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Le storie dell’uomo verde…

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Le storie dell’uomo verde

e altri racconti

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Capitolo a fiori (chè non si vede?)
I SIGNORI VIAGGIATORI SONO PREGATI

DI DEPOSITARE IL MATERIALE RADIOATTIVO

NEGLI APPOSITI CONTENITORI A RIGHE

DIAGONALI GIALLE E NERE. GRAZIE.

La mente dell’uomo verde, se sottoposta a un lungo stress, necessita di un package ausiliario di energia e di una scheda di accelerazione compatibile. Sennò come si fanno poi a beccare i canali via cavo e a vedere le partite di pallone della Corea e la corsa delle ranocchie del Guatemala? Sono queste le piccole cose che fanno grande un network internazionale.
L’ uomo verde è rimasto stupito dalla varietà di lingue che ha incontrato sulla terra, come ha pubblicamente affermato durante una intervista con quella giornalista là che è tanto carina che tutti la guardano e rimangono incantati e alla fine nessuno ascolta quello che lei dice. Poverina deve essere snervante per una giornalista parlare senza essere ascoltata. Però è così carina…
Tornando alle cose serie, la varietà di lingue ho già capito che non interessa a nessuno e la classifichiamo con un “ma questa è un’ altra storia”, che suona bene e lascia presagire un universo sconosciuto di altre appasionanti storie che forse un giorno narrerò, siae permettendo.
Per la giornata del carnevale, l’uomo verde pensò bene di travestirsi da coriandolo, e per riuscirci meglio entrò nel miniaturizzatore che usano i bambini del vicino di casa per rimpicciolire le auto, così da poter avere delle bellissime macchinine con cui giocare. I proprietari ogni tanto si fanno vedere ma poi se ne vanno sorridendo e dicono “In fondo sono solo dei bambini” però la cosa mi puzza un po’ perchè a giorni i due bambini inaugurano una concessionaria fiat- lancia- bmw- volkswagen-mercedes-audi- alfaromeo- porsche- saab- citroen- scoda- renault- honda- ferrari- kawasaki- toyota- cadillac- rollsroyce- rover- autobianchi- harleydavidson- lexus- mistubishi- jaguar- ford- lamborghini- maserati- peugeot- buik- cadillac- gmc- pontiac- motoguzzi- ducati- magirusdeutz- opel- iveco -jeep -uaz -rayton
-daiatsu -solar -gunningam- protos- qbert. (le ultime 4 non sono importate sul nostro pianeta)
Gli manca solo la DeLorean, ma quella è ormai su un altro piano dimensionale.
Tornando all’uomo verde, il suo travestimendo da coriandolo era perfetto, tanto che venne lanciato da un balcone e si infilò nel parrucchino di un signore di mezza età che di professione fa l’idraulico e divennero molto amici. (cioè: Il signore di mezza età fa l’idraulico, e il parrucchino divenne amico dell’uomo verde).
Le giornate passano pigre mentre noi ci amiamo più o meno come una volta, penso.
Nessuno sa che, per il teorema di Leo, se si tiene acceso il riscaldamento al massimo puntando tutta l’aria per spannare il vetro, e contemporaneamente si tiene aperto il finestrino destro di circa tre dita, si formano micro-nubi e piove dentro. Il microclima degli abitacoli delle auto è stato studiato per anni, e questi sono gli sbalorditivi risultati. Applicando le stesse equazioni alla città di
