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Faccia di sale – Eraldo Baldini

3 min read

Fernandel Editore

Narrativa

Pagg. 144

ISBN 9788898605668

Prezzo Euro 13,00

Quel lato oscuro che è in noi

La Città, ormai Città Vecchia, per alcuni problemi deve essere spostata in una località vicina e il trasloco, corre l’anno 1699, avviene con gradualità; è già fatto tutto, ma rimangono da traslocare i morti del cimitero. Per motivi pratici, e anche igienici, si decide di metterli nella cripta della vecchia cattedrale, l’unico edificio che resterà in piedi a testimonianza del passato. Incaricato del servizio è Ruggero Derigo che però, per lucrare sull’incarico, vi adempie solo in parte; della circostanza si accorge il cugino Luigi Derigo, che è il vero protagonista della storia e che fissa un appuntamento nei pressi appunto dell’antico edificio religioso per avere una spiegazione. I due si incontrano, Luigi è da solo e ha la netta sensazione di essere caduto in una trappola, perché Ruggero è accompagnato da alcuni “bravi”. Infatti Luigi viene pugnalato, bastonato e il suo corpo è gettato nella cripta, già piena dei morti del cimitero. Ruggero ha architettato questo in quanto unico erede di Luigi, proprietario di una redditizia salina. Il delitto sembra andato a buon fine, ma Luigi, creduto morto, non lo è. Non vado oltre, perché la storia, che non è un horror, ma un noir, merita di essere scoperta dal lettore e dico subito che è una bella storia.

Al di là della trama, molto ben congegnata, l’interesse del romanzo sta nella dimostrazione di come in noi conviva sempre un lato oscuro, che può emergere in determinate circostanze, ma che in ogni caso si deve cercare di non far prevalere, affinché sia quella luce che portiamo dentro che possa sempre trionfare. Nella vicenda di Luigi, che sopravvive grazie all’aiuto di una vecchietta considerata da tutti una strega, il desiderio di vendetta, più che mai motivato, assume i contorni di una vittoria, sia pur temporanea, della bestia che è in noi e di cui fanno le spese anche degli innocenti. Ma poi, per fortuna, la ragione ha il sopravvento ed è come se l’individuo rinascesse a nuova vita; la tematica non è nuova e in essa si sono cimentati, anche in epoche passate, molti narratori, ma in Faccia di sale l’ambientazione, la trama e l’atmosfera sono resi al meglio, così che il mostro che è in noi emerge quasi con naturalezza, senza essere il frutto di torbide sperimentazioni come nel caso dello strano caso del Dottor Jekyll e Mr. Hyde di Robert Louis Stevenson.

Per quanto ovvio, la lettura è raccomandata.

Eraldo Baldini (Russi, 21 dicembre 1952)

Scrittore noir, si specializza in Antropologia culturale ed Etnografia, nei suoi romanzi ha saputo coniugare “gotico rurale”, noir e horror in una vena originale. Inizia a scrivere saggi in questo settore e approda alla narrativa negli anni ’90. Nel 1991 vince il Myfest di Cattolica con il racconto Re carnevale. Scrive una lunga serie di romanzi, tra cui due per ragazzi: L’estate strana (edizioni EL, 1997) e Le porte del tempo (Disney Avventura, 2001).
La notorietà arriva con il romanzo Mal’aria (Frassinelli 1998, 2003), pubblicato anche in Francia, con cui vince il prestigioso premio “Fregene”. Tra i suoi libri ricordiamo Come il lupo (Einaudi, 2006) con cui ha vinto il premio “Predazzo” 2006; Melma (Edizioni Ambiente, 2007), Quell’estate di sangue e di luna (Einaudi 2008), L’uomo nero e la bicicletta blu (Einaudi 2011), Gotico rurale (Einaudi 2012), Nevicava sangue (Einaudi 2013), Stirpe selvaggio (Einaudi 2016), La palude dei fuochi erranti (Rizzoli 2019). Per Fernandel nel 2015 ha pubblicato la raccolta di racconti umoristici Fra l’Adriatico e il West.

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