KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Intervista con Camilla Fascina

13 min read

in arte “Corally”

Comunicato stampa

di Sea Shepherd Music

CORALLY LANCIA IL SUO NUOVO

SINGOLO PER SEA SHEPHERD “SHELLEY”:

UN INVITO A DIFENDERE LA FAUNA MARINA

Il nostro futuro dipende da noi!

DAL 13 GENNAIO SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI

Hai mai pensato a quanto sia importante il mare per la nostra vita?

“Shelley” è il grido di Corally, cantautrice che supporta con i suoi testi e musica l’azione diretta di Sea Shepherd in difesa e conservazione dei nostri Oceani.

La cantautrice Camilla Fascina, in arte CORALLY, è la portavoce dei pastori del mare, i volontari di

Sea Shepherd impegnati in campagne di azione diretta per difendere la fauna marina e proteggere

gli oceani e i suoi abitanti dallo sfruttamento illegale.

“Shelley”, uscito su tutte le piattaforme

digitali venerdì 13 gennaio, è un inno in difesa della vita.

“Abbiamo ancora scelta, il destino è nelle nostre mani”. Il testo del brano è infatti un invito a

difendere il mare e le sue creature:

“Come with us to sail and fight for life”.

Sali a bordo con noi,

naviga e combatti per difendere la vita.

PRESS

music@seashepherd.it

www.corally.it

“Siamo figli dell’acqua, fonte della nostra stessa vita. Dal mare proveniamo e lì torneremo.

Abbiamo la responsabilità di difendere, proteggere e conservare le specie marine per salvaguardare la nostra stessa sopravvivenza su questo pianeta” racconta l’artista durante l’anteprima live del brano sul palco del Ted X di Lerici con una performance artistica che ha rivelato al tempo stesso la drammatica situazione di illegalità nelle nostre acque, e il senso di speranza rimarcato da un flauto indiano a chiusa del brano che accompagna parole di speranza.

Il brano “Shelley” è stato composto da Corally per la colonna sonora del docu-film “I Guardiani del Mare”, documentario presentato alla 79° Mostra del Cinema di Venezia dedicato alla vita di alcuni volontari che scelgono l’azione diretta, intervenendo in modo non violento per impedire le attività illegali che distruggono il mare.

Il docu-film è disponibile su Amazon Prime.

Corally è il primo progetto discografico in Italia a donare i diritti delle sue canzoni a Sea Shepherd, organizzazione internazionale che opera in campagne di azione diretta per difendere la

fauna e proteggere gli oceani dallo sfruttamento illegale e dalla distruzione ambientale.

Corally unisce testi e attivismo: con i suoi brani l’artista vuole portare attenzione sulla necessità di azioni immediate per la salvaguardia del mare e dei suoi abitanti, raccontando il rapporto di

interdipendenza tra noi uomini e le specie marine. La musica è l’elemento chiave di questo progetto per aumentare la consapevolezza sulle difficoltà che la vita marina sta attraversando.

Il progetto Corally nasce il 1 luglio 2022 con l’uscita del primo singolo “L’unica Risposta”, presentato in anteprima su Rai Radio1. Corally ha destato l’attenzione di Billboard, Sky Tg24, Sky Arte e di artisti del calibro di Samuel dei Subsonica che ha invitato Corally ad esibirsi a Eolie Music Fest in apertura a Daniele Silvestri, ed Elisa, che ha ospitato Corally al Green Village del suo Back to The Future Tour in doppia data: Catania e Milano.

Bio

Camilla Fascina – Corally è una cantautrice di Vicenza che conta tra le sue esperienze il ruolo di docente all’Università di Mantova. Ha calcato palcoscenici in Italia e all’estero, aprendo i concerti di Jack Savoretti, Morgan, Alberto Ferrari dei Verdena. Ha lavorato con Lindsay Kemp, coach di David Bowie, con il quale ha realizzato il videoclip “Time”, pubblicato su La Repubblica. Grazie a questa collaborazione Camilla è stata menzionata nella Biografia ufficiale di David Bowie. Dal 2019 supporta Sea Shepherd per la salvaguardia degli oceani, esibendosi con il suo progetto “The Victory of the Whale”, un concerto-spettacolo di canzoni dedicate alla salvaguardia e alla difesa del mare. A dicembre 2021 l’omonimo brano è stato pubblicato sul canale youtube Sea Shepherd Global superando le 100 mila visualizzazioni. Camilla ha collaborato come

autrice, insieme a Stefano Paviani e Nicola Messedaglia, alla realizzazione della colonna sonora della serie tv Netflix “Diari” sotto la direzione artistica di Filadelfo Castro.

