La neve ha cominciato a scendere lenta e soffice,come sempre senza fare alcun rumore,senza spiccicar parola,neanche un brusio. SSSH!!! NON FATE RUMORE VOI ALTRI.Presto tutto si è coperto con uno strato compatto: me ne sono accorto perchè non sento più distintamente i suoni da fuori. Qualche passo, un tonfo, voci che si rincorrono in lontananza come brusii di giovani amanti. Le orme lasciate sul sentiero scompaiono e il giardino è di nuovo un mare di morbide onde bianche che scendono lungo il piano. Tutt’intorno è un turbinio di fiocchi che fa quasi girar la testa: è la festa dell’inverno. EHI, PARLO PER VOI. ABBIATE LA PIETA’ D’ASCOLTARE FINO IN FONDO; IO PARLO DAL PROFONDO, PER VOI CHE ANCORA NON L’AVETE RAGGIUNTO.
Mai avevo colto la voce profonda della Natura e, strano a dirsi, ora è l’unica che mi parla. La sua voce è calda, perchè capisci di farne parte. Non mi stanco mai di ascoltare la sua storia che è sempre la stessa eppure sempre diversa, ne assaporo i particolari ricostruendo pian piano l’essenza della Natura stessa. Ma solo se Essa vorrà potrò sentirne il soffio vitale. Neanche questo potrà, ahimè, restituirmi la vita che ho perduta, attimi sprecati a interrogarmi senza risposta su cosa è buono o cattivo, giusto o sbagliato, conveniente o meno. Attimo dopo attimo; un nuovo attimo per piangere sul precedente, una pioggia d’autunno che non dà tregua. Eppure anche l’autunno passa, e per me è passato. Non disperate e restate un attimo ad ascoltare il Silenzio.