Brasilia, ad esempio, è stato possiile dimostrare scientificamente che il calo di umidità sotto i limiti per la sopravvivenza umana deriva dal fatto che forse le resistenze dei phon (che è un modo elegante per chiamare i soffioni di aria calda) non sono più quelle di una volta, perchè allora sì che le costruivano bene. Per via della altissima diffusione dei mezzi di comunicazione su scala mondiale, praticamente non c’è nemmeno un angolo di questo pianeta che non sia raggiungibile dagli inviati speciali delle televisioni, che ti fanno la cronaca delle guerre prima ancora che i governi sappiano che sono iniziate.
Potere del businnes dell’informazione, grazie al quale se raggiungi gli adeguati livelli di audience sei a posto perchè gli sponsor li trovi senza problemi. Per l’uomo verde i soldi sono solidi senza una i, per cui non lo impressionano nè le grosse berline tedesche, nè le lotterie dove si possono vincere 7 miliardi come primo premio, tanto lui pensa che la statistica sia una scienza inesatta già in partenza.
Se le tutte le ragazze di Firenze (città d’arte e di cultura) fossero come quelle che conosco io, penso che andrei ad abitare là e ci rimmarei per sempre, e chissà che magari un giorno non lo faccia.
C’ era una volta un re che non sopportava l’utilizzo della procedure ricorsive nei programmi per il riordino e la catalogazione logica dei dati, che rappresentano la stragrande maggioranza dei programmi fatti su misura per aziende di dimensioni M, L e XL, perchè quelle XXL se li fanno da sole, e molte volte sono autosufficienti anche dal punto di vista del computer aided design (cad).
Certi agglomerati urbani a sviluppo incontrollato (detti sprawl) sono veramente pittoreschi, mentre altri tendono allo squallidino, ma c’è una cosa che li accomuna tutti: chi ci vive dentro non l’ha fatto per sua scelta ma perchè vi era costretto, come dire che se tutti avessero tanti soldi da mantenere un range-rover vogue se benzina 6 cilindri solo per andare a fare la spesa, che va bene che di spesa ce ne sta molta dentro, però pagandogli anche tutti i bolli e l’assicurazione e le cure amorose dei meccanici autorizzati alla fine è come avere un figlio in più, allora nessuno andrebbe più in giro con vecchie auto un po’ sbiadite e magari con l’impianto a metano, che alla fine inquinano di meno e anche se non riescono a superare pendenze inimmaginabili ti portano a fare la spesa con gioia e ci puoi girare il mondo tanto ormai le esigenze dell’uomo medio occidentale non implicano la necessità di lasciare le strade asfaltate per andare da una città all’altra. Però d’altro canto capisco benissimo che per un appassionato (come sono anch’io del resto) una range-rover è pur sempre un gran bel pezzo di fuoristrada, anche se penso che a tutt’ oggi la maggior parte dei fuoristrada sia stato acquistato più per motivi di immagine che non per passione, ma questo è un discorso a parte. Aiuto mi sono perso come cavolo ho fatto a finire fra i fuoristrada partendo dagli sprawl? E’ meglio che non tenti di seguire alcun filo logico, sennò vado fuori tema e dopo devo cambiare la cingha della distribuzione, come prescrtitto dal manuale di uso e manutenzione. Mamma mia, come è effimera la vita!

