KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Un caldo giugno…

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Un caldo giugno…

Il tempo è passato in un attimo. Tra le tante piccole e grandi modifiche al sito della KULT Virtual Press (che si prepara, passo dopo passo, ad accogliere in qualche modo anche KULT Underground), tra i tanti e-book pubblicati, le piccole novità software, i tantissimi testi ricevuti (e in attesa di nuovo personale perché possa adeguatamente essere analizzato) eccoci in un lampo alla fine di giugno. Eccoci al numero 120 di KULT Underground. Eccoci nuovamente a cercare di selezionare e impaginare quanto si appresta a diventare un altro pezzo della nostra ormai più che decennale storia.

E l’estate è sempre un momento un po’ complesso, perché, nell’approssimarsi dell’unica pausa che la rivista si concede all’anno (quella di AGOSTO – in luglio usciremo come sempre) sono tante le riflessioni che si fanno, tanti i progetti che si valutano. Progetti che, mentre si procede con In Xanadu – seconda edizione (concorso per poesie e racconti sotto la cartella tipografica), porteranno alla nuova edizione di OttoKappaOMeno (concorso per racconti horror/SF sotto gli 8192 caratteri), e poi, poco dopo, alla undicesima festa di compleanno di KULT Underground.

Cosa? Dite che mi sto dimenticando di Holden? del concorso nazionale a premi che partirà anch’esso a fine estate? E dite che mi sto anche dimenticando gli incontri con Scritture Metropolitane e le presentazioni dei nuovi e-book di questa importante collana di Zona Holden?

No, no, nessuna dimenticanza. Questo, e tanto altro, è tutto ben presente sia nelle intenzioni, sia nella memoria. E di queste cose parleremo abbondantemente appena possibile, raccontando, consigliando e proponendo.

Solo adesso, come dire, ci si trova qui, ed è già fine giugno. Senza quasi il tempo di fare “nulla”. Forse incantati un poco dagli accessi alle migliaia di pagine di KULT Underground/KULT Virtual Press, che insieme sfiorano le 100.000 pagine servite al mese. Forse sommersi dai testi (verrebbe quasi da dire dai “troppi” testi se non fosse che è quello che invece vogliamo). O forse storditi dalla fretta, dalla voglia di fare, e possibilmente al meglio, che “spreme” i pochissimi redattori rimasti a gestire la splendida situazione in cui la rivista si trova. Chissà.

Possibile che l’estate, da sempre un punto di svolta per la rivista, per l’attenzione che collaboratori e lettori ci prestano, porti ad una situazione diversa, migliore o peggiore che sia. Ma intanto, ancora una volta, siamo riusciti ad esserci. Pronti, come sempre, per farvi leggere tanti articoli interessanti, di settori o tematiche così diverse, come difficilmente capita altrove. Augurandovi buona lettura, e buon inizio estate. Con solo un saluto in più – come purtroppo ormai è consueto – ai tanti che ci hanno contattato e ancora al momento sono in attesa di una prima o di una seconda risposta. Con la speranza che presto ci sia di nuovo una struttura tale da evitare questo tipo di situazioni.

Per il momento è tutto. Arrivederci al prossimo mese.

Marco Giorgini

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