A distanza di parecchi mesi ecco riapparire una rubrica che forse molti di voi neppure ricordano: MIRROR. Come in Internet è consuetudine avere in un sito una copia, o un riferimento a materiale presente in altri luoghi, così anche KULT Underground si era proposto, e si ripropone tutt’ora, di servire da “ponte radio” tra altre iniziative e il suo pubblico.
L’idea che sta dietro a MIRROR è abbastanza semplice: permettere di usufruire del canale di diffusione della rivista non solo ai singoli che per passione o necessità vogliono far conoscere idee o sensazioni agli altri, ma anche a gruppi organizzati, che pure non vogliono rinunciare alla propria identità.
Inoltre, ed è più propriamente il caso di questo mese, sovente anche pubblicazioni per così dire “minori”, o comunque a diffusione limitata, raccolgono materiale interessante o curioso, che può valere la pena di leggere. KULT propone dunque ai curatori di queste riviste di gestire un meccanismo di scambio di articoli, che può partire dal semplice “uno a uno” (l’ospite pubblica un articolo di KULT, e KULT si comporta allo stesso modo), fino ad arrivare ad una qualsiasi forma di collaborazione sporadica o continuata.
Questo mese siamo stati ricontattati da uno dei responsabili de “Il
Villaggio”, quindicinale realizzato in un quartiere di Modena, e giunto ormai al numero 214, che ci ha segnalato per la pubblicazione due testi.
Il primo, proveniente dal mensile “Amici dei lebbrosi”, è stato scritto da Neno Contran, direttore di New People (Nairobi – Kenya), e fornisce un’altro punto di vista sulla vita in Africa, esposta da chi in questo continente ci abita, ed il secondo, “Mio caro bambù”, che è una rielaborazione fedele di una leggenda cinese, atta a far riflettere sul significato della donazione.
Ricordando che MIRROR è a disposizione di qualunque altra pubblicazione indipendente e/o “underground”, vi lascio dunque al materiale sopracitato. Buona lettura.
Mirroring
Marco Giorgini