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Intervista con Mobili Trignani

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I Mobili Trignani sono Nicola Modesti e Fabrizio Trignani, due amici d’infanzia nati e pasciuti ad Arista (Te).

Si salvano, insieme ad altri loro coetanei, grazie alla “casetta”, luogo di ritrovo nel quale i giovani del paese trascorrono gran parte del tempo libero immersi nei giochi da tavola, guardando film, organizzando feste ispirati dai racconti dei loro genitori (al tempo dei lenti ballati in soggiorno sotto l’occhio vigile degli adulti). In questo clima nasce la voglia di imparare a suonare uno strumento e così ha inizio tutto.

In principio furono le cover dei Red Hot Chili Peppers e la musica era uno svago.

Fabrizio inizia la carriera solista nel 2012.

tramonti onirici, album di figuracce, bottiglie di vino e incidenti di percorso in chiave pop scanzonato, indipendente, minimale, spontaneo. Ispirato da catastrofi, non riesce comunque a scrivere canzoni tristi.

La sua indole pop deriva, probabilmente, dall’affetto che nutriva verso l’intero genere umano, quando era ancora protetto dalle mura domestiche della sua “casetta”.

Nel 2016, insieme agli amici di una vita Edoardo e Nicola, forma i Mobili Trignani e con questo nuovo progetto, a bordo di una Multipla, nell’estate del 2017 inaugurano il loro primo tour nazionale “In consegna” col quale portano in giro per l’Italia il primo album di Fabrizio “Diario di un menestrello”, mentre nell’estate 2018 replicano l’esperienza in duo (col bassista, ukulelista e “valigista” Nicola), duplicando il numero di date e le preoccupazioni delle famiglie con il tour “Aperto anche la domenica”.

Nei primi mesi del 2019 lanciano una campagna di crowdfunding per finanziare e realizzare il primo album di inediti a nome “Mobili Trignani” con l’etichetta indipendente Casetta records, e annunciano il terzo tour, “Isole in saldo, Mobili in tour”, con un assetto musicale estilistico tutto nuovo.

Nel 2020 si prodigano in remoto, a distanza (Trieste, Teramo, Arsita) nella produzione di video, contenuti social, concerti in streaming, progettano e realizzano un tour in Sardegna e in Abruzzo, oltre ad altri concerti con cantautori della scena indipendente italiana.

Il 2021 si apre con un nuovo singolo (inviato come biglietto di auguri di Natale), e la collaborazione con il Consorzio Musicale Abruzzese per la produzione di un singolo e un video musicale.

Esce nel 2022 il singolo “Lei”, in anticipazione del disco e del tour “PopArticolare” prodotto da Paul Brancagade e uscito per Music Force il 15 marzo 2023.

Tracklist

Sotto Le Stelle / Salasso / Babbo Natale / Lei / Uatelilive / Labora / Climax / Giri a vuoto / Lazzaro de Tormes / Il mio tormento

Comunicato stampa Music Force

Intervista

Davide

Ciao. Cominciamo dal vostro nome, che sicuramente avrete già spiegato in altre occasioni. Perché questo richiamo ai “mobili”, come fosse il nome di un’azienda, un mobilificio in particolare? Qualcosa a che fare con la “musique d’ameublement” (la musica d’arredamento) di Satie, compresa pienamente poi da John Cage, che dichiarò la “musique d’ameublement” offrire finalmente la possibilità di “fare uscire il compositore dalla sua individualità, restituendo ai suoni (quindi, nel vostro caso, alle canzoni) la libertà di essere se stessi (se stesse)”? O cos’altro?

Mobili Trignani

In effetti si tratta proprio di un negozio di mobili della famiglia di Fabrizio (Trignani), che ha interrotto l’attività commerciale da diversi anni e che ha avviato un’altra attività, quella artistica e creativa dal 2016! Avevamo già l’insegna, ci piaceva il nome e volevamo portare avanti il nome dell’azienda di famiglia a dispetto dei tempi che cambiano!

Davide

“PopArticolare”… si può leggere sia come “Pop Articolare”, quindi un dare movimento (o mobilità) e snodo al tutto formato di più parti o elementi, in questo caso in un modo “pop”. Ma anche un po’ particolare… Qual è il senso che volevate dare a questo gioco linguistico?

Mobili Trignani

Il nome PopArticolare è nato dall’esigenza di trovare una risposta a chi ci domandava “qual è il vostro genere?”, perciò “il nostro è un PopArticolare!”

Poi, che ci siano articolazioni fisse, semi mobili e MOBILI, è un altro discorso, che però si presta alla nostra attitudine ludica con i giochi di parole. Avevamo bisogno di un contenitore ampio dove inserire tutte le sfaccettature di cui è articolata la nostra produzione!

Davide

Come sono nate le canzoni di “PopArticolare”, intorno a quali idee costitutive? C’è un tema comune che si svolge tra i diversi brani e li collega?

