Un unico grande disegno
Titolo: Il destino dell’onda
Autore: Camilla Ugolini Mecca
Casa Editrice: Edizioni Il Falò
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 140
Prezzo: 15,00 €
Quattro storie apparentemente a sé stanti, ma in realtà unite dalla saggezza del destino. Quattro persone con un proprio percorso, accomunate dalla ricerca di sé stessi, dell’amore e da un atteggiamento religioso verso l’Esistenza. “Il destino dell’onda” di Camilla Ugolini Mecca è un’opera di grande spessore emotivo ed umano che descrive perfettamente le vulnerabilità del cuore, spesso causate da ferite del passato. L’imparare ad amare è il tema principale delle quattro vicende narrate che hanno come protagonisti: Helène, Karim, Bianca e Clara. L’opera si articola attraverso salti temporali ed è suddivisa in cinque parti, ognuna delle quali è dedicata ad un personaggio in particolare, fino ad arrivare all’ultima in cui i quattro destini si uniscono in un unico grande disegno. La prima parte è ambientata nel 2008 e si concentra principalmente su Helène, donna affidabile e molto empatica, preoccupata per l’allontanamento improvviso della coinquilina Bianca che, tramite un lapidario biglietto, le mostra la sua intenzione di volersi eclissare per un po’. Non è inconsueto che Bianca si comporti così, è uno spirito libero e questo Helène lo sa bene, però sente che è il caso di indagare. Si rivolge dunque ad un amico di Bianca, Karim, che lavora come cuoco in un ristorante, per avere notizie in merito alla scomparsa dell’amica. Karim però non sembra avere molte informazioni ma questo non impedisce ai due di provare fin da subito una forte sintonia ed una travolgente passione. Helène tuttavia è confusa dall’atteggiamento ambiguo dell’uomo che appare preso da lei, ma al contempo qualcosa lo rende distaccato ed enigmatico. Nella quarta sezione dell’opera si comprenderà il motivo di tale atteggiamento. Dopo un periodo di silenzio Karim, tramite una lettera, suggerisce ad Helène dove pensa possa essere andata Bianca, e la sua intuizione si rivelerà corretta. La seconda sezione del romanzo prevede invece un viaggio a ritroso fino al 1985 in cui il focus è Bianca e il suo incontro con Karim. Fra i due nasce fin da subito una forte sintonia, non come amanti bensì come anime affini, accomunate da un passato non facile e dalla passione per la scrittura. Bianca infatti ama scrivere storie ambientate in atmosfere surreali con Dei ed esseri soprannaturali con cui traduce le sue emozioni, i suoi ricordi e le sue insicurezze. Ha ancora nel cuore il suo grande amore scomparso anni prima, Clara, alla quale l’autrice dedica la terza sezione dell’opera. Donna sensibile e profonda nel periodo precedente all’incontro con Bianca, Clara fa un percorso spirituale nella città turca di Konya, approfondendo i principi del Sufismo. Quattro vite che, per volere del destino, si fondono in un unico epilogo come parti diverse di uno stesso disegno.
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