Percorsi d’infinito
Sdraiata sul divano
drogata dalla teledipendenza
tuo svago quotidiano
è il succo amaro della tua esistenza
figlia d’un Dio distratto
saranno forse questi i tuoi domani
un amore disfatto
con la vita che sfugge dalle mani.
La resa è prematura
coi rosari di giorni chiusi in gabbia
e ciò che mi tortura
un divenire frantumato in sabbia.
ma un’altra primavera
ti costruirò mattone su mattone
sarà una villa a schiera
a farti uscire da questa prigione.
E gocce di rugiada
daranno nuova linfa e colorito
al volto della strada
coi neonati percorsi d’infinito.
Luciano Somma
una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994