vs
MS Windows 98
Aka
Windows ME vs Windows Bleah
Orazio Flacco
Come avrete già intuito dal titolo, questo mese vi parlerò del successore di Windows 98. Il sistema Microsoft conta oramai due anni suonati e come si sa la casa di Redmond ci tiene ad aggiornare i suoi S.O. per mantenere casino nell’ambiente.
Come con una bella donna (o con un bell’uomo per il pubblico femminile), cominciamo con i preliminari.
La piattaforma d’installazione è un Intel Celeron 466Mhz con 256MB RAM. Fra le periferiche di maggior rilievo contiamo una Matrox G400 Dual Head, Sound Blaster Live! Basic e modem esterno UsRobotics – 3Com ISDN TA.
L’installazione è avvenuta con la solita procedura che adotto per i nuovi sistemi operativi: disabilitato Boot Magic ed impostata una partizione da 2GB in FAT32, inserisco il disco di ripristino di Windows 98 completo di SMARTDRV.EXE per velocizzare l’installazione.
E ora G:Setup
L’inizio è molto simile a Window 98, tanto per rimarcarne la diretta derivazione. Dopo lo SCANDISK, per un paio di domande di rito (il percorso d’installazione…) e l’installazione va dritta per la sua strada seguendo una sorta di percorso di crescita. Il setup sembra migliorare di riavvio in riavvio (ne sono necessari tre per il completamento dell’installazione) e alla fine è davvero piacevole seguirne le fasi, anche se ciò significa circa 40 minuti di permanenza davanti al PC in quasi assoluta apatia: l’insediamento di Windows ME è in sostanza automatico e, data una buona base di partenza (un hard disk vuoto o non formattato), è alla portata di molti. La versione in mio possesso installa il doppio di MB rispetto a 98 ma garantisce l’assoluto inutilizzo del CD nel caso dovessimo installare nuove periferiche.
Durante le fasi di detecting delle periferiche Plug & Play, la mia Matrox e la Sound Blaster sono state rilevate come periferiche sconosciute segno della fase beta: il supporto avverrà nella finale. Colto dal panico, ho provato ad installare i drivers per Windows 98: con mio gran piacere e con logica Microsoft che punta alla continuità del supporto periferiche, l’installazione è andata a buon fine garantendo l’installazione di entrambe le periferiche con successo.
Il primo Boot
Accendendolo per la prima volta si può notare come Windows ME (Millennium Edition) sia una via di mezzo fra Windows 98 e Windows 2000.
Questo è vero anche a livello di codice poiché per aumentarne la stabilità sono state sostituite molte delle vecchie parti di codice risalenti all’ormai vetusto Windows 3.1 con parti di codice derivanti direttamente dalla roccia figlia di NT. Il fritto misto permane anche a livello d’interfaccia, dove le icone sono identiche a quelle di 2000, così come le impostazioni di rete, mentre il boot è identico a quello di 98, similmente per le proprietà di sistema.
Activity Center(s)
La vera novità di Window ME è questa. Gli Activity Center sono delle applicazioni basate sull’HTML create con l’intento di guidare l’utente verso un task preciso (l’Help, il restore del sistema, il fotoritocco) attraverso semplici schermate corredate da pulsanti di avanti e indietro. Lo scopo della Microsoft è di creare un rapporto con il PC ancora più immediato di quanto non sia mai stato: il personal deve sempre di più diventare uno strumento per fare le cose più comuni, non una macchina da studiare per ottenere le cose più semplici; insomma un investimento minimo di tempo per un risultato immediato. La prima utility di questa serie è l’Help & Support (non mi attento a tradurlo, giacché la localizzazione potrebbe stravolgere qualsiasi mia ipotesi) che ha completamente sostituito il sistema d’aiuto basato sui CHM (insiemi di pagine HTML unite in unico file e usate come help in Windows 98 e 2000). Le domande sono SEEMPLICI e questo sistema è integrato direttamente anche nei MessageBox, attraverso il pulsante Survey (indagine statistica) che permette di segnalare alla Microsoft, l’efficacia del messaggio espresso nelle varie domande che SO ci pone periodicamente.
Il secondo componente di questa serie è il System Restore che copiando spudoratamente dalla PowerQuest con il suo Second Chance permette di creare dei cosiddetti checkpoint della situazione del sistema (registry, DLL di sistema ecc…) in modo da poter riportare il sistema ad una perfetta funzionalità dopo l’installazione di un software o un errore irreversibile seguito dallo schermo blu della morte (BSOD per gli Inglesi) che costringeva alla completa reinstallazione del sistema. Una bella mossa ma spero sinceramente che la PQ sia stata avvisata.
Il DOS
Molti affermavano che il DOS era morto già da Windows 95. Purtroppo siamo alla settima edizione, (contando le sottorelease) e il DOS è ancora una parte fondamentale del sistema operativo MS. In questa versione non è più possibile entrare in Modalità MS-DOS pura ma i giochi e le vecchie applicazioni continuano a girare in finestra senza problemi.
