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Horror Underground – volume 1

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Se Internet è stato sicuramente il ponte assoluto per volenterosi autori non professionisti di narrativa e posia per farsi conoscere al di là delle potenzialità (comunque interessanti) di ciclostili e fotocopiatrici – forse non tutti sanno che questo mezzo è territorio anche di altri creativi che, soprattutto ora, con la maggiore diffusione della banda larga, riescono ad utilizzare la rete come primo terreno di confronto con chi condivide la loro stessa passione.
No, non sto parlando di musicisti (anche loro molto attivi sulla rete – ma, per mia ridotta esperienza personale, di solito meno coinvolti in confronti o dialettica) ma di cineasti. O, nello specifico, di autori di film o di cortometraggi.

Tanti sono infatti i luoghi virtuali di confronto (o, a volte, di scontro) per questo settore – e questi siti personali, forum o blog mostrano spesso come il termine amatoriale non sia necessariamente sinonimo di “scarso”. Parecchie sono le produzioni che mostrano idee, capacità e tecnica e che, se si accetta il passaggio mentale di NON stare guardando un prodotto di Hollywood, sanno fornire a chi guarda un esperienza “diversa” ma molto coinvolgente.

Tra i sottosettori “complessi” (nel senso di complicati da realizzare – per vari motivi – tra cui gli la necessità in molti casi di effetti speciali) in cui c’è molto fermento realizzativo vale sicuramente citare quello Horror – dove, tra le tante cose “carine” si trovano a volte dei piccoli capolavori. I richiami in questi filmati sono molti – e spesso può capitare che, per i nuovi mezzi tecnici, e per il raffinarsi di tematiche in questo ambiente culturale, ci si imbatta in realizzazioni che, fatte le dovute proporzioni, non siano poi così inferiori dei primi lavori dei registi (diventati poi di culto) a cui si ispirano.

E qui è entrato in gioco FilmHorror (www.filmhorror.com) – sito-casadiproduzione-store che da anni sta dando spazio ai registi underground più promettenti – fornendo spazi e promuovendo attività – che di recente ha deciso di realizzare un DVD con il meglio dei cortometraggi girati nel periodo: Horror Underground: Vol 1.

I registi coinvolti in questo primo volume (in vendita al prezzo di lancio di 12,5 euro) sono sicuramente noti da chi frequenta questo ambiente: Piero Cannata, Paolo del Fiol, Alex Visani (deus ex machina del recente The Reign of Horror Short Movie Forum Award), Vincenzo Cervoni, Marco Ristori e Maurizio Gambini. E le opere che ci propongono sono praticamente tutte vincitrici o segnalate in festival nazionali o internazionali.

Un compendio veramente interessante per chi vuole avvicinarsi al mondo delle produzioni horror amatoriali in cui trovano spazio mostri, killer e turbamenti psicologici, conditi con urla strazianti, corpi maciullati, inseguimenti al cardiopalma e scene da incubo. Affascinante – tra l’altro – vedere riproposte certe inquadrature, o certe scene, e scoprire quanto la loro forza espressiva sia elevata anche in un quadro meno articolato di quello in cui le abbiamo sperimentate la prima volta. Oppure trovare una trama particolarmente moderna o originale – tratta da un racconto che si basa su schemi non canonici dell’horror cinematografico da block-buster.

Al di là del gradimento personale che è possibile avere per questo o quel filmato, qui pochi (o nulli) sono i gap – le storie hanno spessore e/o richiami all’immaginario tradizionale – gli attori (come del resto i registi) hanno esperienza e capacità – e gli aspetti tecnici (fotografia, audio, montaggio) non sono esattamente improvvisati. Qui troverete brividi – senza alcun dubbio. E se farete il confronto con realizzazioni professionali, vedrete che neppure il make-up, a volte, sarà l’elemento debole del tutto.

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