Trascendenza ma anche carnalità di un mezzodì dell’anima
Quella che Enrico Pietrangeli porta a compimento è la sua terza silloge poetica composta nell’arco di oltre un decennio. Edita dalla CLEUP di Padova, sarà a breve disponibile in distruzione. Tematica portante della raccolta è quella amorosa dove, a dire il vero, non prevalgono solo toni spirituali ma compaiono anche riferimenti più strettamente carnali, seppure mai disgiunti tra loro. A tratti vengono persino sovrapposti ricorrendo al mito, come quello di Eros e Psiche, dando spessore alla valenza della condivisione del dolore nella compassione più autentica, che passa anche attraverso un’ “onanistica deportazione“ “extrauterina”. Qualcosa che lungi dall’essere peccato o perversione poiché “condivisa gravando / un cancro in asportazione” evolvendo in una guarigione complessiva, che contempla anima e corpo. La struttura del libro si suddivide in dodici sezione tematiche che, nella parte conclusiva, comprendono anche alcune prose e, come appendice, un resoconto di CicloInVersoRoMagna 2011, manifestazione condotta per il secondo anno consecutivo dall’autore a fianco di Gloria Scarperia insieme ad altri alternatisi. Un ciclo che ritorna, scandito in versi: “Con ciclo inverso e diverso, / altra ruota girerà sul verso,/ l’incompiuto giro d’una pausa / in attesa di un moto perfetto” esordisce il prologo, altrove si scandisce che “epica è l’anima, eroe colui / che la percorre concludendo / un ciclo” per concludere con l’epilogo affermando che “compiuto è un ciclo e attendo, / di virtù nel senno, altri frutti”. Diversi sono comunque gli elementi e gli argomenti che si alternano, a tratti sovrapponendosi, nel corso della lettura. L’oscurità evocatrice e rivelatrice, con il suo sollecitare l’inconscio onirico nell’incombenza della notte, riporta a un “mondo lontano” e il suo “il giardino proibito” che “sfuma svanendo / sagoma di reviviscenza”. Un sogno che, “lentamente, prende lo sguardo / di un teschio, l’ultimo a svanire / dalla tomba segnando, secoli / prima dell’avvento della polvere, / l’imperversante giorno: / la mancata unione sgomenta / il risveglio generando attesa”. Notti che, altrimenti, scorrono “insonni, / modellando dolore / come se fosse creta”, dove “non bastano cuscini / e camomille” poiché, come dichiara il poeta, “mi manchi / e scrivo rideste poesie”. Notti che scorrono, parallelamente, invocando il “Signore”, giacché, quel che l’innamorato vi riconosce “è l’ornato giardino perduto”, notti che s’estinguono “poco prima che fu luce, / librando in una preghiera”, con “coraggio che non desiste”. Un libro, dunque, che, tra le altre, si alimenta anche di una forte componente spirituale finanche ponendo in rilievo tematiche sociali. Poesie che vogliono, a tutti gli effetti, essere un piccolo tassello finalizzato verso un mondo migliore di quanto, ormai, in tanti stentano a crederlo. Ma, probabilmente, il compito del poeta corrisponde anche a tutto questo nell’ottica delle sue peculiarità visionarie e premonitrici che, in un più generale attuale contesto, non possono che ridestare speranze e un indispensabile ottimismo.
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Scheda Libro:
Titolo: Mezzogiorno dell’animo
Autore: Enrico Pietrangeli
Genere: Poesia
Editore: CLEUP – novembre 2011
ISBN: 978 88 6129 775 3
Pagg. 100 – Euro 12,00
Estratto dal libro:
Incompleti ideali
Nella mia vita incompleti
ideali dal primo giorno
incontrati amando, svuotato
per poi attiguo ritrovarmi
all’età che sporge la scure,
ficcato nell’eremo dell’animo
coltivando sterile disincanto.
Disillusa certezza infranta
da Goccia su lorica estesa.
Penetra la freccia pigiando,
pende sul costato conficcata,
di San Sebastiano squarcia
l’icona, la via compenetrata.
[tratto da Mezzogiorno dell’animo – diritti depositati – CLEUP – Enrico Pietrangeli – 2011]
Nota biografica:
Enrico Pietrangeli, autore della raccolta di poesie Di amore, di morte, pubblicata in versione cartacea (Teseo editore – 2000) e in elettronica (Kult Virtual Press – 2002), collabora con giornali e riviste da diversi anni ed è giornalista pubblicista. Presente sulla scena romana della poesia sin dagli anni Ottanta, ha curato anche rassegne e spettacoli come Poesia da Bruciare, Sicilia Poetry Bike, CicloPoEtica 2010, Nettuno Fiera di Poesia 2010 e CicloInVersoRoMagna 2011. Attraverso la traduzione poetica, si è dedicato all'opera di alcuni autori poco conosciuti. Ha ripubblicato il suo romanzo d’esordio In un tempo andato con biglietto di ritorno (Proposte Editoriali – 2005) con una seconda edizione in elettronica (Kult Virtual Press – 2007) e un’ulteriore silloge poetica dal titolo Ad Istanbul, tra pubbliche intimità (Il Foglio – 2007).