KULT Underground

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Chi ha detto Soerba?

11 min read
Intervistacon Luca Urbani
 
 
Parcodi Villa Reale, Monza: sotto il soledi un’estate alle porte, nei pressi di unagrande quercia, Gabriele (D’Amora), Luca (Urbani) e Morgan (Marco Castoldi)sono distesi sul prato a rollare una canna. Marco però continua nervosamente astrappare i fili d’erba. Luca lo riprende seccato:
“Smettiladi strappare l’erba!”
“Cos’haidetto? Soerba?”
Ionon ho detto Soerba, l’hai detto tu!”
“Gabriele,hai detto Soerba?”
“No,però mi è sembrato proprio che qualcuno dicesse Soerba.”
Nessunoaveva pronunciato quella parola, ma tutti l’avevano sentitaronunciato quella parola, ma tutti l’Soerba”le (D’:ne convennero fosse un ottimo nome per un gruppo.

“Chiha detto Soerba?” è un libro di 128 pagine scritto dal conduttore radiofonicoStefano Duchi (www.radiojtj.come RCN TeleRadioCremona). Il libro, corredato da numerose fotografie,  raccontala storia di Gabriele D’Amora e Luca Urbani, prima, durante e dopo i Soerba, “ipiù grandi irriconosciuti artisti emersi dal gran calderone pop degli anni ‘90“.I Soerba sono stati Gabriele D’Amora e Luca Urbani. Conosciutisi nel 1992 inquel di Monza, iniziarono il loro sodalizio creativo nei Retroscena insieme aPedro Flamingo, Lorenzo Caperchi e Riccardo Tropea. Si scioglieranno nel 1995.In quegli stessi anni a Monza si formeranno diversi gruppi amici intorno aUrbani e D’Amora, alcuni dei quali diventeranno noti come La Sintesi eBluvertigo. Nel 1994 i due formano i Soerba, progetto che si consoliderà nel1996 grazie a un repertorio di oltre venti brani, diversi concerti, tra cui unodi apertura ai Bluvertigo. In quella occasione con i due Soerba suonano StefanoFloriello e LeLe Battista. Il 1998 è l’anno del primo contratto con la Polygramed esce il loro primo album per la Mercury: Playback. Nell’autunno dello stessoanno partecipano a Sanremo famosi con I Am Happy (primo singolodell’album) e concorrono alla Festa del Disco, vincendo nella sezione ‘Giovani’con il brano Fuori Di Testa (secondo singolo). Nel 1999 Luca compone ilbrano L’immagine, per l’album Exit di Alice. A febbraio i Soerbaconcorrono al 49º Festival di Sanremo nella sezione Giovani con la canzone Noinon ci capiamo. Dopo l’uscita dell’ultimo singolo Il tipo ideale, eterminata la tournée nel settembre 2000, il lavoro del gruppo continua con lacomposizione dei brani del secondo album. Chiuso il rapporto con la Universal (chenel frattempo ha acquisito l’intero catalogo Polygram) e firmato un nuovocontratto con l’etichetta Mescal, Luca e Gabriele iniziano il lavoro in studiodi registrazione e parallelamente Luca si dedica a Zerouno, un progettomusicale “trasversale” con la partecipazione di diversi cantanti fra cui ancheAlice, Mao, Morgan e Andy dei Bluvertigo, nato in collaborazione con PedroFiamingo e Simone Cattaneo. Qualche mese prima, sempre Luca Urbani con MarcoCastoldi firma il pezzo L’Assenzio, presentato a Sanremo 2001. Leregistrazioni di La vittoria dei cattivi (questo il titolo del nuovoalbum del gruppo) vedono la partecipazione di diversi musicisti fra i quali,Stefano Floriello e Ivan Ciccarelli alla batteria, Pedro Fiamingo alle chitarree, sempre alle chitarre, Lele Battista e Giorgio Mastrocola dei La Sintesi,Morgan co-arrangiatore insieme ai Soerba di un brano e TechnoTeo coproduttoreinsieme a Gabriele D’Amora di tre dei quindici brani del disco. L’annosuccessivo (2002) i Soerba si richiudono in studio per lavorare alla raccoltadi b-side dal titolo 1996 Beside 2002. L’album preceduto dal singolo Unpo’ d’aria esce il 15 novembre del 2002. Il gruppo si scioglie nel 2003. Nel2010, dopo oltre sei anni dallo scioglimento, esce una raccolta di inediti:”Sviluppi urbanistici- demo 1995/2000″. In questi anni Gabriele eLuca si sono dedicati a numerosi altri progetti musicali degni di nota.
·                    1998 – Playback (Polygram)
·                    1999 – Playback blu (Universal)
·                    2001 – La vittoria dei cattivi (Mescal/Sony)
·                    2002 – 1996 Beside 2002 (Mescal/Sony)
·                    2010 – Sviluppi urbanistici- demo 1995/2000(Discipline)
 
