È uscito “ELETTROSCOPIA” (Cosecomuni/Zimbalam), il disco d’esordio della band torinese FASE39. Dieci brani legati tra di loro, in cui prevalgono i sentimenti ma non mancano stralci di vita e conflitti interiori in chiave metaforica.
È attualmente in rotazione radiofonica “TORINO MAGICA”, il primo singolo estratto dall’album che la band descrive così: “Un omaggio alla città che ha dato i natali a tutti noi. Una lode a una realtà troppe volte legata visivamente al grigiore delle fabbriche che la dominano”.
È attualmente in rotazione radiofonica “TORINO MAGICA”, il primo singolo estratto dall’album che la band descrive così: “Un omaggio alla città che ha dato i natali a tutti noi. Una lode a una realtà troppe volte legata visivamente al grigiore delle fabbriche che la dominano”.
TRACKLIST:
1 – “Equilibrio dell’anima” // 2 – “Lode agli amanti” // 3 – “Elettroscopia” // 4 – “Il mondo a metà” // 5 – “Torino magica” // 6 – “La risposta che vorrai” // 7 – “Big Man” // 8 – “L’autore sei tu” // 9 – “Abisso tra noi” // 10 – “Apocalittica”.
BIOGRAFIA
I Fase39 sono un gruppo emergente della nuova scena Pop Rock Elettronica piemontese, formatosi a Torino nel 2014. Nello stesso periodo cominciano le registrazioni del loro primo disco dal titolo “Elettroscopia”, prodotto da Alessandro Sgreccia e da Federico Coderoni presso Cosecomuni, lo studio di registrazione dei Velvet. Nei temi trattati nei loro brani prevalgono i sentimenti ma non mancano stralci di vita e conflitti interiori in chiave metaforica, il tutto con un’assoluta continuità tra i vari pezzi. Molte le collaborazioni e le contaminazioni con varie forme d’arte, non è solo musica quello che propongono: non mancano, infatti, performance artistiche, sculture e attori. La band non impressiona solo per l’ottima musica ma anche per la resa scenica. La ricerca musicale e la padronanza del palco li portano a impostare i loro concerti come grandi e spettacolari “Dj Set”, suonati con strumenti musicali dalle linee melodiche tipicamente italiane, facendo vivere il concerto come un’occasione unica e sempre nuova. Il loro disco d’esordio “Elettroscopia” è uscito a settembre 2015 e a pochi giorni dall’uscita viene lanciato nelle radio italiane “Torino Magica”, primo singolo estratto. La band collabora inoltre con vari giovani gruppi Spagnoli supportandoli nella scrittura di brani. Dopo aver vinto svariati concorsi e contest musicali i Fase39 sono attualmente impegnati con il loro “Elettroscopia Tour”, sempre con il desiderio di condividere con il pubblico la loro più grande passione.
Intervista
Davide
Ciao Fase 39. Cominciamo da qui: nomina sunt omina, i nomi sono destino, un presagio. Dunque perché Fase 39?
Fase 39
Ciao Davide, la parola “Fase” è dovuta alle tematiche trattate principalmente nei nostri testi ovvero le fasi della vita, “39” era il numero civico della nostra prima sala.
Davide
Siete insieme dal 2014 come “Fase 39”, quindi un tempo piuttosto breve. Come vi siete incontrati, da quali precedenti esperienze provenite e com’è nato il vostro progetto, con quali obiettivi?
Fase 39
L’obbiettivo era, ed è ancora, quello di ricreare le atmosfere degli anni 90, la nostra adolescenza, ma con suoni nuovi e moderni. Riguardo le esperienze passate siamo molto eterogenei, la sezione ritmica è stata ereditata da una precedente formazione della band di Finardi. Il resto della band arriva da altre piccole realtà torinesi. Quello che abbiamo in comune e che crea il nostro sodalizio musicale è il fatto di esserci avvicinati alla musica tutti negli anni 90 assieme a tutto quello che ci gira attorno, locali, discoteche e così via.
