KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Tutti i segreti della tecnica…

2 min read

Tutti i segreti della tecnica che permette all’embrione di svilupparsi fuori del corpo femminile

Ma come hanno fatto gli scienziati americani a dare vita all’utero artificiale?
Ecco a voi la tecnica da loro usata.
Il team, guidato dalla dottoressa Hung-Ching Liu, ha creato in laboratorio i prototipi e poi vi ha impiantato gli embrioni. Le cellule femminili sono state prelevate dall’endometro, ossia dalle pareti dell’utero, e "coltivate" in laboratorio con l’aiuto di ormoni. Nella seconda fase dell’esperimento, gli scienziati hanno fatto crescere strati di queste cellule su uno speciale materiale biodegradabile modellato in modo tale da assomigliare all’interno dell’utero. In questo modo le cellule sono cresciute fino a diventare tessuto umano, mentre l’impalcatura su cui poggiavano si è dissolta. A quel punto sono stati aggiunti al tessuto realizzato completamente in laboratorio sostanze nutritive ed ormoni, come l’estrogeno, e sono stati inseriti gli embrioni frutto di fertilizzazioni in vitro precedenti.
Gli esperimenti sono stati interrotti dopo sei giorni da quando gli embrioni sono stati attaccati alle pareti dei prototipi di grembo, a causa delle normative Usa sulla riproduzione. Ma nonostante questo, alla luce dei successi ottenuti, la dottoressa Liu è decisa a proseguire i lavori e far crescere gli embrioni fino al periodo massimo di 14 giorni previsto dalla legge. In questo modo si potrà vedere se gli ormoni metteranno le radici e le vene nei grembi artificiali, se le loro cellule si differenzieranno in organi primitivi e se svilupperanno una placenta primitiva.
E non è finita qui: l’Università di Cornell conta di realizzare esperimenti simili anche sugli animali e, in caso di esito positivo, già prevede di chiedere al governo Usa l’autorizzazione ad estendere i test sulle cellule umane oltre la soglia dei 14 giorni.
L’obiettivo, di primo acchito nobile, è quello di fare in modo che le donne con uteri e grembi danneggiati possano per la prima volta nella storia avere dei figli.

Francesca Orlando

Commenta

Nel caso ti siano sfuggiti