Le chiacchiere si allungano maliziose sull’onda lunga di un mare grigio e scapigliato in questa prime domeniche di giugno.
Steso in un lettino, fra le pareti di un solarium, nel mio solito stabilimento, mi riesce difficile leggere il giornale appena comprato, un vento maldestro ed imprevedibile mi rende difficile sfogliare le pagine del quotidiano già di per sé poco simpatico leggere al di fuori della comoda poltrona. Gli abitanti di questo lembo di spiaggia, unti come frittelle appena uscite dalla padella sono poggiati sui lettini, stesi sul telo simile a quella vecchia carta gialla di una volta, che serviva ad assorbire l’olio della frittura.
Tutti, alla domenica, si affannano in commenti sul fantastico sabato sera appena digerito.
Il tocchettio spigoloso della pallina, che rimbomba sulle decine di palette da racchettoni, accompagnerà mio malgrado tutto il pomeriggio.
Infaticabili, sulla sabbia rovente, gli sportivi della domenica, saltellano come fachiri sulla brace rincorrendo la capricciosa pallina , che prima di sera, poggerà sicuramente le sue forma rotonde o fra le righe del giornale di qualcuno che tenta di leggere tranquillo.
Anziane signore, che mostrano nell’acconciatura e il portamento , un immaginario e folgorante stato di forma, sono sedute tranquille a
chiacchierare sui lettini sparsi per ogni dove, assomigliando più che altro ad uno stivale, di quelli lunghi in pelle, alla cirano di Berserach.Uno di quei vecchi calzari tirati contro il muro, e poi caduti al suolo, accartocciandosi su se stessi con mille pieghe.
Dita corte ed allungate, con in cima alle unghie un tracimante color rosso battona, sopportano il peso di file di anelli che, come in un’asta televisiva luccicano ed abbagliano chi non li possiede.
Capannelli di spose consumate vantano vacanze già vissute o quella che, sulla loro folgorante BMW serie 5, passeranno in isole alla moda, come Corsica o Sardegna.
In spiaggia tutti hanno e tutti sono titolari di strepitosi grandi progetti.
Col magico rito del noleggio del lettino spariscono tutti i problemi e, come per magia, ci si trova tutti a cavallo di un fantastico tappeto volante in partenza per vacanze meravigliose, in luoghi stupendi invidiati da tutti.
I belli in spiaggia non si contano.Qualche anno fa frequentavo, diciamo pure, un bagno "in, " ma sono poi dovuto migrare in lidi più modesti, la mia pancetta "traballante" non era affatto in sintonia con i possenti fisici modellati a fatica durante l’impegnativa palestra invernale, ed il piedistallo invisibile dove "troieggiavano" anzi scusate, troneggiavano le loro maxi donne , illuminate da un’abbagliante luce propria, offuscava quella del sole impedendo ai comuni mortali una tranquilla abbronzatura.
Tranquillamente appostato nel mio lettino, per fortuna sono difeso dal mio Walkman dall’attacco furibondo di un ragazzone nero più della pece, che con un ingiallito sorriso a trentadue denti cerca disperatamente di appioppare qualche scontata cianfrusaglia a chiunque getti su di lui il minimo sguardo di sia pur vago interesse.
Si avvicina, ma io chiudendo gli occhi, e menando un fantastico ritmo con le mani lo dissuado da qualsiasi velleità di propinatore.
Ad un certo punto la mia curiosità viene attirata da una signora particolare, che per fortuna rappresenta una limitata fetta di personaggi da spiaggia. La tipa in questione era paragonabile ad un grosso tacchino addobbato con anelli orecchini e grossi braccialetti tintinnanti, quasi come se si preparasse per il proprio ultimo grande Natale da protagonista a cinque stelle.
Una lunga striscia di pelle rosa, con grossi pori scuri in rilievo, si scorgevano dal fondo dei pantaloni a righe verticali bianche e rosse. Lunghi e larghi un paio di occhiali avvolgenti coprivano una consistente fetta di faccia, che lasciava trasparire la stessa fisionomia pigmatica del resto del corpo. I tintinnio costante della chincaglieria, che accompagnava una gestualità impossibile da non notare, mi ha indotto ad ascoltare qualche breva discorso. Le mie orecchie, purtroppo, in tali frangenti si allungano e si allargano a dismisura, simili a due padiglioni cosmici atti a captare anche il più piccolo suono.
Col passarsi le mani di continuo tra i lunghi capelli che ogni volta, dalla fronte rovesciava sulle spalle era arrivata ad ottenere quello che voleva.
Tutti la guardavano.Tutti l’ascoltavano.
Il discorso in questione era prevedibile il fulcro dell’argomento era la fiammante, nuovissima BMW serie 5 con climatizzatore , telefono cellulare A.B.S. AIR BAG ed altre diavolerie. Dopo soli cinque minuti tutti noi, miserrimi abitanti di questo lembo di spiaggia eravamo tutti belli freschi e riposati a bordo della sua nuova fantastica macchina in viaggio per vacanze meravigliose.
Personaggi da spiaggia
Gianluca Missiroli