La parziale eliminazione di DOS ha permesso fra l’altro la distruzione di CONFIG.SYS e AUTOEXEC.BAT che non sono più utilizzati e ha reso il boot veramente veloce, così veloce che dovrete vederlo per potervelo gustare.
Certificazione Drivers e funzioni di Power Management
Come la leggenda del DOS c’è chi assicurava che Millennim avrebbe bloccato qualsiasi driver non certificato che gli fosse stato proposto: per la cronaca i drivers certificati sono quelli che sono passati per i severissimi laboratori Microsoft per una revisione completa, in modo che non possano arrecare danno alcuno alla stabilità di Windows non ché alla pazienza dell’utente.
Di questa funzione presente in Windows 2000 con un avviso molto esplicito che sconsigliava l’uso di un driver non WHQL, non vi è traccia. Attendo la versione finale per eventuali verifiche.
Direttamente da W2K è stata prelevata la funzione Hybernate: questa nuova modalità di spegnimento deriva da un’idea tanto geniale quanto semplice. La memoria RAM come tutti saprete è una memoria volatile: ciò significa che contrariamente ai nostri Hard Disk, una volta spento il computer, il suo contenuto è irrimediabilmente perso; per questo è necessaria la fase di boot, durante la quale il sistema operativo si carica in RAM e si rende pronto all’uso. L’intuizione dei programmatori Microsoft è stata la seguente: visto che il contenuto dell’HD non si perde con lo spegnimento e che la maggior parte delle persone possiede un HD da XXGB di cui ne sono utilizzati XX/10 perché non salvare il contenuto della RAM prima dello spegnimento e ripristinarlo al boot successivo? Questo permette di lasciare aperti tutti i programmi che si desiderano ed essere sicuri che al prossimo riavvio li troveremo così come gli avevamo lasciati, un po’ come succede con i nostri palmari. In Windows 2000, io utilizzo costantemente questa funzione dato che il divario fra il caricamento normale e il risveglio dall’Hybernate hanno un rapporto di circa ¼ ma ricordatevi che la fase H ripristina Windows tale e quale e soprattutto in ME se qualcosa in Windows va storto e vi Hybernate la situazione al ritorno sarà la medesima.
Per la cronaca, la funzione H non è presente nella Beta 3 in mio possesso ma visto che nella Beta 2 c’era e la MS non ha ancora specificato quale delle due strade intende scegliere… ve ne ho parlato lo stesso ;-P
Supporto Giochi
Se Windows 2K è il SO per i professionisti dell’IT, Windows ME sarà il sistema ideale per giocare. Più veloce e più stabile garantirà una gestione degli applicativi ludici più potente rispetto a Windows 98 che doveva nascondere il suo lato giocoso davanti alla possibilità di essere installato in uffici, banche ecc…
In questa versione i giochi sono molti: oltre ai classici Solitario, Hearts e Prato Fiorito (una versione Politically Correct di campo minato) abbiamo i loro equivalenti Internet per permetterci di giocare tornei con tutto il mondo. E on manca la versione Stand Alone di Pinball (presente sin dai tempi di Plus 95) che però non permette l’utilizzo della Rete.
Una funzione importante e preventivata che, alla parti di Hybernate, non ho trovato è stata l’Application Manager and Game Options, un’icona del pannello di controllo che avrebbe dovuto permettere una gestione oculata dei giochi, dando la facoltà di decidere anche dopo la fase di setup quanto spazio destinare al gioco stesso, permettendo in automatico di cancellare files che sarebbero stati reperiti dal CD stesso.
Internet Explorer 5.5
Una nota: in tempi d’integrazione di IE con il sistema operativo sappiamo bene come ogni aggiornamento del browser giovi a tutto il sistema. Se già con Windows 2000 ho notato un boot delle navigazioni non posso che essere felice di questo .5 che garantisce dopo ben 5 major version, un’anteprima di stampa decente! Il bug fixing sottostante mi è ignoto ma durante la navigazione non ho avuto alcun problema di sorta. Si vedrà nella final.
Infine
Millennium come dice la campagna promozionale Microsoft, semplicemente funziona! Io che al lavoro ho montato 2000, perché ero stanco di dover riavviare ogni 2 ore e di dover formattare ogni 2 mesi sono molto felice di quello che ho potuto vedere. Sono sicuro che a casa ME sostituirà Windows 98, visto che il sistema che mio fratello usa per giocare tira le cuoia mediamente in un mese e vive come un fantasma per i restanti cinque mesi. Insomma un ottimo compresso che ci traghetterà per tutto 2000 fino alla versione (che chissà quando arriverà) di Windows 2000 consumer.
Ci sentiamo per il numero estivo,
Eugenio Montale
Ciao a tutti
MS Windows ME
Se hai un sistema migliore insegnalo, altrimenti usa il mio.
Ciao a tutti. Come ogni mese eccomi qui a parlarvi delle ultime novità nel campo dell’informatica. Purtroppo il tempo che posso dedicare al divertimento videoludico è sempre meno e gli strumenti che utilizzo tutti i giorni nel mio lavoro.
Ma in attendere è gioia più compita.