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Bruciante Segreto – Stefan Zweig

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L’infanzia rimane sepolta sotto montagne di anni e si continua a vivere nell’inconsapevolezza di ciò che eravamo un tempo. La nostra memoria non è più attraversata dalle sensazioni provate, gli interrogativi, le inquietudini di quei giorni sono ormai spente, cancellate le nostre aspettative per il futuro. Siamo adulti ma non ricordiamo quasi nulla del percorso che ci ha portato ad esserlo.  “Bruciante segreto” è un libretto di un centinaio di pagine che ci parla proprio di questo. Del passaggio dall’infanzia all’adolescenza che percorriamo insieme ad Edgar, protagonista della storia narrata con stile semplice ma raffinato da Stefan Zweig. Edgar è un bambino di dodici anni estremamente sensibile ed intelligente che si reca con la madre in un albergo di montagna per riprendersi da una malattia. Il suo rapporto con la madre è molto stretto ed intenso, quasi totalizzante. Durante la permanenza Edgar viene avvicinato da un barone interessato a stringere un’amicizia con lui per arrivare al cuore della madre. Inizia così un lungo e tormentato rapporto a tre in cui Edgar si trova spaesato e confuso. La madre non è più la stessa, lo rimprovera spesso e si altera con lui per nulla, il barone si mostra sempre più disinteressato nei suoi confronti facendolo sentire misero e piccolo, da importante ed interessante quale si era sentito quando inizialmente il barone aveva tutte le attenzioni per lui. Edgar, umiliato e deluso, comincia ad odiare, spia i movimenti dei due amanti, li intralcia, si dispera e si strugge impotente scoprendo gli inganni e i raggiri che i due attuano contro di lui per consumare la loro passione. La descrizione dell’amore viscerale tra madre e figlio è magistrale perché coglie le più sottili sfumature dipanandosi in tutte le gamme dei colori delle emozioni. La scrittura non è mai pesante sebbene si addentri nell’animo umano con precisione e profondità. Risulta scorrevole, chiara, senza ombre. Ci ritroviamo a scandagliare l’animo del ragazzo con naturalezza ed è inevitabile sentirci soli e afflitti insieme a lui, piangere con lui per le sue delusioni, serrare i pugni per il suo odio e rancore. Proprio mentre ci sentiamo incompresi ed abbandonati ecco che arriva il miracolo. Meraviglioso perché inaspettato. Un miracolo che noi tutti abbiamo sperimentato nella vita. Quello della scoperta. La scoperta del segreto che, dopo aver bruciato tanto, ora ci apre la via di una vita tanto agognata. La vita dei grandi.

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