Davide
L’elettroscopio, inventato nel ‘700 da Tiberio Cavallo e messo a punto da Alessandro Volta, è uno strumento che permette di stabilire se un corpo è carico elettricamente; insomma, un rivelatore di carica. Perché “Elettroscopia”?
Fase 39
Elettroscopia è un concept album, il tema è quello, appunto, delle fasi della vita che partono dall’adolescenza fino all’età adulta, e che ognuno di noi sta affrontando in modo diverso. Per trasmettere certe atmosfere e sensazioni abbiamo dovuto analizzare la nostra energia intrinseca. Abbiamo dovuto guardarci dentro, insomma.
Davide
In che modo avviene la vostra contaminazione con altre forme d’arte e quale significato vi attribuite?
Fase 39
Ogni nostro live è un’occasione per rimetterci in gioco. Facciamo uso di scenografie, costumi e luci, cerchiamo di non lasciare attimi “senza musica”. Tutto questo per creare la giusta atmosfera e permettere a chi ci ascolta e guarda di immedesimarsi meglio nelle nostre canzoni.
Davide
Quali tematiche privilegiate nei vostri testi?
Fase 39
I testi sono ispirati alle nostre esperienze di vita, le emozioni per noi sono molto importanti.
Davide
Arrigo Levi ha scritto: Torino ha un’anima complessa. Torino città operaia. Torino città della Fiat. Torino con la tradizione di città capitale. Torino città italiana, anzi romana, ma anche città alpina, che guarda alla Francia e all’Europa. Torino di Gobetti, di Einaudi, di Bobbio, di Gramsci e dell’«Ordine nuovo», Torino comunista e Torino liberale. Torino col suo carattere, la sua sobrietà, la sua serietà, che non si apre e non si dà tanto facilmente, ma che ti accetta quando si convince che impersoni i suoi stessi valori: l’impegno nel lavoro, una forte cultura civica, un senso del dovere che ti compete, per la parte che hai nella vita della città. Qual è la vostra Torino?
Fase 39
Torino è un po’ come nostra madre, quella che ci ha accolto quando siamo nati, che ci fa divertire quando siamo tristi, che ci dà cultura quando ne chiediamo. Potremmo andare avanti all’infinito menzionando tutto quello che rappresenta per noi!
Davide
Che tipo di rapporto si è instaurato con CoseComuni/Zimbalam e i Velvet, quale modo di lavoro?
Fase39
Alessandro Sgreccia e Federico Coderoni dei Velvet sono stati fondamentali nella realizzazione di questo disco. I brani nella demo suonavano decisamente in maniera diversa, l’elettronica era molto presente in maniera massiccia. Loro hanno tessuto i vestiti musicali più adatti ai testi del nostro album, mantenendo l’elettronica delle demo ed inserendo momenti più intimi facendoci trovare quella parte più dolce del nostro scrivere che non pensavamo di avere.
Davide
Friedrich Nietzsche, che amava frequentare i caffè e i ristoranti nei pressi della Mole Antonelliana, paragonata a Zarathustra e all’Ecce Homo (a proposito di Torino Magica), per goderne quelli che lui diceva essere i suoi “benefici influssi”, scrisse: liberarsi di tutti i vincoli umani, sociali, morali, finché possiamo danzare e cantare come i bambini. Cosa sono per voi la musica e il canto?
Fase 39
Per noi la musica è amore, ricerca, dolore e coraggio. È la cosa che ci rende realmente vivi.
Davide
Coma sta andando l’Elettroscopia Tour e cosa seguirà?
Fase 39
Alla grande, le vendite sul web sono decisamente superiori a quanto ci aspettavamo e le date fuori Torino aumentano. Noi siamo contentissimi e speriamo di pubblicare un nuovo EP prima dell’estate 2016.
Davide
Grazie e à suivre…
Fase 39
Grazie a te per la piacevole chiacchierata.