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Capitolo a parte
SE QUALCUNO TI DICE “33”

O SEI UN DOTTORE

O SEI PARTE DEL PROBLEMA

Uno dei libri preferiti dell’uomo verde è l’elenco del telefono, che egli legge con vivo interesse. ne possiede una collezione sterminata, e il pezzo forte è quello cinese. E poi tutti gli anni escono le versioni nuove e aggiornate. L’ uomo verde passa ore ed ore a leggere i nomi e le vie e i numeri, ovviamente per ragioni che trascendono la nostra comprensione.
I paragrafi a forma di parallelepipedo esposti alla mostra del cavolfiore, dentro il castello di marzapane viola, hanno riscosso un notevole successo fra i popoli più miti, si vede che i loro colori tenui e leggermente alla mollica hanno sortito l’effetto desiderato.
Allora, dove andiamo? Non importa, basta che il cielo continui a essere di questo colore perchè si intona con i nastro dei tuoi capelli. Non avrai mica visto un’ altra volta Dracula?
Figure evanescenti prendevano forma nella nebbia fitta, risultando essere tre TIR rumeni. L’ autostrada era invisibile, essendo l’asfalto dello stesso colore della nebbia, e c’era tra noi chi benediceva fervidamente il sant’ uomo che si era perso la briga di disegnare tutte quelle righe bianche senza le quali avremo pututo essere in un altro pianeta.
Stavamo recandoci (si può dire?) in una stanzona del bumbum, scenario tipico dei nostri giorni, come fedeli che si recano in un luogo di culto. Una espressione un po’ fortina usata per descrivere una particolare scena, tipo “Un vento maschio ingravidava le vele”, per usare le parole di Enrico, è carica di significati reconditi però fa scena. Non mi ricordo più dove volevo arrivare, quindi cambiamo argomento.
Le carote sono arancio per motivi religiosi o perchè qualcuno un giorno ha deciso così?
L’ importanza dei colori è basilare, perchè in un mondo in bianco e nero le felpe colorate non avrebbero mai avuto successo. I funghi, non essendo nè verdura nè frutta, costituiscono una cosa a parte. Adoro i gatti, li adoro letteralmente, forse in una vita precedentemente ero un egiziano, chissà. I gatti sono stupendi, nobili ed egoisti, indipendenti e profittatori. Non puoi possedere un gatto, sei tu che diventi suo, solo che non te lo fa capire. I gatti in un certo senso ci compatiscono, ma lo fanno con stile. Per questo li adoro, mi sembra logico.
Un bambino capriccioso può far saltare i nervi anche a una petroliera, e bada che le petroliere sono ben calme e ce ne vuole un bel po’ per farle smuovere. Una volta l’uomo verde desiderava di avere una petroliera tutta per lui. Avrebbe riempito i grandi serbatoi destinati al petrolio di acqua, solo a metà sennò affondava, e ci avrebbe fatto un ospedale gallegiante per i pesci malati o feriti di tutto il mondo.
Sul ponte ci avrebbe piantato dei pini marittimi così da poter ospitare anche i gabbiani e i piccioni di mare e le bestie volanti, e sarebbe rimasto un po’ di spazio per accogliere anche degli animali che camminano, tipo i lupi o gli orsi. Sarebbe stato molto bello, una specie di arca di Noè, solo che all’epoca l’uomo verde non era ancora solido, e quando non si è solidi è difficile fare delle cose materialmente.
Atttualmente sta tentando di comprare una vecchia petroliera tunisina per poi convertirla per il progetto, solo che non ci capisce niente di scambi commerciali e i tunisini non la venderanno mai per le carte di caramella e i bastoncini di leccalecca che ha offerto loro. Povero uomo verde. Pensava di aver capito che il riciclaggio è una cosa importante, e allora deve aver dedotto che gli oggetti riciclabili hanno grande valore, un po’ come i lingotti d’ oro. Sarà meglio che gli telefoni per avvertirlo della cosa, solo che non posso perchè lui le cornette dei telefoni se le mangia come se fossero panini, e quando ha voglia di qualcosa di più sofisticato, tipo un tramezzino ai canditi, si mangia un telefono cellulare. Non discuto i suoi gusti, perchè i gusti sono gusti, solo che facendo così corre il rischio beccarsi una multa per danneggiemanto delle cabine del telefono, e poi
è anche capace di pagarla con una lattina di birra vuota, che è riciclabile. Mi viene il mal di testa solo a pensarci.
Se non fosse stato per le banconote, non avrei mai saputo che faccia avevano Marco Polo o Caravaggio o Bernini o Volta. Caravaggio è quello che mi piace di più, sarà per la natura morta che c’è dietro.
Facciamo merenda: compriamo un frullatore alto sei metri, con le lame in acciaio rinforzato e un motore elettrico tipo quello del pendolino, poi ci scarichiamo dentro tre camion di banane e una cisterna di latte, e qualche scarriolata di zucchero. Saltiamo sopra l’interruttore per accendere il nostro simpatico elettrodomesticone, ma prima è meglio accertarsi di aver messo il coperchio perchè altrimenti pioveranno pezzetti di banana e goccie di latte per una settimana almeno, e dopo si rischiano noie alla circolazione perchè le strade diventano un po’ scivolose.
Dopo un 4 minuti circa con la gru solleviamo il frullatore e versiamo il frullato di banane nella piscina, poi ci saltiamio tutti dentro con gioia. Sarebbe certo una merenda memorabile.
Questo è un pensiero per tutti coloro che credono che prima o poi qualcosa succederà, e ci sperano relativamente abbastanza, anche perchè, come diceva quel famoso pupazzo di neve che viveva in frigo per paura di sciogliersi, “la neve è effimera, e per me la neve è la vita, quindi posso dire che la vita è effimera”.

Teo 93

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