Ha calcato palcoscenici in Italia e all’estero: in Germania collabora come autrice e performer con la band berlinese Fewjar. È attiva anche nel mondo indie-rock con il suo progetto Edwig. Camilla è la protagonista dell’opera pop Turandot Dancing Queen, che ha debuttato nell’autunno 2020 all’Auditorium Verdi di Verona e che è stata nuovamente in scena alla Gran Guardia di Verona il 25 e 26 settembre 2021. Camilla è impegnata da sempre anche nel sociale: oltre a supportare Sea Shepherd dal 2019, è madrina degli atleti Special Olympics Italia per i quali ha scritto l’Ep Together is Better in occasione della loro convocazione ai Mondiali di Abu Dhabi 2018.Dal 2019 supporta Sea Shepherd per la salvaguardia degli oceani.

La cantautrice ha all’attivo diversi lavori: Yattaman (le più belle sigle di cartoni animati giapponesi, con Giulia Ugatti e Franco Tofano, 2013), Juliet (singolo, 2016), Camilla fascinated by Bowie (2016), Together is better – Songs for Special Olympics (EP, 2018), Camilla 4 kidz (impara l’inglese cantando, 2020), Cenerentola 2.0 (singolo, 2021), Donne in electroswing (2021), Life (ep, 2022).

www.corally.it

https://www.facebook.com/seashepherditalia

https://open.spotify.com/album/3UsL43Jfn85ZbAlA3vQAtU

Intervista

Davide

Ciao Camilla. Non conoscevo il tuo nome d’arte di “Corally”. I tuoi nuovi e futuri lavori usciranno dunque con questo nuovo nome? Oppure è, e sarà, solo per distinguere la tua produzione musicale a supporto di Sea Shepherd?

Camilla

Ciao Davide, è un piacere parlare con te del mio nuovo progetto, grazie del tuo tempo. Sì, Corally è il mio nuovo nome d’arte e con il quale pubblicherò i miei nuovi brani dedicati all’importanza di salvaguardare il mare e il nostro pianeta.

Manterrò il mio nome e cognome anagrafico Camilla Fascina come autrice compositrice (scrivo anche brani per altri progetti) e per il mio tributo a David Bowie.

Davide

Da alcuni tuoi lavori, come le musiche per gli Special Olympics di Seattle del ’18, si evince che sei impegnata nel sociale su vari fronti, ma anche nella didattica (“Camilla 4 kidz”). Come ti sei avvicinata ai problemi della fauna ittica e degli ambienti marini e, quindi, a Sea Shepherd, organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 1977 da Paul Watson, già membro di Greenpeace, oggi la più attiva del mondo?

Camilla

Mi sono avvicinata a Sea Shepherd prima tramite i social, e poi grazie ad un evento, Ama Music Festival, durante il quale ho conosciuto da vicino alcuni volontari che mi hanno parlato nel dettaglio della loro attività di azione diretta in mare. A quell’evento cantavo con la mia band dell’epoca, gli Edwig. Fu in quel momento che nacque l’idea di aiutare Sea Shepherd tramite quello che sapevo fare: scrivere e cantare. E fare della mia musica un mezzo attraverso il quale divulgare un messaggio importantissimo che ci riguarda tutti da vicino: l’ossigeno che respiriamo arriva dal mare, la nostra stessa sopravvivenza su questo pianeta dipende dalla salute della fauna marina, pertanto proteggerlo dalla pesca illegale è un’urgenza e una priorità.

Davide

Ci puoi dire di alcuni recenti risultati ottenuti grazie all’attività di Sea Shepherd, e soprattutto di Sea Shepherd Italia nei nostri mari a rischio?

Camilla

Grazie all’azione di Sea Shepherd i risultati sono stati tantissimi negli ultimi anni, a partire da Operazione Siso grazie alla quale sono state rimosse attrezzature di pesca illegale chiamate “muri della morte” che intrappolavano e uccidevano svariate specie marine come capodogli delfini squali tartarughe. Grazie a Operazione Siracusa sono stati fermati bracconieri nell’area marina protetta del Plemmirio. E in primavera 2022 Sea Shepherd, collaborando con la Guardia di Finanza ROAN Toscana, la Capitaneria di Porto Toscana, e il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha monitorato le acque dell’Arcipelago Toscano in cerca di attività di bracconaggio.

Quando è iniziata l’operazione a mare una spaventosa ipotesi si è rivelata essere realtà. Sea Shepherd ha scoperto, grazie alle autorità, un esteso sistema di pesca, illegale perché in periodo vietato della riproduzione, composto da decine di migliaia di trappole per polpi a poca distanza dalla costa.

Sea Shepherd ha quindi rimosso dal mare 7672 trappole e le ha consegnate alla Guardia di Finanza, realizzando il più grande sequestro di trappole per polpi in Italia.