 
 
INTERVISTA
 
Davide
CiaoLuca. Il libro racconta la storia dei Soerba, è ricco di notizie e difotografie… Non ti farò domande quindi che riguardino il vostro passato, giàqui abbondantemente leggibile, a parte ovviamente qualche approfondimento.Rimando i lettori di questa intervista a saperne di più direttamente dal libroscritto da Stefano Duchi, più noto come conduttore radiofonico… Un gesto cherisarcisce e pareggia i conti in qualche modo rispetto alla poca attenzioneriservatavi a suo tempo dalle radio italiane (non dalla sua, ovviamente, e dipochissime altre)? Cosa pensi di una monografia sui Soerba scritta a questopunto delle vostre due professioni musicali ormai soliste e della tua inparticolare?

Luca
Ciao…sinceramente la prima cosa che ho pensato e che Stefano fosse pazzo … poirileggendo il libro ho capito il suo amore per un progetto che secondo l’autoredel libro (e ovviamente anche secondo me) ha significato tanto nel bene e nelmale.
Perquanto riguarda l’aspetto radiofonico direi che il riscontro è stato tutt’altroche freddo… I am happy è stata prima per diversi mesi nel music control …
Poidopo sono arrivati i primi ostacoli… proprio perché ci avevano fraintesooppure più semplicemente noi non eravamo adatti ai canali commerciali .

Davide
Finalmenteso cosa vuol dire Soerba! Adesso però non mi spiego perché sia anche il nomedella Soerba Centro di medicina integrata a Casirate d’Adda… Si sarannoispirati a voi? Scherzi a parte… Molti vorrebbero che i Soerba tornasseroinsieme… Ho trovato perfino un Facebook intitolato “Rivogliamo i Soerba”…Diciamo che entrambi siete possibilisti al riguardo, ma poi…?

Luca
Siamopossibilisti nel dire “mai dire mai”.
Mapoi alla fine non riusciamo neanche a vederci (eh eh). Diciamo che ci stimiamomolto e andiamo molto d’accordo… ma non musicalmente.
Comunquenon so cosa nasconde il futuro. Tutto può accadere 🙂

Davide
Zerouno,Deleyva, FrequenzeStudio (che ti riempie di nuovi interessi e idee) e altrituoi progetti dalla fine dei Soerba a oggi. Dopo quindici anni di svariateesperienze, anche sperimentali, che significato e direzione daresti oggi aun’eventuale continuazione dei Soerba?

Luca
ISoerba sono un progetto a due e di conseguenza non posso e non sono mairiuscito a dargli una direzione. Io sono sempre stato l’autore principale, mail selezionatore e produttore finale é sempre stato Gabriele. Alcune canzoniscartate da lui sono state singoli nel mio disco solista e nello Zerouno 🙂

Davide
Illibro e la vostra storia mi paiono esemplari (e ne consiglio la lettura a tutticoloro che intraprendono un progetto musicale) per capire anche il naufragiocostante dell’industria discografica italiana e non solo italiana degli ultimivent’anni… Le case discografiche, a parte poche rare eccezioni, non investonopiù sull’artista (chiaro l’esempio fatto a proposito di Lucio Dalla negli anni’70). L’impostazione dell’industria discografica è ora più che mai quella digiocare tutte le proprie risorse in vista di un risultato immediato, senzavalutare nemmeno l’eventualità di investire forze e capitali a lungo termine.Con la Discipline le cose mi sembrano molto diverse, o sbaglio?

