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Blokus

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Blokus

gioco per 1-4 persone

Autore: Bernard Tavitian

Editore: Euro World (www.euroworldspain.com)

Chi non si ricorda del Tetris? Dall’inizio degli anni novanta ha imperversato sugli schermi dei computer di tutto il mondo, tanto geniale per semplicità quanto nocivo per coinvolgimento. Guardando questo “Blokus” viene facile chiamarlo “Il gioco del Tetris”, a causa della similitudini dei pezzi utilizzati.

Cosa troviamo aprendo la scatola? Una bella plancia di plastica grigia, con una griglia di scanalature in rilievo per tenere ben fermi i pezzi una volta posati e quattro set, formati ognuno da ventun pezzi in plastica trasparente di colore rosso, giallo, verde e blu; in più ci sono le istruzioni in quattro lingue differenti (e sì, c’è anche l’italiano). Qui non abbiamo il legno che è quasi onnipresente nei giochi di produzione tedesca, ma il risultato estetico è ugualmente apprezzabile, e sono la forma ed i colori psichedelici dei pezzi che fanno subito venire in mente il Tetris.

Le istruzioni sono estremamente semplici, ovvero un foglio A4 per ogni lingua (foglio che contiene anche delle illustrazioni), in cui viene spiegato che ogni giocatore, al proprio turno, deve posare un pezzo sulla griglia seguendo questi vincoli:

– i pezzi dello stesso colore si possono toccare solo con gli spigoli, mai sui lati.

– ogni pezzo va posato in modo da toccare un pezzo dello stesso colore posato precedentemente,

Tutto qui: si parte con il primo pezzo che deve necessariamente occupare uno degli angoli della griglia, quando un giocatore non riesce più a posare un pezzo esce dal gioco, segnando tanti punti negativi quanti sono i quadrati che compongono i pezzi che non è riuscito ad utilizzare, in più c’è un bonus di 15 punti se si riescono a posare tutti i pezzi e un ulteriore bonus di 20 punti se l’ultimo pezzo posato è stato il quadrato singolo.

All’inizio è semplice posare i pezzi, ma via via che la plancia si riempie diventa sempre più difficile posizionare i propri pezzi, e si devono sfruttare i varchi che gli altri giocatori hanno lasciato liberi, che un altro giocatore può occupare potendo utilizzare un colore diverso.

Dopo qualche partita diventano subito chiare quali sono le strategie da seguire, ovvero:

– cercare di posizionare nelle prime mosse i pezzi dalla forma più “difficile”, come la scaletta o la zeta, difficili da sistemare una volta che la plancia comincia a diventare affollata,

– muoversi subito verso il centro della plancia, per avere in seguito più direzioni in cui potersi muovere, se ci si appoggia ad un lato sarà più facile per gli avversari chiuderci,

– ogni pezzo ha un certo numero di “libertà” (un concetto simile a quello presente nel Go), corrispondenti al numero di angoli che, giocando il pezzo, diventano disponibili per la mossa successiva. Contando gli angoli liberi si può capire in che situazione ci troviamo ad un certo momento della partita. E quando non abbiamo più libertà la partita è finita.

Il gioco è pensato per essere giocato in quattro, nelle istruzioni viene spiegato come giocarci con un numero differente di persone:

– in tre, si deve stabilire un colore “fantasma”: questo verrà giocato a rotazione da uno dei giocatori “veri”, per questo conviene dare all’ultimo giocatore un gettone (moneta, pietra, etc…), quando questo effettuerà la sua mossa farà anche quella del colore fantasma, rispettando sempre le regole standard, poi passerà il gettone al giocatore alla sua sinistra.

– in due, ogni giocatore gestirà due set di colori (giallo/verde o rosso/blu), utilizzandoli in modo alternativo sempre rispettando le regole standard. Alla fine verranno conteggiati i punti sommandoli tra i due set di colori.

– in solitario, si può giocare una partita standard con tutti e quattro i set di pezzi, cercando di fare più punti possibile. In alternativa le istruzioni riportano (stranamente solo nella parte in inglese) alcuni puzzle da risolvere cercando di comporre dei rettangoli con un sottoinsieme dei pezzi a disposizione.

Questo gioco presenta numerosi pregi: semplicità, coinvolgimento, rapidità delle partite (che non superano i venti, trenta minuti), assoluta mancanza di fortuna, e prezzo molto interessante: per quanto mi riguarda sono riuscito a trovarlo nell’ipermercato di un centro commerciale, e consiglio anche a voi di dare un’occhiata di tanto in tanto al reparto dei giochi, dato che di fianco a prodotti commerciali come “Chi vuol essere milionario” o “Affari tuoi” si possono trovare anche dei giochi veri, come lo è questo ottimo “Blokus”!

Recentemente sono anche uscite due varianti di questo gioco: Blokus Duo e Gem-Blo. Blokus Duo è semplicemente una versione ridotta, pensata per due giocatori, e in realtà è un sottoinsieme del Blokus classico, ovvero ci sono due set di pezzi standard, e l’area di gioco è ridotta togliendo dalla griglia normale un contorno esterno di tre caselle di larghezza. Gem-Blo invece è una versione per sei giocatori, che però usa pezzi formati da esagoni, che vengono giocati su una griglia esagonale (ed è molto bello, anche solo da vedere).

Concludendo, questo gioco lo promuovo a pieni voti, certo non è un titolo che soddisferà i palati più esigenti, per i quali un gioco per dirsi tale non può durare meno di quattro ore e non avere un manuale di almeno cento pagine, ma a questo “Blokus” nessuno potrà mai rifiutarvi una partita, e sono sicuro che riscuoterà un successone anche quando lo proporrete alla vostra fidanzata o moglie.

Andrea Nini

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