Mobili Trignani

I brani del disco sono nati in diversi modi. Ci sono brani cronologicamente molto distanti tra loro, rielaborazioni di idee più datate, canzoni scritte in duo, una canzone scritta da un cantautore conterraneo (Uatelilive, Gianluca Di Marcoberardino)…

Il tema comune è quello del contrasto, del conflitto tra gli opposti, che trovano quasi sempre la sintesi in risultati inaspettati, l’arcobaleno in Sotto le Stelle, l’amore inatteso tra un anarchico è una ragazza fascista in Lei e la lista va avanti coprendo ogni pezzo della tracklist.

Davide

Anche nei testi non mancano i giochi di parole, bisticci o doppi sensi, come in “Climax”… è piuttosto comune con questa bellezza che fa provincia perdere il lume della regione…”, né manca la divertita e indulgente simpatia umana dell’umorismo in generale. Perché questa visione possibilmente più leggera della realtà?

Mobili Trignani

Per esorcizzarne la pesantezza percepita e autoindotta…

Davide

Quale continuità e quali differenze rispetto ai vostri precedenti lavori?

Mobili Trignani

La continuità è data dal processo di produzione nel nostro studio a casa di Nicola, dove vive e dove creiamo gran parte dei nostri lavori, dal quale è uscito anche il precedente Canzoni per una Notte (2019, Casetta Records). Questo album differisce dai lavori precedenti, oltre che per la maturità anagrafica (e con essa tutte le implicazioni legate alla crescita), soprattutto per la produzione e per le influenze…

Davide

Chi ha suonato con voi in questo disco?

Mobili Trignani

Abbiamo avuto il piacere di collaborare con il cantautore Gianluca Di Marcoberardino, con la fisarmonica di Alessio Fratoni e il “battafoco” (pitipù) di Augusto Fabri in Uatelilive; col sassofonista Norman Cieri in Climax e Giri a vuoto; con incursioni anarchiche di synth, percussioni e chitarre degli Estrema Leva Artistica Musicale ‘900 (Gabriele Modesti, Alessandro Fiorino e Michele Pinto) in Lazzaro de Tormes, Giri a vuoto, Il mio talento..

Davide

C’è una canzone di Gianluca Di Marcoberardino, “Uatelilive”… Cosa significa? È in dialetto abruzzese? Pare oramai che i dialetti non vengano quasi più usati dai giovani italiani. E chi ancora lo fa, spesso lo mischia con l’italiano. Perché dunque la scelta di inserire una canzone in dialetto?

Mobili Trignani

Uatelilive è il frutto del genio di Gianluca, a nostro avviso un capolavoro che trova nel dialetto la sua espressione più idilliaca. Abbiamo deciso di inserirla nella tracklist come per lasciare una traccia indelebile delle nostre radici. I nostri luoghi sono pregni di dialetto, che diventa un modo a sé di ragionare e sicuramente sono parte integrante della cultura, un mezzo per esprimere al meglio qualcosa che in italiano non avrebbe fornito un’immagine esatta.

Davide

C’è una canzone intitolata “Lazzaro de Tormes”. Vi riferite a Lazzarillo de Tormes, personaggio dell’omonimo romanzo spagnolo del Cinquecento, storia di un vagabondo che si serve di mille espedienti per procurarsi da vivere, un antieroe per eccellenza? Perché avete ricordata questo particolare personaggio letterario e qual è il suo significato oggi, in chiave dunque più moderna o riattualizzata?

Mobili Trignani

Lazzaro de Tormes è un romanzo molto caro a Fabrizio, nonché argomento della sua tesi di laurea.

C’è sembrato doveroso rendere omaggio a questo pilastro della letteratura spagnola così come Guccini scrisse Don Chisciotte.

Davide

A proposito di arredamenti e di colori nell’arredamento, la tonalità di giallo della vostra copertina, nella scala RAL, corripsonde al “giallo narciso”. A parte gli scherzi, perché una copertina, appunto, tutta gialla?

Mobili Trignani

Le influenze sono molteplici, anche nella produzione e nelle grafiche. Il giallo narciso di cui parli è il pantone delle mura dove abbiamo mosso i primi passi da amici, prima ancora di essere un progetto musicale. I Beatles hanno fatto il disco bianco, noi quello giallo.

Davide

Cosa seguirà?

Mobili Trignani

È in cantiere un nuovo album. Un tour estivo, che non è altro che una continuazione della nostra attività live continuativa durante l’anno. Nel frattempo siamo sempre in fermento con la creazione e la produzione e progetti sempre al passo con la nostra evoluzione personale e come duo.

Perciò seguiteci sul sito della nostra etichetta Music Force www.musicforce.it/catalogo-produzioni/3001-mobili-trignani-poparticolare dove potete trovare tutte le info, i link per l’ascolto e l’acquisto del nostro disco (sia fisicamente che digitalmente), le nostre interviste, etc.. E poi seguiteci sui social FB e IG cercando Mobili Trignani.

Davide

Grazie e à suivre…

 

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