Luca
Ilgrande errore delle Major è stato proprio quello di ricercare risultatiimmediati.
Lepersone si conquistano e si educano con pazienza e un gruppo o un cantante deveavere la possibilità di sbagliare, di riprovare e poi riuscire. Se tutto questoaccade subito, la storia insegna che nella maggior parte dei casi si “brucia”l’artista.
Disciplineè una piccola etichetta e facciamo quello che possiamo solo con la passione epochi altri mezzi.  Non ci sono guadagni economici ma da quando sono inDiscipline sono più felice…:D

Davide
Haisempre odiato la dance fino al tuo viaggio a Ibiza… Dopo il quale sei diventatoanche un “music selecter”, un dj e anche un “house maker”… Cosa ti è successoesattamente a Ibiza? Cosa si prova nel riuscire a far ballare la gente?

Luca
Sonoandato ad Ibiza nel 2000 ed è successo di tutto. Era anche un anno dipassaggio, in tutti i sensi. L’aria era frizzante, da fine del mondo. Moltebarriere mie personali stavano per cadere e ho passato due settimane adistruggere tutte le mie convinzioni.
Un’esperienzadavvero nuova e fondamentale, che mi ha segnato nel profondo. Ho provato unsenso di libertà che forse non proverò mai più.
ComeDJ ho cercato semplicemente di ricreare quel clima… con scarsi risultati devodire.

Davide
Perchéi Depeche Mode sono stati così importanti per te?

Luca
Mihanno fatto apprezzare la musica elettronica prima di tutto… mi hannoaccompagnato nell’infanzia … mi hanno anche portato ad apprezzare un certotipo di immagine.

Davide
Imiei pezzi preferiti sono: Disco Volante, Misterioso, La bellezza… Morgandisse: “Sin dai tempi in cui andavamo al liceo Luca si faceva notare per suaestroversione nel saper scriver canzoni che trovavo geniali: erano originali,le sue parole erano semplici però intelligenti, gli arrangiamenti bizzarri eminimalisti”. Morgan parlava di povertà meravigliosa, di musica in cui “sicreava un grande senso del vuoto, e capire il vuoto a quell’età vuol direessere bravissimi, geniali. Il pezzo che rappresenta più di altri tutto questoè “Il tipo ideale”, il più bello scritto da Luca, una canzone che ancoraoggi conserva qualcosa di perfetto“. Posso riassumere con un antico adagioquello che ho sempre pensato della vostra/tua musica? “Riempi ilbicchiere che è vuoto, vuota il bicchiere che è pieno, non lo lasciare maivuoto, non lo lasciare mai pieno!”. Quale tuo/vostro brano ritieniinvece perfetto e perché?

Luca
Beh,i brani perfetti non esistono… almeno non nel repertorio dei Soerba e non lodico per disistima; lo dico perché non credo e non cerco la perfezione… anzimi piacciono le cose incompiute o difettose.
Comunqueuno dei brani che preferisco e che faccio ancora dal vivo è LA BELLEZZA.
Secondome è un brano molto intenso scritto di getto e mai variato o rimaneggiato. Noncontiene ripensamenti. È sicuramente uno dei brani che mi rappresenta meglio.
 
Davide
Ituoi testi sono stati molto apprezzati. Guardare nell’ovvio trovando aspettiinediti. Lucidità surreale, ossia parlare di quotidianità con la capacità direndere surreale tutto. Queste alcune cose che sono state pronunciate inmerito. Hai già detto che è dificilissimo spiegare perché scrivi i testi se nonin generale, che non puoi spiegare la tua filosofia; questo lo fanno gli altri…Ma ti sta o ti è stato sempre bene quel che gli altri possono aver detto o direal riguardo? Qual è piuttosto il tuo fine essenziale attraverso la musica e lacanzone?

Luca
Ilmio fine essenziale è in continua evoluzione o involuzione a seconda dei puntidi vista. Una cosa che ho capito ultimamente e che non bisogna mai prendersitroppo sul serio. Recentemente ho sentito cose da amici/colleghi che mi hannofatto sorridere, tipo: io mi merito di più o io sono nato per fare musica… vabeh!

