephen King
Sperling&Kupfer
Ve lo dico subito, così capirete come mai molte delle recensioni lo riguarderanno: Stephen King è uno dei miei autori preferiti quando si parla di horror. Ma lo apprezzo parecchio anche quando si cimenta in testi che di horror hanno poco o niente. E questa secondo precisazione è particolarmente importante quando si ha in mano un libro come Everything’s Eventual (in italiano tradotto come Tutto è fatidico) che riunisce molti suoi testi apparsi qua e là negli ultimi anni1 che spaziano abbastanza sia come stile sia come temi trattati.
Ma vediamo in dettaglio in cosa potreste incappare se deciderete di avventurarvi in questa raccolta:
Autopsia 4
Sicuramente angosciante è il timore di essere scambiati per morti e di venire seppelliti vivi. Ma se PRIMA della sepoltura a qualcuno venisse in mente di sezionarvi – mentre siete ancora coscienti, ma incapaci di comunicare? Tributo – nota di King – ad un episodio di "Alfred Hitchcock presenta".
L’uomo vestito di nero
Un bambino incontra il diavolo nel bosco. Da un passaggio così semplice, presente in tante leggende montane, esce un bel racconto carico di tensione che – almeno in un momento – preannuncia Riding the bullet.
Tutto ciò che ami ti sarà portato via
Racconto NON horror. Un venditore ambulante con la passione delle scritte nei bagni che – solo in una camera d’hotel – pensa al suicidio. Molto intrigante.
La morte di Jack Hamilton
Storia di gangster nell’americana delle rapine con i Thompson. Un King da "Le ali della libertà" con una ricostruzione romanzata di uno degli ultimi episodi della banda Dillinger.
La camera della morte
Un giornalista USA in uno stato sudamericano in combutta con i ribelli viene portato nella camera della morte dei cattivi di turno. Ha un motivo tutt’altro che ideologico per andare contro il governo locale, ma dovrà agire, da solo contro quattro, per non finire "elettrificato". A mio parere il racconto meno convincente di tutta la raccolta.
Le piccole sorelle di Eluria
Chi di voi non conosce la serie della Torre Nera? Queste persone, che probabilmente hanno perso anche una fetta della magia nel primo racconto in Cuori in Atlantide probabilmente si gusteranno un filo meno questa ottima vicenda del pistolero Roland. Ricorda le atmosfere di Evangelisti2 nelle storie Eymerich e Pantera.
Tutto è fatidico
Volendo banalizzarlo verrebbe da dire: l’ennesima grande cospirazione americana. Ma banalizzarlo sarebbe un peccato, perché la storia di Dink, ragazzo preso sotto da tutti, ma con un mortale potere, è veramente ben scritta e avvincente.
La teoria degli animali di L.T.
Fino alle ultime battute poco più di un godibilissimo racconto di un matrimonio in crisi a causa di un cane e di un gatto. Poi il sangue salta fuori, ma non aggiunge nulla, né rovina, il brillante quadretto narrativo costruito fino a quel momento.
Il Virus della Strada va a nord
Horror. Un bel racconto horror, semplice e senza troppi fronzoli, con protagonista uno scrittore di "racconti di paura", che decide di fermarsi nel posto sbagliato e di comprare un quadro dipinto da un giovane suicida. Anche qui la sensazione di aver già letto tutto di quest’ambientazione è forte, ma il ritmo è quello buono, e se si cercavano brividi, non si rimane delusi.
Pranzo al "Gotham Café"
Un uomo viene abbandonato all’improvviso dalla moglie3 che ancora ama, e, anche se sconsigliato dal suo avvocato decide di andare al "Gotham Café" dove dovrebbero parlare (insieme al legale di lei) degli aspetti economici del l’imminente divorzio. Il tutto contornato dalla decisione di smettere di fumare e dal conseguente parossismo d’astinenza, e dalla inquietante presenza di un maitre totalmente giù di testa. Nonostante che la trama così suoni parecchio brutta, il racconto è invece molto bello – e in qualche modo "horror", tanto, per intenderci da essere incluso nella raccolta 999 5uscita per la fine del millennio .
Quella sensazione che puoi dire soltanto in francese
Estremamente surreale. Si capisce cosa succede pian piano. King, nelle note al racconto, dice Camus, e se sbaglia, a mio parere sbaglia di poco. Una colta risposta alla domanda: cos’è l’inferno.
1408
L’inizio avevamo già avuto modo di gustarcelo in On Writing4, ma leggere il resto – sempre per mano di King – è veramente terrificante. Anche qui, la trama è un classico tra i classici: uno scrittore di racconti sul paranormale decide di passare una notte nella stanza 1408 dell’Hotel Dolphin, nonostante gli avvertimenti del direttore che cerca di fargli capire che in quella stanza lo scetticismo non tiene lontano dai guai. Un crescendo di tensione, per un climax veramente ben scritto.
Riding the bullet
Qualcuno di voi non l’aveva ancora letto? Se non vi eravate precipitati su internet quando è uscito in formato elettronico (in inglese) e non avete neppure comprato l’edizione "plastificata" in italiano, non perdetevelo ora. La trama anche qui sfiora il banale (un ragazzo in giro in autostop di notte, per cercare di raggiungere la madre in ospedale, riceve un passaggio da un fantasma), ma King è sempre King, e tutto quello che tocca (scrive) diventa un unico splendido viaggio da incubo.
La moneta portafortuna
A mio parere uno dei più belli racconti dell’intera collana. Non c’è nulla di horror (a meno che l’avere bisogno di denaro non sia horror di per sé), ma solo una moneta "portafortuna" lasciata da uno sconosciuto ad una cameriera nel "migliore albergo di Carson City") e un crescendo di pensieri e speranze di uno dei tanti diseredati del pianeta USA.
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3
4
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Tutto è fatidico
Marco Giorgini
…comunque se non sbaglio praticamente tutti inediti in Italia, ad eccezione di Riding the bullet e di un pezzo di 1408…
…probabilmente uno dei migliori scrittori italiani di fantascienza contemporanei, e, di sicuro, uno dei più famosi…
…più o meno come capita in "La teoria degli animali di L.T."…
…ed era legato ad un concorso letterario…
999 – New stories of Horror and Suspense – edito da Al Sarrantonio (UK)