“Siamo le piante, e queste sono le parole di commiato del caprifoglio e della rosa, mentre si decompongono con inimmaginabile bellezza. Noi siamo le piante, tutte in una e una in tutte”. La fine d’una lettera e il cominciamento dell’altra. Ma con due momenti che vanno tenuti insieme, perché esprimo il senso di questa pubblicazione portata in Italia da Giovanni Agnoloni. L’autrice del volume pubblicato da Ortica, Sanja Särman, dal titolo subito chiaro “Lettere delle piante agli esseri umani”, è di formazione filosofica ed artista visuale, sino-svedese, impegnata professionalmente all’Università di Uppsala “in un progetto di ricerca volto a interpretare l’apparente frammentazione dell’anima in Omero e in Zhuangzi. Il momento più significativo sente la forza della pietà, un’energia che chiede altra energia all’essere umano. Una richiesta messa in bocca alle piante. Ma che possiamo leggere quotidianamente dai volti della vita vegetale. In una biosfera sempre più sotto aggressione, in stato d’assedio corrente: “La nostra cosiddetta pietà è eleganza, nient’altro che eleganza”. Ed è vero proprio che, detto dalle Piante, “dovreste essere grati per come i nostri rami si piegano verso il basso. Se non lo sarete, ci ucciderete. Tanto peggio per voi. Siamo troppo eleganti per pensare a ritorsioni. Accetteremo la morte. Siamo le Piante, e voi vivete solo grazie a noi”. Queste epistole sono una richiesta. L’ennesima. Ma anche, si vede più avanti nel testo, un dialogo con l’uomo, anzi con una parte sensibile dell’umanità. “Il romanzo – s’apprende dalla bandella – è costituito dalle Lettere delle Piante agli Umani, che permettono a noi Umani di accedere alla Coscienza collettiva dell’universo vegetale, e dalle Lettere degli Umani alle Piante, in cui i singoli esseri umani riconoscono il ruolo da esse svolto nei recessi più profondi della propria anima e nei loro ricordi più intimi”.
Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto Pomarico e vive in Lunigiana.
Giornalista, poeta, scrittore.
Collabora con Liguria Today, L’Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d’altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali:
Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.
Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d’Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D’inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.
Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale.
Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d’Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).
Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l’antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.
Per Arduino Sacco Editore “L’amore ai tempi dell’alta velocità”.
Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.
Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.
Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.
Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.
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