La mia Amazzone
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Non dimenticherò
il tuo sguardo altezzoso
distaccato e presuntuoso,
tanto che m’intimoriva,
mentre zitto m’invadeva
s’insinuava e seduceva
la mia vita desolata.
Non dimenticherò
i tuoi occhi infuocati,
aggressivi, adirati,
nel difendere qualcosa
così dolce e delicato,
che la vita ha maltrattato
nei segreti del passato.
Non dimenticherò
la tua voce melodiosa
delicata, deliziosa,
sempre pronta ad ingrossarsi
indurirsi, scatenarsi,
per proteggersi e attaccare
chi il tuo mondo vuole avere.
Non dimenticherò
il tuo splendido sorriso,
così vitale,
così gioviale,
così tremendamente bello
da costringermi giullare,
per averne un altro ancora,
per potermi innamorare.
Non dimenticherò
il tuo essere speciale,
al di fuori di ogni schema
senza nulla di normale,
di scontato, di banale,
sempre piena di sorprese,
sempre come ti vorrei,
sempre tu in ogni caso:
non amarti non potrei.
Non dimenticherò
la tua soffice pelle,
non quel brivido caldo
che dalle labbra scendeva
lungo la schiena
nel tempo di un istante,
per poi risalire con la furia
del vulcano che si desta
dopo troppo falso sonno
al contatto col tuo viso,
pulito,
profumato,
morbidamente perfetto.
Non dimenticherò
i tuoi occhi dentro ai miei,
la bellezza che tu hai,
le tue labbra che vorrei
tra le mie
più che mai
sul tuo corpo da scaldare,
da sfiorare,
da baciare,