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Una Pronuncia – Rosella Scarabelli

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Letto oggi 11/06/2006 in Ceglie Messapica (BR)

 

Silloge-poemetto scritto in versi capitolati, narra il sentire intorno ad un personaggio storico-pittorico – tale Ilaria Del Carretto – visto non attraverso l’opera d’ella raffigurazione, ma attraverso la sviata sua storicizzazione ed, attualizzandola, crea un toponimo femminile che lotta per uscire e rientrare, a tempo debito, come vampiro nella sua tomba.

 

Ilaria Dazzi così avrà ad opinionare: Che la Morte, non solo come evento ma anche come risoluzione, sia sustanzializzata nella pietra o nella carne poco importa: ciò che conta è che il suo arrivo è una risposta al tempo, a ciò che il tempo toglie e logora. Forse, perfino a quel che il tempo chiede[1].

Oltre, nel suo commento, sempre la Dazzi chioserà, volendo proporre l’intuizione del particolare che cela il personale e che, enfin, s’innalzi ad una certa qual (e-non-altra) universalità del soggetto trattato.

 

In versi:

bisogna dirlo a noi attorno// che la tua figura è intransitiva/ capitale, senza ritorno? / Credemmo/ guardandoti che la sostanza del sogno/ è sostanza del mondo? Cosa ti costringe/ adesso ad essere? (pag. 2)

Una lenta contemporaneità, quindi, s’insinua in un trapassato che lento sfuma nella concezione enigmatica d’ogni esistenza umana, qui – dato il soggetto donna – capace di uscire molle dalla dura pietra, nostalgica nella nemesi con altra creatura dello stesso genere.

 

L’autrice dilapida amorevolmente il retaggio di un ricordo frammentario e cadenza versi adatti alla velatura, cosicché  la sua pronuncia sappia di ieri ed oggi, di dimenticanza ed inquisizione, fino alla rarefazione ed al finale disfacimento memoriale; chiuso in epistola quasi d’amore:

è una schermaglia// ma là dove ti ho visto nel mio dicembre di bambina/ ci contornava tu ed io/ l’ombra, qualcosa di simile alla vita. (ult. pag.)

 

 

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE[2].

Rosella Scarabelli, poetessa italiana.

 

Rosella Scarabelli “Una pronuncia”, Edizione fuori commercio in 100 esemplari numerati, pm* tipografo di poesia. Ilaria Dazzi ha omaggiato la recensora ed Elisabetta Blasi della copia n. 18.


[1] Da uno scritto a commento delle due opere qui recensite. Ad Ilaria Dazzi ambedue dedicate.

[2] Righe a cura di Elisabetta Blasi

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