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Blitzkrieg!

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gioco per 1-2 persone
Autore: Paolo Mori
Editore: PSC Games (www.pscgames.co.uk)

Esistono diversi giochi che permettono di simulare l’intero corso della Seconda Guerra Mondiale, ma sono quasi sempre titoli dalla complessità medio-alta e soprattutto dalla durata importante: una partita a “World in Flames” (uno dei titoli più famosi) può impiegare svariate giornate (e un buon numero di persone). Il sottotitolo di questo gioco è “World War Two in 20 Minutes”, e sottolinea il suo aspetto principale, che è la rapidità di una partita (anche “Blitzkrieg” lo ricorda, ovvero “Guerra lampo”), e da questo fattore si può dedurre anche che le regole siano abbastanza semplici.
Di questo gioco ne esistono diverse versioni, tra le quali una in italiano della Giochix, dal nome completo di “Guerra Lampo – Blitzkrieg!” (e relativo sottotitolo “Gioca tutto il conflitto mondiale in soli 20 minuti!”); quella in scatola quadrata della PSC Games contiene anche l’espansione “Nippon”, oltre ai componenti per poter giocare in solitario, mentre una versione simile è stata pubblicata attraverso una campagna Kickstarter che ha raccolto la modesta cifra di 14.474 sterline (su 732 sostenitori); ma in ogni caso è possibile reperire questo gioco attraverso i normali canali commerciali. Ma vediamo nel dettaglio che cosa troviamo dentro la scatola…
La scatola è di dimensioni medio-piccole (scatola quadrata), e contiene:
-una plancia a doppia faccia (mondo da una parte, USA dall’altra),
-pedine di cartoncino,
-schermi di cartoncino,
-sette cubetti di plastica,
-due sacchetti di stoffa,
-un dato standard a sei facce,
-due regolamenti (in inglese).
I componenti sono di buona qualità, plancia e pedine sono robuste e ben illustrate, gli schermi solidi e i sacchetti ben fatti. Per una volta non c’è il dubbio se imbustare o meno, dato che non ci sono carte in questo gioco. Tutti gli effetti delle pedine sono indicati con simboli, per cui per giocare è sufficiente riuscire a leggere (o conoscere) il regolamento.
La preparazione è molto rapida, i giocatori scelgono se giocare nei panni dell’Asse oppure degli Alleati, prendono le relative pedine (rispettivamente grigie o verdi) e le mettono dentro un sacchetto, dopodiché ne pescano tre e le piazzano dietro il loro schermo. Le pedine della armi speciali (in giallo) vanno mischiate e impilate coperte. La plancia va piazzata al centro del tavolo, con cinque cubetti al centro dei cinque tracciati di battaglia per i cinque teatri di guerra (ovvero Europa occidentale e orientale, Pacifico, Africa/Medio Oriente e Sud-est asiatico), e si può iniziare (il primo turno è dell’Asse).
Nel proprio turno ogni giocatore esegue quattro fasi:
-piazza una pedina sulla plancia (prendendola dallo schermo), in uno dei cinque teatri, nella prima riga disponibile (campagna non ancora completata); notare che le unità di terra vanno piazzate in una casella che abbia il colore marrone, mentre le unità di mare vanno piazzate in una casella che abbia il colore azzurro (gli aerei si possono piazzare ovunque).
-si attiva l’effetto speciale indicato nello spazio appena occupato, tra cui troviamo la produzione (si aggiunge allo schermo una pedina pescata dal sacchetto), la ricerca (si aggiunge al sacchetto una pedina gialla), o un bombardamento (si rimette una pedina avversaria nel sacchetto, prendendola casualmente dal suo schermo).
-si sposta il cubetto sul tracciato di battaglia del valore della pedina appena piazzata (nella direzione della propria nazione). Se si completa una campagna allora si ottengono i punti vittoria indicati sulla riga, oltre ad un bonus se il cubetto ha superato due soglie sul tracciato. Notare che se si arriva ad una estremità del tracciato di battaglia si chiude vittoriosamente un teatro, ottenendo tutti i punti vittoria delle righe non ancora completate, e tutti i vantaggi delle caselle ancora scoperte.
