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Miracolo a Piombino – Gordiano Lupi

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Storia di Marco e di un gabbiano
con fotografie di Riccardo Marchionni
Historica (Cesena, 2015)
pag. 146, euro 12.00
 
In maniera del tutto insolita, diremo per prima cosa che “Miracolo a Piombino” di Gordiano Lupi, dal refrain a mo’ di sottotitolo “Storia di Marco e di un gabbiano”, edito dalla sempre più interessante nonché indipendente ancora casa editrice Historica, è stato presentato da Simonetta Bartolini e Marcello Rotili al Premio Strega; ciò premesso, e ricordato anche che Lupi non è nuovo tentativo, visto che nel 2004 aveva partecipato allo Strega con “Calcio e acciaio. Dimenticare Piombino”, possiamo davvero parlare, in questo caso certo di “apologo sull’adolescenza, romanzo di formazione condotto sul doppio binario della crescita di un ragazzo e della scoperta del mondo da parte di un gabbiano”. Fra rimandi vari. Da Baudelaire al nostro cinema d’autore (De Sica, padre ovviamente). In effetti, quando l’adolescenza è solitudine si pensa spesso alla fuga. Dove i dolori, quindi, del gabbiano somigliano grandemente all’inquietudine di Marco.
 
Gordiano Lupi nel 1999 ha fondato, insieme a Maurizio Maggioni e Andrea Panerini, la casa editrice Il Foglio Letterario. Esperto di cultura cubana, nel 2000 ha cominciato a tradurre i romanzi di Alejandro Torreguitart Ruiz, successivamente nel 2009 ha cominciato a tradurre il blog di Yoani Sánchez, alcune opere di Félix Luís Viera (La patria è un’arancia), José Martì (Le fiabe de L’età d’oro, alcune poesie), Heberto Padilla (Fuori dal gioco), Virgilio Piñera (racconti da Cuentos completos e le poesie de Il peso di un’isola), Guillermo Cabrera Infante (La ninfa incostante). La sua attività giornalistica vede collaborazioni con le testate La Stampa, Futuro Europa e il Corriere Nazionale. L’altra sua attività è nel campo del cinema italiano. Ha scritto opere divulgative dedicate a personaggi come Federico Fellini, Joe d’Amato, Lucio Fulci, Ruggero Deodato, Tinto Brass, Enzo G. Castellari, così come divi e dive quali Gloria Guida ed Edwige Fenech ma anche Tomas Miliam Dai suoi racconti Cappuccetto Rosso, Il prete e Gli scacchi della vita, il regista pugliese Stefano Simone ha tratto i lungometraggi Cappuccetto Rosso, Unfacebook e Gli scacchi della vita. Ha pubblicato oltre diverse decine d’opere letterarie. Dalla narrativa (7) alla saggistica.

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