Come di consueto, anche quest’anno si è ripresentato un evento molto interessante per i musicisti in Italia, specialmente per coloro che sono interessati all’acquisto di un nuovo strumento, oppure chi semplicemente vuole rimanere aggiornato sulle ultime novità in fatto di strumenti elettronici o computer music. Sto parlando del Salone
Internazionale della Musica tenutosi come ogni anno a Pesaro dal 25 al
28 aprile e giunto alla 17esima edizione.
Gli stands si estendono in un paio di padiglioni, di dimensioni non eccessive, ma dal contenuto estremamente ricco. Qui viene presentato ogni sorta di strumento musicale, da quelli più comuni a quelli etnici, da quelli acustici a quelli elettronici. Inoltre sono numerosi anche gli stands di accessori per il musicista, amplificatori, microfoni, mixers, multieffetti, fino ad arrivare alle ultime tecnologie nel campo dell’elettronica per i musicisti.
Il fatto più interessante è che, a differenza di molte altre manifestazioni, gli strumenti sono a completa disposizione del pubblico e chiunque può provarli. Inoltre, durante l’arco della giornata, si svolgono in altre sale manifestazioni di grande interesse: ogni anno, ad esempio, vengono scelti un paio di strumenti e viene organizzata una gara fra suonatori non professionisti che generalmente consiste in una prova di lettura a prima vista ed un’esibizione in un pezzo scelto dal partecipante. Quest’anno è stato il turno della batteria e della chitarra.
Molti stands nei padiglioni hanno invece una propria demo room: questa non è altro che una stanza insonorizzata in cui musicisti professionisti dimostrano vari tipi di strumenti per conto delle case produttrici.
Questo salone è anche il luogo dove incontrare i grandi calibri della musica italiana che, in via ufficiosa, vengono ad informarsi sulle ultime novità e, perchè no, ad assaporare un po’ della loro fama fra gli addetti ai lavori. Quest’anno mi è andata bene: sono riuscito a procurarmi un poster autografato di Marshall e ho conosciuto Massimo
Varini.
Ma vediamo le novità presentate quest’anno: indubbiamente, mai come in questa edizione gli strumenti elettronici hanno avuto tanto spazio. Vi erano ovviamente le grandi ditte come la Sony che presentava i suoi
DAT o come la Roland, l’AKAI, la E-MU o la Ensoniq con i loro expander e processori multieffetto, alcuni generici, altri specifici per chitarra. Nel campo degli amplificatori per chitarra erano presenti oltre ai grandi come Meazzi che distribuisce Marshall e Mesa-Boogie
(dimostratore ufficiale Massimo Varini) oppure soldano (distribuito dalla Produx), è da citare l’ingresso di Brunetti custom guitar systems, produttore modenese che soltanto da alcuni anni ha messo sul mercato una linea di nuovi ampli valvolari per chitarra e basso, prodotti in maniera artigianale.
Ma chi sicuramente ha dominato la scena sono stati i computers utilizzati sia come sequencers, sia come sintetizzatori od elaboratori di suoni. Grazie a queste nuove tecnologie, fra pochi anni sarà probabilmente possibile sostituire i multieffetto ed i registratori multi-pista con dei personal computers o delle piccole workstations; in questo modo, oltre a potere ottenere effetti del tutto uguali a quelli degli odierni multieffetto, si unirebbe tutta quella serie di vantaggi derivanti dall’uso di un computer, come l’effettuare operazioni di taglia e incolla su dei samples ed il lavorare esclusivamente in digitale. Ma chi più di tutti mi ha stupito quest’anno, oltre alla Steinberg con WaveLab e Cubasis Audio,la Twelve tones con la linea dei CakeWalk o Sound Forge, è stata la IRIS che ha presentato in anteprima SPARK: questo è un sistema di spazializzazione multicanale, una specie di realtà virtuale acustica. Infatti SPARK pilota un complesso di 8 altoparlanti e posiziona una sorgente sonora
(eventualmente in movimento) nello spazio. L’ascoltatore al centro degli 8 altoparlanti ha l’impressione di essere completamente immerso in una nuova dimensione sonora. Per ultimo si può affermare che questa edizione di INTEREXPO MUSIC abbia siglato la fine dei computer Atari nel mondo della musica: in tutta la fiera, infatti, le uniche piattaforme erano i PC ed i MAC.
Naturalmente ampio spazio hanno avuto strumenti acustici, ma in questo campo l’evoluzione è sempre (e fortunatamente) molto lenta; sono importanti le tradizioni dei liutai ed infatti diversi stands presentavano il lavoro di artigiani che costruivano organetti e chitarre.
Infine, per citare tutti gli espositori, c’erano alcuni stands che presentavano basi MIDI su disco, mixers, accessori, spartiti e riviste del settore, impianti luci per palchi e discoteche e audiodiffusori.
Sarebbero molte altre le cose interessanti da presentare, ma per ora devo fermarmi qui e darvi l’appuntamento al prossimo anno, alla
INTEREXPO MUSIC 1997.
17° Interexpo Music
Thomas Serafini