-si pesca una pedina dal sacchetto e la si piazza dietro il proprio schermo.
La partita prosegue alternando i turni dei due giocatori fino a quando non si verifica che:
-l’Asse raggiunge i 25 punti vittoria al termine del proprio turno; gli Alleati possono giocare il loro turno finale, e vince il giocatore con il maggior numero di punti vittoria (in caso di parità nei punti vittoria vincono gli Alleati),
-gli Alleati raggiungono i 25 punti vittoria al termine del proprio turno, evento che fa vincere loro la partita,
-se un giocatore all’inizio del proprio turno non può piazzare una pedina perché le ha esaurite, allora il suo avversario vince la partita.
La variante “Nippon” è ambientata in un futuro distopico, dove l’Asse ha vinto la guerra e ora Germania e Giappone si fronteggiano sul territorio degli Stati Uniti conquistati. In questa versione la differenza importante è che non tutti i teatri sono subito disponibili, ma una volta completato uno dei quattro (composti da una unica campagna) se ne apre uno nuovo (scelto tra quelli collegati da frecce sulla plancia), e questo dà una buona varietà all’andamento delle partite, rispetto al gioco standard. In più le pedine del Giappone sono leggermente differenti da quelle standard (notare che Asse e Alleati hanno la stessa distribuzione di pedine), tra cui la presenza di Godzilla (il che lo fa diventare uno scenario non solo ipotetico, ma anche cinematografico!).
La semplicità delle regole è il punto di forza di questo gioco (e gli schermi contengono un pratico riassunto di tutti gli effetti, per cui sopperiscono molto bene al regolamento), ma provandolo si capisce come non siano semplici le decisioni da prendere, nonostante l’apparente limitatezza dei pezzi e delle opzioni a disposizione, infatti scegliere la pedina e soprattutto la posizione dove piazzarla è sempre determinante per la prosecuzione della partita: a livello strategico bisogna fare delle scelte che dapprima sono determinate dalla pescata iniziale, dopodiché si deve reagire sia alle mosse dell’avversario che alla casualità del sacchetto (che viene aumentata dalle unità speciali che si riescono ad aggiungere), e soprattutto riuscire a vedere quelle combinazioni che possono portare a chiudere al meglio le campagne e i teatri. Certo, bisogna accettare un certo grado di casualità, ed essere pronti a modificare una strategia in base a cosa si estrarrà, ed accettare anche (fortunatamente in casi limite) situazioni che volgono al peggio indipendentemente dalla nostra volontà. C’è anche da dire che la rapidità di una partita fa sì che si possa subito chiedere una rivincita.
Le regole per il gioco in solitario sono state ideate da Dávid Turczi, e si concretizzano in una serie di condizioni che stabiliscono dove l’avversario automatizzato giochi le sue pedine, che vengono pescate dal sacchetto e piazzate in una fila di cinque, in modo che il giocatore possa vedere cosa dovrà fronteggiare; ma sono presenti anche otto pedine speciali che introducono un po’ di variabilità nelle sue mosse (cambiando la priorità nelle scelte che effettua). È possibile regolare il livello di difficoltà, come si conviene ad un solitario per mantenere sempre alto il grado di sfida, e il solitario può essere giocato anche con lo scenario alternativo. In generale il sistema funziona bene, ma considerate che, essendo un titolo che nasce per il gioco a due, dover valutare tutte le possibili situazioni per l’avversario (e quindi consultare spesso il regolamento) può rallentare un po’ il flusso di gioco.
In conclusione, se state cercando un gioco per due persone che metterà alla prova le vostre capacità strategiche e tattiche, nel teatro della più grande guerra mai combattuta, questo è sicuramente un titolo consigliato. Certo, il livello di astrazione non vi permetterà di assaporare la vittoria entrando a Berlino, ma potrete avere la soddisfazione di mandare Godzilla a sgranocchiare Panzer tedeschi sulle spiagge della California.

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