Davide
Iam happy… La fortissima esposizione di un singolo si rivelò da subitoun’arma a doppio taglio: un successo finisce per identificare più o menoerroneamente l’intera proposta sonora di un gruppo o di un musicista. Questaverità mi ha aperto ancor di più gli occhi sulla smisurata grandezza di unDavid Bowie, capace di creare nuovi successi voltando le spalle ai precedenti.Se tu lo incontrassi, quale cosa gli chiederesti o diresti per prima? E qualeai Depeche Mode (o a chi in particolare)?

Luca
Miricordo che di Bowie ho visto una data al Forum di Assago del tour di Outside;ero rimasto impietrito… e mi chiedevo come facesse a tenere quel distaccocaloroso. Ecco cosa gli chiederei: come riesce a essere così profondo ma nellostesso tempo distaccato e quasi glaciale.
AiDepeche farei la classica domanda che poi non è una domanda. A Martin Lee Gorein particolare: quali sono le canzoni che preferisce del suo repertorio eperché.

Davide
Haisempre sognato di scrivere canzoni e di darle ad altri musicisti, il che poi èspesso accaduto. Cosa provi nell’ascoltare il tuo negli altri?
 
Luca
Ioin verità ho sempre cercato un altro cantante. Nei Soerba e prima ancora neiRetroscena ero all’eterna ricerca di un front man, ovvero qualcuno che potessedare voce e immagine a un progetto. Da qui la voglia di cercare interpreti perle mie canzoni. Quando scrivo canzoni io vado d’istinto. Se poi le affido perl’interpretazione, come accaduto nei progetti Zerouno, e poi le riascolto mi rendoconto che solo allora hanno acquisito un senso. Mentre quando un artista michiede di scrivere, come ad esempio accadde con Alice, faccio subito moltaattenzione a quello che scrivo perché cerco di immaginare la sua personalitàche si appoggia sui miei brani.

Davide
Soerba:”Sviluppi urbanistici” Demo 1995/2000… Infine, perché giustificare con ladicitura “demo” ciò che è stato già così ottimamente compiuto?

Luca
Grazie!In verità “Sviluppi urbanistici” è l’incontro tra il lavoro dei Soerba e il miocome solista nella parte contenuta in 2000/2005.
Èla prima stesura dei brani. Alcuni suonano o hanno un mondo anche miglioredella versione prodotta, ma questo è giudizio molto personale.

Davide
Holetto che c’era una certa propensione, da parte di Gabriele, a trasformare ituoi accordi minori in maggiori… Qual è il tuo accordo preferito, quello chepotrebbe contenerti, rappresentarti, che ti ritrovi più spesso nel comporre letue canzoni? Quale colore ti fa visualizzare? Quale invece attribuiresti a Gabriele?

Luca
Iore minore che accosto al verde e non ne so il perché mentre per  Gabrielesicuramente il re maggiore che è molto solare perciò ti direi arancione, anchese credo che il colore preferito di Gabriele (uomo dalle mille contraddizioni)sia il nero… si autodefiniva Calimero quando si sentiva perseguitato.

Davide
Anch’ioaccosto il re minore al verde, scuro. Il maggiore al giallo. Einsteindisse che due cose gli ispiravano soggezione – i cieli stellati sopra el’universo morale dentro. Quali cose ti ispirano più soggezione? Quali invecepaura?

Luca
Ecco:qui mi è molto difficile rispondere. Mettiamo subito in chiaro che io non miconosco, e non credo molto alle persone che dicono di conoscersi allaperfezione… conoscersi nel profondo è una cosa molto difficile e credo abbiaa che fare con la morte…
Comunquetutto quello che non conosco mi spaventa… ma a giorni alterni… (hi hi)

Davide
Cosahai piacere di segnalare ora di prossima realizzazione?

Luca
Ilcofanetto di Garbo – L’altra zona – in edizione limitatissima. Un cofanetto con4 cd ed un dvd… tanto materiale in una confezione molto bella. Io sono sempreimpazzito per le versioni deluxe o in cartone o limitate. Poi gli Eco 98 cheusciranno a Gennaio 2011, giovane gruppo monzese a cui Discipline crede molto!

Davide
Hannodetto che sei sempre stato poco incline a rilasciare interviste e ad apparire… Ti ringrazio per avermi concesso il grande piacere di farti qualche domanda.Ciao Luca e … à suivre.
Un grazie anche a ManuelaLonghi.
 
 

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