Questo è quello che Sea Shepherd fa: azione diretta per difendere conservare e proteggere gli ecosistemi marini.

La cosa incredibile, non so se chiamarlo una pura casualità o una conseguenza della liberazione dei polpi, fu leggere la notizia “domenica 30 ottobre 2022 – Stromboli – Avvistato esemplare di foca monaca. – Non succedeva da 20 anni. – L’ultima volta era successo nel 2000, a largo di Salina.” Caro Davide, la cosa curiosa è che la foca monaca si ciba di polpi… a prescindere che si tratti di caso o meno: sicuramente il suo ritorno è un segno che sta ad indicare che se proteggiamo il mare, il mare si ripopola. L’obiettivo è evitare l’estinzione di queste preziose specie perché l’estinzione è “per sempre” e non si torna indietro.

Davide

“Sea Shepherd” è ora anche “Sea Shepherd Music”, un’etichetta discografica e un editore musicale a cui gli artisti potranno donare i ricavi derivanti dall’utilizzazione della loro musica per sostenere l’attività di tutela e conservazione dei mari. Sea Shepherd fungerà inoltre da piattaforma di fundraising. Ci puoi dire qualcosa più in dettaglio di questo bel progetto innovativo (nel senso che mi sembra unico nel suo genere) e che coinvolge anche musica e musicisti?

Camilla

Creare Sea Shepherd Music è un’idea che ebbi nel 2019, e che è diventata realtà grazie alla fiducia e al supporto del Presidente di Sea Shepherd Italia, Andrea Morello, che crede fortemente nel potere della musica per divulgare un messaggio, e dell’Avvocata Emanuela Teodora Russo, che ci ha aiutati a rendere questa idea una realtà. Con la nascita dell’etichetta discografica e editore musicale Sea Shepherd Music, gli artisti potranno donare i ricavi derivanti dall’utilizzo della loro musica per sostenere la più importante organizzazione conservazionista del mondo. Con Sea Shepherd Music, gli artisti che vorranno donare royalties e edizioni musicali dei loro brani diventeranno parte attiva, ossia contribuiranno a fare fundraising tramite i diritti musicali donando a Sea Shepherd i proventi he derivano dall’utilizzo delle loro canzoni in radio, tv, e online e dal borderò Siae durante i concerti. Sea Shepherd Music sarà quindi un’etichetta che fungerà da piattaforma di fundraising, dove gli artisti e anche il pubblico che li ascolta potranno sostenere le navi e le campagne in mare. Anche il pubblico può diventare parte attiva, acquistando, diffondendo e condividendo i brani le cui edizioni vanno a Sea Shepherd, o andando ai concerti degli artisti che supportano Sea Shepherd.

Davide

Veniamo al tuo bel brano “Shelley” (https://www.youtube.com/watch?v=30pLA3Gt0r0), di forte impatto emotivo, scritto e usato per il documentario “I guardiani del mare – Sea Shepherd Italia” di Irene Saderini. “Shelley” come il poeta Percy Bysshe Shelley, che naufragò e morì annegato nel nostro mare? Perché proprio “Shelley”?

Camilla

Shelley non è nata come le classiche canzoni strofa e ritornello, è nata da una sensazione che ho provato stando di fronte al mare, come se ne avessi sentito il richiamo. E ho provato a esprimere con la mia voce questo richiamo. Così è nata Shelley: un’esortazione, tradotta in suono, a difendere il mare: “come with us to sail and fight for life”.

Vivo Shelley più che come una canzone, come una call to action personale per farmi da tramite e richiamare anche gli altri ad unirsi con azioni, con attenzioni, con sostegno per difendere il Mare.

Il titolo, che è anche il vocalizzo che canto durante il brano, richiama la parola “shell” conchiglia, definita dagli antichi greci come l’orecchio del mare.

E come hai detto tu, evoca anche uno dei miei poeti preferiti: il grande lirico romantico inglese Percy B. Shelley. Ricordo quando al liceo la Professoressa di inglese ci spiegò la sua poesia Ode to the West Wind e ci disse che descriveva gli effetti del vento impestuoso sulla Natura, interpretabile sia come il momento dell’ ispirazione poetica, sia come il cambiamento radicale portato nel mondo dalla poesia e dalla figura profetica del poeta.

Vorrei che la musica e le canzoni diventassero a tutti gli effetti un mezzo per indurre un cambiamento.

Ti confesso uno dei momenti di mia massima soddisfazione: il 1 ottobre 2022 ho avuto il grande piacere di portare il mio spettacolo “A voice for the voiceless, un canto per il mare” al Ted X di Lerici.

