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Il fautore di vittime

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Il fautore di vittime

io mi vorrei far definire porre l’attenzione espandere i vostri giudizi allargare le menti su di me visto come arma a doppio taglio o a tagliente multiplo- la doppiezza del taglio è dovuta al fatto che i miei coltelli hanno una doppia lama- la prima è la taglia anima vi sego il corpo in due sperando che fuori ne esca qualcosa qualche parte di voi- e poi la seconda estrapola il cuore staccando i canali del sangue e cacciando il cuore pieno di sangue fuori dalla gabbia toracica- la vittima non deve gridare e lo faccio con un buco sul cuscino mentre dormono iniettando dentro dell’acqua- e la vittima grida con la faccia nel cuscino come gridare nell’acqua nessuno ti sente- è richiesta una conoscenza dell’anatomia per sapere dove tagliare- il taglio deve avvenire netto pulito secco graffiante e conta tantissimo l’affilatura precisa della lama- lo stato emotivo in cui ti poni verso la vittima deve fermarsi al distacco della mente da quello che intorno ti succede- la cosa avviene in uno stato di semincoscienza- devi essere freddo e mettersi il ghiaccio nella tasca dei pantaloni è una cosa che funziona benissimo anche se c’è sempre una parte che ti sfugge- la vittima può assomigliare a un tuo amico parente o una donna che hai conosciuto- non devi guardare nessuno in faccia ecco perché certe cose si fanno solo di notte- se la mano ti trema lascia perdere- sappi quando smettere
-è vero che uccidendo 300 persone si esorcizza la morte la si mette a tacere rinchiudendola in un angolo lontano da noi- e che alla fine certa gente cerca di riprendersela perché non si sente bene la vita se c’è la morte accanto…
– quando ho ucciso mio padre- vecchio barbuto dagli occhiali con la montatura nera e gli occhi stupidi privo di controllo sulla propria vita- quando ho sgozzato mia moglie- grassa vacca da cucina puzzolente di maionese dai capelli non lavati- tutti e due mi hanno gridato
perché lo facevo che mi avevano fatto io non ho avuto la risposta giusta in quel momento rimanendo senza una parola da dire mettendomi in crisi nella ricerca da parte mia di una spiegazione convincente- non ho trovato risposte e dopo attente mie riflessioni che occuparono 5 anni della crescita di mia figlia che viveva con me- ho scoperto che io avevo talento nella mancanza di spiegazione c’è talento naturalezza ricerca della bellezza e manifestazione della propria passione- ho compiuto quelle azioni per il piacere di farle senza altri scopi e motivi- io non penso di poter morire perché la mia vita è più lunga di tutte le mie vittime- più vittime ci sono e più la mia vita diventa lunga- da una ragazza riesco a fregarle almeno 18-20 anni con una vecchia posso arrivare fino a 80-90- sto vivendo parecchio e lo scopo ultimo l’ideale sarebbe quello di uccidere tutti gli altri uomini del pianeta e così arriverei all’immortalità- lo sterminio completo è il punto che unisce la vita con la morte ma essendo un’idea limite essa rappresenta l’infinito
-con una bomba atomica potentissima si potrebbe fare
-le cose vanno fatte seguendo una certa linea stilistica mantenendo inalterate le armi classiche dell’annientamento dell’altro- il coltello a me sembra una buona scelta specialmente quello che uso io con il doppio taglio- solo in italia me ne mancano ancora circa 56 milioni di individui con la fortuna che il livello delle nascite si abbassi ancora o si mantenga costante- l’estate è la stagione che preferisco perché si raggiungono grossi assembramenti in piazze e strade con la facilitazione di sgozzare uno e eliminare altri 4-5 mentre si scappa spostandosi esclusivamente verso la folla con il coltello in mano- se sono ben ammassati basta che tu t’infiltri dentro i loro gruppi con un coltello nelle mani e mentre tu cerchi di farti spazio tutti si spostano e cominciano a spingere- e anche casualmente c’è qualcuno che si butta su di te e quindi sul coltello- io lo vedo tutto molto facile- non è richiesto un grosso sforzo
-se qualcuno ti vede
-se mi vedono si mettono paura io sono molto brutto- avere una faccia piena di bolle pallida con una cicatrice sulla fronte dovrebbe essere già un reato- devi mettergli paura e anche se ti vedranno non diranno niente staranno zitti e mi ascolteranno- ho un discorso che ogni tanto a quelli che mi vengono dietro per catturarmi faccio
dove stavi mentre io uscivo dal ventre di mia madre fecondato dall’alcool di mio padre… -la mia condizione impone rispetto considerato che nessuno mi ha mai pensato o voluto un poco miserabile di bene- ho portato una concezione tra di voi che scuoterà le vostre menti ponendole al di sotto del mio volere come miei schiavi dal sorriso dai denti d’oro- mi sono conciliato con la terra dando ad essa del sangue e merito pietà per la mia miserabile condizione di prigioniero del corpo- io vi porto ad una conciliazione con la natura che porrà fine e parola the end alla lacrima umana dopo il superamento del dolore- i miei atti vogliono far capire e il male è una condizione secondaria
-il discorso gli fa paura anche se esso non ha nessun senso proprio e non dice niente ma serve a far sembrare quello che faccio abbastanza serio
-quante vittime hai fatto per ora
-la cronaca nera di oggi è merito mia come quello che i telegiornali dicono sulle guerre di mafia e gli aumenti della criminalità come i casi del tabaccaio ucciso- e ora tutti ne parlano e c’è maggiore attenzione su queste cose- questo è il segno del mio lavoro assiduo che impone alcune privazioni come il dormire poco la notte viaggiare molto in poche ore non riuscire mai a guardare la televisione- ma me ne fotto perché sono un creatore di immagini- la vittima non è la stessa non può essere mai la stessa perché la vittima è ciò che è morto- e lavoro sempre in stanze diverse scene che cambiano- uno che sta dormendo sul suo letto- una felice famiglia che si ingozza a tavola- uno nella sua giornata lavorativa in una fabbrica o stesi sull’asciugamano a prendere il sole- il soggetto morto è mio è il mio attore posso metterlo in qualsiasi posizione e truccargli la faccia per fargli avere tutti gli atteggiamenti che voglio- una donna vittima di solito la sdraio sul letto nuda e le metto una sigaretta in bocca ed è per me l’immagine tipo della donna
-quando ha intenzione di smettere…
-se non troverò più coltelli a doppio taglio da comprare e il mio perderà la sua punta affilata- spero che le industrie delle armi non vadano in crisi- è un lavoro interessante come gli altri- sono nato per queste cose e ho un gran talento non saprei cos’altro fare



Enzo Moschetta

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