Guardandosi intorno
La fine della stagione cinematografica, con sale che chiudono e film che spopolano nelle poche rimaste (vedi Matrix), non consente grandi programmi a livello di pellicole. Ma a volte il destino ci è benevolo. Ci tenevo a segnalare con queste poche righe, due piccoli film che ho visto e che consiglio, a chi avrà difficilmente la fortuna di incrociarli. "Paris, dabar", parafrasando proprio la mitica Parigi-Dakar, è una sfida alcolica organizzata da un gruppo di amici che, divisi in gruppi, devono, attraverso il percorso di quattro bar prestabiliti, bere nell’arco di quattro ore una quantità di vino o birra superiore agli altri senza stare male, pena squalifica. Chi vince, si aggiudica come premio, tenuto segreto, una notte con Luna, un trans loro conoscente.
Il film, girato a Bologna dal regista Paolo Angelini, incornicia come luogo fisico Via del Pratello e tutti i protagonisti che lo frequentano. La sfida diventa ovviamente un modo per presentarci i personaggi che abitano questo underground bolognese, le loro storie, i loro rapporti, e i loro sogni, che l’alcol lentamente porta a galla. Il film è divertente e ci porta a riflettere sul senso dei rapporti umani e perché no, anche della vita, girato on the road con camera a mano, testimone di una sfida che alla fine si trasforma in una festa alla Kusturica, con relativa banda e tifosi che accompagnano i partecipanti. Un piccolo gioiellino da incrociare sul proprio percorso cinematografico. Un consiglio, per chi vuole approfondimenti su questa pellicola, è di visitare l’ottimo sito www.parisdabar.com, dove potrà trovare schede complete sul film ed i suoi protagonisti.
L’altro film che vi vorrei segnalare è una piccola pellicola di 50 minuti, e vede protagonista il territorio della montagna della provincia di Reggio Emilia, descritta attraverso la figura di Giovanni Lindo

Andrea Leonardi