E dopo l’ultima canzone, e dopo aver raccontato che anche i pesci soffrono, sono esseri senzienti come noi, che il polpo ha 3 cuori ed è tra gli esseri più intelligenti su questa terra, che i capodogli hanno lo stesso forte legame e senso di famiglia che abbiamo noi, due signori si avvicinarono e mi dissero: “dopo aver visto il tuo concerto, ci penserò 10 volte prima di mettere un pesce nel mio piatto. Anzi, non mangerò più pesce”.

Nella situazione in cui ci troviamo, ossia di fronte a un Mediterraneo sovrasfruttato e depauperato, ho vissuto questa loro affermazione come una vittoria personale. Una vita in mare salvata!” ho pensato fra me e me. “Magari proprio la vita di un polpo che rimarrà vivo anziché finire nel piatto di quei signori.”

Davide

“Shelley” segue l’uscita del singolo “L’unica risposta” (Sea Shepherd Music, 2022). Stai preparando un album? A che punto ti senti del tuo percorso musicale? Su quali temi e su quali idee stai lavorando oggi e per il prossimo futuro?

Camilla

Shelley è il secondo brano e fa parte di un album che uscirà a breve, il mio obiettivo è parlare non solo di mare, ma anche di rispetto della natura, di amore, di consapevolezza e compassione. E il mio desiderio più grande è portare questo album in quante più città possibili, dal vivo. Con una performance che includa suono e video, teatro e danza.

Davide

Con chi stai suonando e realizzando i tuoi nuovi lavori, a cominciare da “Shelley” e da “L’unica risposta”?

Camilla

I nuovi brani sono il frutto di una sinergia con due autori e compositori di Brescia, Nicola Messedaglia in arte Laguna e Stefano Paviani, autore per Pausini, Elodie e molti altri.

Davide

La musica ha accompagnato il nostro sviluppo evolutivo ed è uno strumento straordinario di connessione o collante sociale e multiculturale da millenni. È quindi in grado di esercitare delle funzioni sociali, le quali ovviamente mutano secondo le epoche. Qual è il ruolo principale che dovrebbe avere la musica nella società odierna dal tuo punto di vista?

Camilla

La musica ha il potere di scuotere le menti, di emozionarle, di inviare un messaggio e di toccare il cuore. E come diceva Dante, alla fine è l’amore che ‘move il sole e l’alte stelle e move tutto in noi.’

Con le mie canzoni vorrei trasmettere non solo il concetto di amore e cura verso la fauna marina, ma anche il concetto di azione, l’azione che fa la differenza.

Davide

Alcuni anni fa apprezzai molto le tue interpretazioni di alcune canzoni di Bowie in “Camilla fascinated by Bowie”. Cosa è stato ed è per te Bowie? Quali altri artisti ami particolarmente, dei quali potresti dire che, senza, non ti saresti avvicinata alla scrittura musicale e al canto?

Camilla

Bowie è stata la mia Musa ispiratrice. Sin dal primo istante ho amato la sua genialità, la sua capacità di trasformarsi ma rimanendo sempre se stesso, proprio come l’acqua. Bowie è stato una guida spirituale e soprattutto un portafortuna, perché grazie al mio progetto di tributo al Duca Bianco, ho conosciuto poi anche Lindsay Kemp, compagno di viaggio e coach di David Bowie.

Altri artisti che mi hanno fatta avvicinare alla scrittura sono stati De André, Mina, Amy Winhouse and the one and only Nina Simone.

Davide

Come ricordi oggi il tuo incontro e il tuo lavoro con Lindsay Kemp, che per altro insegnò la sua arte anche a un’altra immensa artista come Kate Bush.

https://www.youtube.com/watch?v=D7pHuGWFOyA

Camilla

Con Lindsay c’è subito stata intesa, sono stata selezionata da lui personalmente per realizzare uno spettacolo teatrale a Verona e in seguito lui ha deciso di supportare il mio progetto discografico realizzando un videoclip musicale sulla mia versione di “Time”, in cui lui rappresenta il tempo. Per me è stato un abbraccio e un atto di fiducia da parte di Lindsay, una benedizione sul mio percorso.

E quando lavoravo con lui mi sembrava di stare sulle spalle di un gigante sacro.

Davide

“Se gli oceani muoiono, moriremo anche noi” avvertiva Paul Watson, fondatore di Sea Shepherd. E non può esserci musica, né altro, in un pianeta morto. Cosa hanno per te in comune la musica e il mare?

Camilla

La musica e il mare hanno il potere di unire le persone. E la musica, come il mare, dà sempre speranza.

Davide

Cosa seguirà?

Camilla

Seguiranno delle date live, nuove canzoni, nuovi video e nuovi spettacoli. Spero di poterti avere presto a un mio spettacolo, e di conoscerti di persona.

Davide

Anch’io. Grazie e à suivre…

 

1 thought on “Intervista con Camilla Fascina

Commenta

Nel caso ti siano sfuggiti