c’era uno fuori dal bar che ci guardava dai suoi occhi spessi come muri di
cinta in difesa del suo cervello]
noi continuavamo a far finta di niente
antonio si rotolava nella sabbia per rovinare la sua cravatta nuova
ha addestrato il suo cane a mordere i vestiti lunghi delle signore che
passeggiano sulla spiaggia]
quello ci osserva ancora e io mi abbasso il costume
è il mio divertimento preferito provocare la gente
è venuta poi una vecchia dinanzi al trono del jukebox per mettere una
canzone disperata dei radiohead]
poi il sole se n’è andato
antonio mi ha chiesto gentilmente di prendere la sua cravatta e di
impiccarlo in alto sull’altalena
ma avevo le braccia stanche quella volta e le successive volte in cui me
lo chiese
non voglio ucciderlo sarebbe un gioco facile ed inutile
la canzone sta dicendo di fare in modo che la sua rabbia cresca finchè non
cominci a distruggere qualche oggetto per far sentire agli altri la sua
ex-sistenza]
l’osservatore ha una camicia hawaiana e sorseggia una birra che gli cola
sulla camicia perché è troppo attento a fissarci]
antonio si mette a scavare una grossa buca nella sabbia con la foga di uno
schiavo egiziano
e mi sotterra lasciandomi lì come uno scemo
poi comincia a ridere e anche l’uomo risponde alla sua risata
noi siamo una generazione nuova e abbiamo bisogno solo che qualcuno se ne
accorga
La buca e la sabbia
Enzo Moschetta