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Cassiopeia 105E-I

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Cassiopeia 105E-I

Bentornati alla mia rubrica mensile. Questo mese vorrei dedicare lo spazio concessomi non ad un videogioco bensì ad un hardware. Perso tra i corridoi di System Shock 2, non ho avuto tempo di apprezzare nessun altro videogioco e, sopraffatto dai miei impegni, ho dovuto trovare una soluzione alla mia mancanza di memoria: infatti, sebbene possa ricordare perfettamente episodi lontanissimi nel tempo o intere pagine di libri, la mia mente si rifiuta categoricamente di ricordare appuntamenti di lavoro, date ed addirittura compleanni e festività varie; dopo la seconda sovrapposizione d’eventi e non essendo ancora dotato del dono dell’ubiquità (ma ci sto lavorando…) ho dovuto prendere una decisione chiara: mi sono dato all’alcool… no questo non lo dovevo dire…ho preso, in effetti, un provvedimento storico: ho acquistato un palmare.



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In effetti, la domanda è lecita. Perché acquistare un palmare quando in commercio (o addirittura gratuitamente) esistono le decennali agende alle quali occorre esclusivamente un buona biro per fare le funzioni di reminder? La spiegazione è semplice: quando si lavora intensamente in campo informatico come il sottoscritto, ci si accorge di come la scrittura manuale sia una delle prime capacità che viene a mancare con il tempo: le tue mani abituate a saltellare allegramente sui tasti di una comoda Microsoft Natural o sugli stoppacciose estensioni di una SonoInFabbricaDa2000anniEUsanoL’OlioPerLubrificarmi, tendono a dimenticare i calli da penna e già fare la propria firma diventa un’impresa (intanto è in arrivo la firma digitale per cui…); pertanto gli appunti presi in fretta su un’agenda mi risulterebbero illeggibili ed in primis sarei costretto a ricordarmi di consultarla per rammentarmi gli stessi perdendo in questo modo la sua utilità iniziale.
Gli altri svantaggi sono palesemente intriseci nel mezzo cartaceo: un’agenda ha una lista contatti che non prevede l’inserimento di e-mail, è mediamente grossa due volte un palmare ed infine è solo un pezzo di carta inanimata: sta al palmare come i primi computer usati per la videoscrittura stavano alla macchine da scrivere, ti aiutano a fare quello ma fanno anche tanto altro. Proseguendo nella lettura vedrete come la mia scelta sia stata più che oculata.

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Fra le mille tipologie di portatili perché un Cassiopeia? La scelta non è stata apportata ragionando in termini economici bensì su un livello di utilità. Non sono uno scialacquatore, in effetti la maggioranza dei miei amici mi vede come la versione umana dello Zio Paperone (senza il deposito, peccato ;-)): il termine tirchio non penso mi si addica; parsimonioso piuttosto: preferisco attendere a lungo per qualcosa, pensarci su, rinunciare a qualcos’altro ma quando acquisto un oggetto, soprattutto se legato all’informatica, può anche costare un po’ di più ma deve soddisfarmi completamente.
In questo caso ho dovuto pensare anche pensare alla sua praticità (in termini di peso e dimensione) ma anche allo scopo per cui lo abbiamo comprato. Il nostro compagno elettronico dovrà diventare un collega con una memoria di ferro o un amico che ci accompagna anche in birreria. Se il primo caso si addice a voi un 3Com Palm, nella versione 5, è l’ideale, ma se volete qualcosa più di un PPC Windows CE può fare la differenza.

