KULT Underground

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Intervista con Baobab Romeo

6 min read
 
HUM
Da Seahorse Recordings dist. Audioglobe
in vinile, CD & digitale
 
“Hum” è un album scritto e suonato da Baobab Romeo e prodotto da Baobab Romeo ed Emanuele Battisti. Il tema principale di “Hum” è il viaggio. Il viaggio inteso come spostamento non solo fisico, ma soprattutto come avanzamento interiore. Questo percorso che ha coinvolto i tre membri dei Baobab Romeo ha generato un suono figlio di tre coscienze in metamorfosi. I palpiti ritmici elettronici sublimati dal basso elettrico dipingono gli elementi essenziali del paesaggio, dando alla voce lo spazio per poter arricchire il suono di tutte le sfumature necessarie a completare i luoghi di questo viaggio.
 
Registrato, mixato e masterizzato da Emanuele Battisti al Baffo Music Studio di Lille (Francia). Artwork di Isabella Bersellini.
 
Formazione:
Mattia Bresciani: voce, batteria elettronica, synth
Sebastiano Confetta: chitarra, elettronica, synth
Davide Bianchera: basso, synth
 
Baobab Romeo, in attività dal 2013, sono il risultato dell’unione artistica di Davide Bianchera e Mattia Bresciani provenienti dai .Geisha. e di Sebastiano Confetta, ex Holiday in Arabia.
Nel 2015 realizzano il loro primo EP autoprodotto e per un anno suonano in vari locali del nord Italia al fianco di artisti come Rival Consoles, Gigi Masin, Tempelhof e Red Worm Farms.
Dal 2017 collaborano con Iuvenis Danza (una compagnia di danza contemporanea) attraverso performance; fiore all’occhiello di questa collaborazione è stata la partecipazione all’Idaco Festival di New York.
I live sono caratterizzati da visuals suggestivi che donano personalità al progetto.
 
Videoclip: Baobab + Iuvenis Danza – Rubicon 11302
 
Intervista
 
Davide
Ciao. Perché il Baobab, l’albero con le radici al cielo, e quindi Romeo? 
 
Baobab Romeo
Romeo è semplicemente il nome del nonno di Mattia, ed è scomparso da pochi anni, ma per una vita ci ha “sopportato” sentendo le nostre prove (la nostra sala prove si trova proprio sopra a casa sua) fin da quando eravamo ragazzini e ci avvicinavamo pian piano alla musica; ci sembrava il minimo omaggiarlo con questa citazione.
Baobab invece è una parola che suona bene, un albero che dà il senso di sicurezza e di resistenza in condizioni estreme; ci piaceva l’idea di associare queste 2 parole e creare una certa curiosità in chi le avrebbe sentite.
 
Davide
“Hum”, ronzio, mormorio, brusio… Perché questo titolo al vostro lavoro?
 
Baobab Romeo
Si, sta proprio ad indicare il brusio, il mormorio, ciò di cui non ci accorgiamo o a cui non facciamo caso nella vita di ogni giorno; allo stesso modo pensiamo che l’arte, la musica nel nostro caso, possa lasciare “segni” duraturi in chi la ascolta, più che altro a livello inconscio. Spesso pensiamo che il guardare un quadro, un film, assistere ad una performance, ci emozioni solo nel momento in cui ci troviamo di fronte all’opera, ma trascuriamo poi tutto il “bagaglio” che ci è stato offerto e che porteremo sempre con noi dopo aver sentito quelle vibrazioni.
 
Davide
Sono presenti almeno un paio di ospiti. Ce li presentate?
 
Baobab Romeo
Per Ring avevamo bisogno di una voce profonda e calorosa, quindi abbiamo invitato un cantautore mantovano, Manuel Malò, sulla scena musicale da parecchio tempo, con il quale Mattia collabora da qualche anno. Mentre per il finale di Vulcano abbiamo pensato alla voce femminile di Adele Ravelli, una giovane cantante di Mantova. Adele perché questo pezzo necessitava di una voce leggera e dai toni più sognanti. 
 
Davide
Per il filosofo Walter Kaufmann le parole significano il rifiuto dell’uomo di accettare il mondo così com’è. Cos’è per voi scrivere e cantare parole in musica, di cosa parlano i testi di “Hum”?

