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I libri del Pisa Book Festival

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Tra Cuba e l’horror passando per l’Ucraina
 
Finisce il Pisa Book Festival e me ne torno a casa con una valigia piena di libri, senza contare le vendite soddisfacenti e il piccolo successo della mia casa editrice (Il Foglio letterario – www.ilfoglioletterario.it). Le fiere sono l’occasione per rivedere vecchi amici, scrittori con i quali abbiamo iniziato un percorso, per poi magari lasciarsi, editori che condividono progetti simili ma persino diametralmente opposti.
 
 
Roberto Massari è uno di questi, da sempre si occupa di Cuba, il suo ultimo prodotto è Gino Doné – L’italiano del Granma (euro 10 – pag. 160), scritto da Katia Sassoni, un testo importante, dedicato al solo italiano che ha partecipato alla Rivoluzione Cubana, un evento imprescindibile della storia del Ventesimo Secolo, comunque la si voglia giudicare. Gino Doné è una scoperta di Gianfranco Ginestri – detto Gin –  un giornalista appassionato di cose cubane con il quale non sempre mi sono trovato in sintonia, ma non in questo caso, visto che ha compiuto un’opera più che meritoria. A proposito di Cuba, Greco&Greco, pubblica nella bella collana diretta da Domenico Vecchioni una poco convincente biografia di Fidel Castro, intitolata L’abbraccio letale (euro 14 – pag. 330). Il libro piacerà a un pubblico di estrema destra, a coloro che fanno confluire nel personaggio Castro tutto il male possibile, perché Carlos Carralero – esule cubano con il dente comprensibilmente avvelenato – dipinge il caudillo centramericano come una sorta di Pol Pot. Le esagerazioni non portano vantaggi alla causa condivisibile della democratizzazione cubana, oltre al fatto che la traduzione di Maria Francesca Monti è così incerta da rendere il libro poco leggibile.
 
 
Massimiliano Di Pasquale, invece, è uno studioso appassionato di paesi dell’Est Europa che pubblica Ucraina – Terra di confine (euro 15 – pag. 250) con Il Sirente Edizioni. Interessante, ma solo per specialisti e per chi già conosce bene la materia. Patricia Mazy, una belga – elbana con ambizioni editoriali, scrive una bella favola con protagonista un cane: Mirabelle, cane marinaio (Lantana, euro 13,50 – pag. 130), che appassionerà gli amanti del nostro amico più fidato.
 
 
Termino con una mia vecchia passione: l’horror. Stefano Fantelli, un giovane scrittore che può vantare diverse pubblicazioni – e in questo caso anche una prefazione scritta da Danilo Arona -, pubblica Strane ferite (Cut-up, euro 15 – pag. 200) e scrive la sceneggiatura di una serie a fumetti molto splatter (anzi, cannibale!) intitolata The Cannibal family (Euro 3 il numero zero, edito dalla teramana Inkiostro). Mi dicono che Fantelli è tra gli autori anche della rediviva rivista Splatter, ideata molti anni fa da Paolo Di Orazio, in uscita antologica per Rizzoli -Lizard, ma anche in tutte le fumetterie con episodi inediti. Solo per appassionati di cose estreme, non per stomaci delicati e per palati sopraffini, Fantelli scrive horror duro, non letteratura da fiction televisiva, e non ha paura di chiamare le cose con il loro nome, anche se ormai lo sappiamo che vendere romanzi horror agli italiani è come fare il piazzista di gelati al polo.

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