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Iniziamo con la prima impressione visiva. Quello che balza immediatamente agli occhi è il colore. Io amo il colore. Se avete letto la mia intervista di qualche numero fa, all’inizi della mia carriera informatica, lavorai per un certo periodo con un 286 con schermo monocromatico: le mie sessioni Windows erano caratterizzate da un arancione acceso e anche se ravvivate dalla mia fantasia non poterono avere miglior regalo che l’arrivo del colore con il 386. Il resto è storia.
"Traumatizzato" da quell’esperienza ho deciso che nel mio futuro, se possibile, avrei visto a colori.
Il 105E-I ha un perfetto monitor a matrice attiva a 65000 colori con una risoluzione 320 x 240 a ben 65000 colori: tutto quello che vi serve per godervi le immagini che scaricate da Internet e visualizzare perfettamente i vostri filmati preferiti.
Un’ulteriore "menomazione" che dovevo sopportare ai tempi del mio primo PC era la mancanza di suono: parafrasando il pluripremiato "I have no mouth and I must scream", io ho due orecchie e devo sentire. Lo speaker che riusciva ad impressionarmi con gli ululati dei mostri di Alone in the Dark e le musichette di Indy & the Fate of Atlantis, ha fatto, come tutti ben sapete, il suo tempo. Il nostro udito viziato (e in questo caso vi parlo da "anziano") è troppo rintronato dalla purezza del suono digitale, per sopportare i famosi beep. Ragion per cui il prodotto di Casio è dotato di una mini scheda sonora, che però garantisce un perfetto suono stereo, tanto perfetto che rende possibile l’ascolto di files MP3 proprio come se foste sul vostro PC di casa. Questo fatto da solo sarebbe sufficiente per giustificare l’acquisto, poiché ultimamente sono spuntati come funghi i famosi portatili player MP3, che al limitato costo di £ 600.000 (in pratica la metà di questo palmare) permetto fanno lo stesso del nostro simpatico PPC, rendendo in questo modo la scelta verso questo tipo di dispositivo, due volte giusta. Grazie alla scheda sonora, durante il normale utilizzo del mini-sistema operativo, potremo essere accompagnati dai suoni di sistema, esattamente come se ci trovassimo seduti davanti al nostro desktop.
A proposito di desktop: durante il giorno, in giro per il mondo avrete occasione di collezionare indirizzi, contatti e appuntamenti. Giunti a casa occorre collegare il nostro palmare al PC in modo da consentire, attraverso Outlook e simili, di maneggiare i nostri impegni. Niente di più facile: appoggiate il palmare alla base e attraverso la porta parallela e il programma ActiveSync potrete sincronizzare istantaneamente tutti i dati (dal calendario alla posta elettronica) creando al contempo un’utile copia di backup. ActiveSync, soprattutto nella versione 3.0 scaricabile gratuitamente dal sito Microsoft e completamente in Italiano, s’installa in tutti i sistemi operativi (compreso il nuovissimo Windows 2000) senza alcun problema e garantisce automaticamente la massima velocità di connessione al minimo sforzo.
La comoda base garantisce contemporaneamente la ricarica della batteria, funzione che è utilizzabile anche senza quest’ultima, semplicemente connettendo il trasformatore (del peso di pochi grammi, in modo da non peggiorare la portabilità) direttamente nella parte bassa del palmare.
La batteria stessa ha una durata dichiarata di 6 ore ma queste si devono intendere come di utilizzo interrotto con la luminosità al massimo e tutti i suoni attivi: in realtà questo tempo di dilata fino a ben una settimana e mezzo se usato normalmente. Occorre ricordare che, in effetti, il Cassiopeia è dotato di un processore MIPS 4000 da ben 131Mhz e da 32MB RAM utilizzabili sia come Hard-Disk che da memoria per i programmi: al confronto del Palm questo è un vero e proprio PC. Sempre ritornando sulla batteria, non sono utilizzate pile stilo come nel prodotto di 3Com, ma una batteria a litio, simile a quella dei cellulari, in modo da garantire l’utilizzabilità del prodotto anche durante la fase di ricarica; c’è da opinare che con questa soluzione in caso di viaggi prolungati potrebbe farsi sentire siccome non si ha sempre una spina quanto serve, ma c’è da ricordare che non si ha sempre neanche una tabaccheria quando serve.
Per quanto riguarda l’input lo schermo è sensibile al tocco e attraverso una comoda penna in plastica in dotazione, che risiede in una altrettanto comoda insenatura laterale del Cassiopeia, sostituisce completamente il mouse e la tastiera. Se per il mammifero più amico del programmatore (il mouse), non c’è bisogno di spiegazione (se aveste problemi potrete rivolgervi all’hotline di Casio 005-COMEHAIFATTOANONCAPIRLO al costo una manovra economica al minuto + IVA
J), i metodi d’inserimento caratteri possono apparire più che oscuri. Niente di più semplice: vicino al tasto Start abbiamo un’icona che rappresenta una tastiera. Clicckando apparirà un perfetta miniriproduzione di un QWERTY standard attraverso la quale potremo digitare velocemente come a mano giacché il nostro cervello è abituato a questa posizione tasti. Per chi ama la scrittura manuale esiste l’inserimento Jot, che occupando lo stesso spazio precedentemente occupato dalla tastierina garantisce un’area sensibile al tocco ove potremo digitare i nostri caratteri (lettere, numeri e segni) in tre spazi distinti a seconda della loro tipologia. Unica nota dolente, il carattere deve essere digitato con un segno continuo e ci vorrà pratica per arrivare a risultati vicini a quelli ottenibili con la tastiera: mi sento di consigliare questo metodo ai neofiti dell’informatica o a chi non abbia raggiunto livello alti d’integrazione con la tastiera del proprio desktop.