Baobab Romeo
Il tema dell’album è il viaggio. Per alcune canzoni è stato proprio un viaggio fisico che  ha portato Mattia (il cantante) a raccontare sensazioni percepite in Islanda, Giappone, Inghilterra, Romania, Tenerife, Irlanda.
Per Beautiful colours e per Ring il “viaggio” è stato diverso: Mattia aveva l’esigenza di scrivere canzoni di speranza, molto personali, che hanno segnato momenti spiacevoli della sua vita e non solo. 

Davide
Come descrivereste il vostro immaginario elettronico, il suo orizzonte estetico, sia emotivo o  suggestivo, sia razionale o progettuale? 

Baobab Romeo
Il nostro immaginario elettronico deriva da reminiscenze infantili in cui i suoni elettronici erano le perfette colonne sonore di scenari fantascientifici che spesso rappresentavano un futuro grottesco che non si è mai avverato. Questo retaggio retrofoturista ha ispirato fortemente la nostra passione per la musica elettronica e soprattutto verso gli strumenti elettronici.
Tuttavia la nostra musica non è pervasa dalla nostalgia.Riteniamo che sia necessario tentare una continua ricerca sonora che sappia sfruttare al massimo la tecnologia disponibile oggi per non incappare nei cliché che spesso banalizzano la musica elettronica.
 
Davide
“11302 Rubicon”, nome di un asteroide della fascia principale, è una delle tracce di questo lavoro ed  è anche un video realizzato in collaborazione con due danzatrici della compagnia  “Iuvenis Danza”. Che tipo di approccio avete lavorando in sinergia con le altre forme d’espressione artistica, cos’è  per voi la sinergia delle arti?
 
Baobab Romeo
Abbiamo sempre pensato ai Baobab Romeo come ad un progetto che parte dalla musica, ma che non si deve dare limiti, spingendosi sempre oltre e cercando di avvicinarsi sempre a territori inesplorati.
Da sempre abbiamo accostato ai live dei visuals (creati da Davide,il bassista), questo per far in modo che l’ascoltatore durante i nostri show si lasciasse trasportare totalmente all’interno del nostro”mondo”.
Succesivamente abbiamo incontrato Iuvenis Danza, una compagnia di danza contemporanea che come noi ama sperimentare; abbiamo quindi creato insieme a loro performances e un videoclip, l’energia che si è creata collaborando con loro è stata davvero particolare e ha dato stimoli nuovi ad entrambi.
Pensiamo quindi che chiunque faccia arte non debba chiudersi nel proprio “laboratorio”, ma debba cercare di trovare un dialogo, tutto questo è utile per dare/avere nuovi stimoli ed arrivare a risultati anche inaspettati.
 
Davide
Cosa rappresenta simbolicamente il disegno in copertina?
 
Baobab Romeo
La copertina è stata creata da Isabella Bersellini, un’illustratrice di Parma; le abbiamo lasciato totale libertà nella scelta del soggetto e nell’uso dei colori; Isabella dopo aver visto il nostro videoclip Rubicon 11302 si è lasciata trasportare dalle immagini e ha creato questa copertina fatta di vari strati di colore, vari stili e varie tecniche,rappresenta perfettamente il nostro album, molto eterogeneo,ma con uno stile ed atmosfere che possono essere ben riconoscibili e che trovano dopo alcuni ascolti una loro omogeneità.
 
Davide
Qual è lo scopo della musica secondo “Babobab Romeo”, qual è la sua importanza oggi guardando verso il futuro?
 
Baobab Romeo
Abbiamo sempre pensato che la musica, come le altre arti, possa essere un modo per lasciarsi andare, dimenticare per un’attimo tutto ciò che ci circonda e quindi sognare un pò di più.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Baobab Romeo
Ci piace vivere giorno per giorno, quindi non ci mettiamo a tavolino pensando agli obiettivi futuri, sicuramente creeremo ancora molta musica, altri album, e collaboreremo ancora con Iuvenis Danza (è già in cantiere un’altra performance e un altro videoclip), speriamo inoltre che arrivino altre collaborazioni e quindi stimoli nuovi.
 
Davide
Grazie e à suivre…
 
BAOBAB ROMEO
GRAZIE A VOI!!

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