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Voci che sussurrano

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Voci che sussurrano

Eccoci ritrovati nel nostro angolo di primavera a Sussurri. Molte le novità in questo numero, dal graditissimo ritorno di Myskin (ve lo ricordate? ha anche vinto il premio come migliore autore alla festa di Kult dello scorso anno), e di Raffaella Abbruzzese (una presenza fissa sulle nostre pagine fino a qualche mese fa, come sanno bene i lettori affezionati), a voci nuove e originali come quella di Giancarlo Giannini e di Andrea Camporese, o di Leonardo Maffi, che abbiamo già apprezzato per la sua vena paradossale e fantascientifica.
Lo so, non ho ricordato molti nomi: il tempo purtroppo scarseggia…Ma a tutta la nostra"scuderia" ricordo una novità molto interessante: stiamo per "ripubblicare" gli e-paperback, i libri virtuali creati da Marco Giorgini. Quindi, se avete nel cassetto romanzi, saggi, raccolte di poesie etc. etc., sottoponeteli alla nostra attenzione!
Ricordo inoltre a tutti che è in libreria "L’uomo" di Enzo Moschetta, edito dalla Prospectiva editore: una raccolta di racconti brevi, ironici e corrosivi, shockanti nella loro lapidaria crudezza, uno specchio impietoso della società moderna, che non può lasciare indifferenti.

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Cominciamo, come di consueto, dall’appassionante feulleitton di Alessandro Zanardi, Le avventure di Banedon, giunto alla quarta puntata.
Con questo capitolo termina il "flash-back" sulla giovinezza e sulla formazione del mago: gli anni della scuola trascorrono simili a quelli di tanti adolescenti, tra studio furente e scoperta dell’amicizia, fino alla necessaria "iniziazione" alla magia, l’impresa per recuperare un tesoro sepolto nelle grotte sotto le colline di Ferlak, poco fuori Arendal. E così, torniamo al punto iniziale.

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Abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare Enrico Pietrangeli attraverso la sua raccolta di liriche (ricordo ancora il titolo, D’amore, di morte, edito dalla Teseo editore). Lo ritroviamo in A mosaic, con i suoi versi raffinati e sobri al tempo stesso.

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Dopo Le avventure di Banedon, ci immergiamo questo mese in un altro romanzo a puntate, il surreale e divertente Il ladro di bicchieri. Giancarlo Gandini è una voce nuova per Kult, e porta una ventata di freschezza e di bellezza con il suo personaggio di "esteta" collezionista.

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Voci nuove, ma anche graditi ritorni, come quello di Raffaella Abbruzzese, che ci propone una "poesia in prosa", il Vuoto colmo d’amore, una storia struggente, dipinta con lo stile tipico dell’autrice, spontaneo e naif.

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Al lavoro. E’ sempre la solita routine, di Leonardo Maffi, ripropone le tematiche care a questo autore, il suo universo surreale e a tratti macabro. Avevamo già conosciuto i "neocani" ottenuti in laboratorio (personalmente li ho anche sognati!); stavolta si impone alla nostra immaginazione il nuovo personaggio della "lupa mannara" Ursula. L’effetto di straniamento ottenuto presentando vicende fantascientifiche con uno stile rigoroso e semplice è sempre grandissimo.

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Un altro graditissimo ritorno è quello del principe Myskin, con le sue intense e suggestive liriche "zen". Stavolta si firma con il suo vero nome, Roberto Boni, per firmare l’incisiva raccolta Minimi equivoci (bellissimo il lapidario incipit: "confondere il profondo con l’oscuro").

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Quante notti abbiamo attraversato, nell’attesa di un treno: un momento immobile e metaforico, in cui appare quasi possibile attraversare la realtà, arrivare ad un incontro che cambia la vita e la percezione delle cose. E’ la situazione descritta in Notte d’incontro sereno, da Andrea Camporese, autore nuovo per Kult, dalla vena poetica e struggente.

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E infine un arruffato sorriso: ritroviamo Pietro Ghilardi con Non c’è niente, sorta di sfogo a ruota libera, scritto nello stile immediato e colloquiale proprio di questo autore: un "flusso di coscienza" in cui viene analizzata la scrittura, la politica, l’amicizia, la sindrome di Peter Pan…

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Siamo giunti ormai alla fine: non mi resta che augurarvi Buona Pasqua, buona pasquetta e buone gite nel fine settimana! Arrivederci al prossimo mese

Lorenza Ceriati

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