KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

…e ancora un altro…

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…e ancora un altro…

Ormai questo spazio sta diventando effettivamente un po’ vuoto come contenuti. Cioè, ha ancora senso scrivere un editoriale solo per dire che non ho avuto tempo di scrivere un editoriale? O, vedrete nell’apposita sezione, scrivere in Voci che sussurrano che ho sostituito malamente
Lorenza Ceriati1 interrompendo – con una gestione forzatamente minimale – il normale corso di questa storica rubrica?

Forse no – ma i cambi consistenti che sono avvenuti (e che stanno avvenendo) se da un lato portano a uscite ricche come quella che avete davanti, dall’altro sottendono cambi redazionali che sono effettivamente complessi da gestire. La redazione storica, con i suoi componenti e i suoi ruoli, si è andata via via trasformando prima in qualcosa di più “sottile” e poi, anche (ma non solo) di recente, ha iniziato un lento ma profondo “disfacimento”. Non avendo mai avuto una formazione troppo organica questa rivoluzione, come credo abbiate avuto modo di constatare voi stessi, non sta affatto riducendo la capacità operativa di KULT Underground (anzi), ma è chiaro che chi sta ora riorganizzando le fila di tutto (anche di KULT Virtual Press) sta sia soffrendo per la perdita (ancora in forse?) non solo “emotiva” di figure come Lorenza Ceriati o di (ebbene sì) Michele Benatti e degli altri membri della redazione della rubrica Cinema, sia faticando non poco per ristabilire uno scheletro redazionale significativo.

Perciò i disagi come questo, quello cioè di un editoriale all’osso (ammesso che siano per i lettori in fondo poi dei veri disagi), sono secondo noi il male minore per proseguire un cambio di pelle, percepibile ad esempio con le funzionalità del nuovo sito, che vogliamo porti questa rivista a continuare, in crescita, il percorso intrapreso finora. Anche, nel caso, cambiando qualcuno dei meccanismi rimasti intoccati fino a questo momento (pur nel rispetto della filosofia iniziale), ma di certo cercando di arricchirci con il fondamentale contributo di nuove figure che abbiamo già trovato, e di altre ancora che speriamo di trovare presto. E a questo proposito, oltre a ringraziare quanti già ci stanno contattando come articolisti, invitiamo chi tra i lettori è interessato alla cosa, anche a proporsi come organizzatori e gestori di vecchi o nuovi spazi culturali. Avvertendo ovviamente che il lavoro da svolgere, per via della periodicità della rivista, è comunque un piccolo impegno, e che è richiesta, soprattutto all’inizio, parecchia energia.

Direi che anche per questo mese è tutto. Continuate a farvi sentire con i mail (anche solo per commenti o consigli) e arrivederci al 20-25 di marzo.

Marco Giorgini

1
che, come abbiamo accennato a dicembre, sta intraprendendo anche la carriera di giornalista per la “carta stampata” e che quindi potrebbe, sia pure dispiaciuta, dovere lasciare le nostre pagine…

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