Sempre rimanendo nella parte esterna possiamo fare una breve panoramica dell’esterno del PPC:

Parte laterale sinistra
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La presa per le cuffie stereo
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Il pulsante d’accensione
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Il tasto ESC per uscire dai programmi
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Il tasto scrolla per poterci muovere in modo alternativo fra le liste o i menu con una mano sola
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Il quarto tasto funzione che di default è assegnato al Voice Recorder
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La porta infrarossi utile per eseguire sincronizzazioni cordless oppure per collegarci ad Internet attraverso un telefonino dotato della stessa interfaccia.

Parte centrale bassa
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Attacco per la base di sincronizzazione dati

Parte centrale anteriore
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Tasto a quattro vie del tutto simile come utilizzo alla frecce direzionali presenti nelle nostre tastiere
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I tre tasti funzioni principali

Parte Alta
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Led Verde ricarica in corso: si spegne quando il palmare è completamente carico.
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Led Rosso: avviso d’appuntamento silenzioso. Lampeggia durante i 15 minuti prima e dopo un appuntamento.

A livello software abbiamo fogli elettronici, presentazioni, word-processor, l’intera gamma di prodotti della famiglia Microsoft Office è disponibile sia in versione MS sia come shareware o addirittura freeware. Calcolatrici grafiche, visualizzatori Internet Beat ecc… sono solo due delle mille utilità che potrete trovare a
http://pda.tucows.com/wince/
oppure a www.winfiles.com nella sezione Windows Shareware – Windows CE. Scoprirete come per il vostro palmare ci sia una miniera di software.
Se poi avete risposto con la seconda possibilità alla domanda iniziale, scoprirete gli utilizzi free-time che quest’apparecchio (scusate il termine ma ho finito i sinonimi) può garantire: dal mitico ed insuperabile Solitario agli scacchi (grazie al palmare ho riscoperto questa mia passione, sopita nel tempo!); passando per Pac-Man e addirittura DooM, il Cassiopeia diventerà un valido compagno durante le attese dal dentista, o in qualsivoglia occasione.

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In breve vorrei elencare il contro di questa mia scelta: il prezzo. Il Casio Cassiopeia 105-I (dove la I sta per italiano, il prodotto nel suo insieme sistema operativo e manualistica tutta è tradotto nella nostra lingua madre) costa prezzo su strada 1.390.000 Iva Compresa, circa leggermente meno del doppio di un Palm V. Questo per la sua dotazione RAM (che si può espandere attraverso le schede Compact-Flash come quelle della macchina fotografica), e per lo schermo a colori. Se non v’interessano queste caratteristiche vi consiglio il fratellino minore E-10 che garantisce 16MB e uno schermo monocromatica agli stessi soldi di un Palm e che ha la praticità di un Windows CE anche se è caratterizzato di un processore meno potente e da uno schermo a matrice passiva.
Per il resto non mi pare sono sorti aspetti negativi.

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In conclusione sono pienamente soddisfatto dell’acquisto fatto e le sue possibilità me lo fanno consigliare a chiunque abbia esigenze pari alle mie.
Se vi servono ulteriori informazioni potete consultare il sito della Casio a
www.casio.com
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Per quanto ci riguarda ci sentiamo il mese prossimo. Ciao!

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