E’ un piacere scoprire un giovane autore che sa apprezzare il più bello e il più nobile dei sentimenti: l’amore, in qualsiasi modo esso venga inteso.
Le sue liriche sono di ragguardevole impatto emotivo e la semplicità schematica della stesura dei versi tende ancor di più a rafforzare una sensazione di intima profonda gioia.
Le parole scorrono come un fiume tranquillo in cui volentieri ci si lascia immergere; eppure traspare sempre un pudore antico nell’aprire questo immenso cuore, perché le emozioni sono prima nostre, conquiste che custodiamo come tesori e che partecipiamo agli altri solo per testimoniare che la vita, nonostante tutto, può essere bella.
Ha ragione Giulio Lucchetta quando scrive nella prefazione ” Presentare un poeta: è forse sgualcire un fiore, frantumare le ali di una farfalla, interrompere l’estremo canto di una cicala.”
E i versi di Moira Di Fabrizio sono lievi come il battito di ali di una farfalla, ma intensi come il sole radioso che in estate splende a mezzogiorno.
L’autore
Moira Di Fabrizio nasce a Chieti nel 1978, dove studia e si diploma presso l’Istituto Magistrale “Isabella Gonzaga”.
Nel 2002 si trasferisce a Bologna per esigenze lavorative, dove opera nel campo delle spedizioni, ed è programmatrice e operatrice computer.
Appassionata di archeologia, in particolare dell’Antico Egitto, come autodidatta, ha un proprio sito sull’argomento.
Si avvicina al mondo della poesia sin da ragazzina trasformando i suoi pensieri e le sue emozioni in parole.