KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

17-lug-87

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17 Luglio 1987

“Prego un colpo di tosse. Bene tutto a posto.
Riesce a vedere cosa succede in fondo alla strada?
Può catalogare le sfumature rossastre sull’asfalto?
La sua vista è ottima.
Dunque perché ha richiesto questa visita?”
Loro ti guardano, ma non possono vedere come sei malata.
Controllano il tuo fegato e il tuo cervello, ma non possono vedere che stai morendo.
“Un colpo. Riflessi ottimi.
Ô bastato sfiorare la sua pelle con quell’ago.
Tutto ciò è molto strano.
Riuniremo un consiglio per scoprire il perché della sua reazione”.
“Ô stata dura: siamo stati uno di fronte all’altro per 3 giorni interi.
Non ricordo le loro facce, ma sò che la tua malattia si può curare.
Diamo tempo al tempo e la tua autoconversazione sparirà del tutto”.
Loro ti guardano, ma non possono vedere come sei malata.
Controllano il tuo fegato e il tuo cervello, ma non possono vedere che stai morendo.
“Controlliamo le sue corde vocali.
Riesce a sillabare ciò che è scritto su questo grosso vecchio libro?
Sarà difficile, le pagine sono ingiallite e si sgretolano al nostro contatto.
No, non sappiamo il significato di quelle parole, ma tutto ciò è un buon esercizio.
Più avanti getteremo anche questo fuori, assieme a ciò che non riusciamo capire”.
Loro ti guardano, ma non possono vedere come sei malata.
Controllano il tuo fegato e il tuo cervello, ma non possono vedere che stai morendo.
“L’abbiamo controllata pezzo per pezzo, lei è strutturata come tutti noi, le sue mani si stringono, e le sue gambe si piegano sul davanti.
Lei è sana, lei è come noi: dunque perché ha chiesto questa visita?”
Loro ti guardano, ma non possono vedere come sei malata.
Controllano il tuo fegato e il tuo cervello, ma non possono vedere che stai morendo.
Forse sarà perché non sanno che i loro giorni sono contati?

Asia ’68

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