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Festival delle colline 1999

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FESTIVAL DELLE COLLINE 1999
Comune di Poggio a Caiano in collaborazione con Assessorato alla Cultura della Provincia di Prato – Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci – Assessorato alla Cultura del Comune di Prato – Comune di Carmignano

lunedì 28 giugno – ore 21,30
Villa Medicea – Poggio a Caiano – Ingresso L. 20.000
USTAD FATEH ALI KHAN
in concerto uno dei più grandi interpreti della
tradizione musicale delle confraternite mistiche Qawwali
Dopo l’appuntamento inaugurale di martedì scorso con Natacha Atlals, continua la 20ma edizione del Festival delle Colline, la rassegna musicale promossa dal Comune di Poggio a Caiano con la collaborazione della Provincia di Prato, del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, del Comune di Prato e del Comune di Carmignano. Lunedì 28 giugno alla Villa Medicea di Poggio a Caiano – inizio ore 21,30 ingresso L. 20.000 – è di scena Ustad Fateh Ali Khan, uno dei più grandi interpreti della tradizione musicale delle confraternite mistiche Qawwali, con all’attivo numerose produzioni discografiche (tra cui l’album Ragas and Sagas realizzato al fianco di Jan Garbarek e dell’ensemble Musicians of Pakistan). Considerato una vera e propria leggenda nel proprio paese, il Pakistan, Ustad Fateh Ali Khan è nato nel 1935 ed ha iniziato a cantare all’età di otto anni assieme al fratello maggiore Ustad Amanat Ali Khan. Due anni dopo ebbe l’occasione di esibirsi, assieme al fratello, al cospetto del Rajà di Patiaia (India) che conferì loro il riconoscimento di "Cantanti della Corte Reale". In breve tempo, grazie anche alle loro performance per Radio Lahore, i due fratelli divennero famosi in tutto il Pakistan. Ayub Khan – allora Presidente del Pakistan – conferì ai due l’ambita medaglia di "Pride of Performance". Seguirono quindi numerosi concerti in Afghanistan, India, Bangladesh, Nepal e Burma. La prematura scomparsa del fratello Ustad Amanat rappresentò un tremendo shock per il giovane Ustad, che per lungo tempo rinunciò a cantare fino a quando, con l’aiuto di un altro fratello, Amjad Alì, decise di tornare ad esibirsi. Da quel momento l’attività di Ustad si estese anche in Occidente, con tournée in Stati Uniti, il Canada, la Svezia, l’Olanda, la Norvegia, la Danimarca, il Belgio e l’Inghilterra. Ustad Fateh Ali Khan – membro tra l’altro della confraternita "Patiala Gharana" – si è affermato così come uno maestri del canto sacro qawwali. La cultura islamica, ed in particolare quella persiana, hanno esercitato una profonda influenza sull’evoluzione dello stile musicale di cui Ustad è maestro. Attualmente i musicisti musulmani ricoprono un ruolo predominante nel mondo musicale dell’India e del Pakistan: Ustad Fateh Ali Khan, Vilayat Khan, Amjad Ali Khan, oltre al grandissimo Nusrat Fateh Ali Khan – purtroppo scomparso di recente – sono da considerare tra i più grandi musicisti di questo secolo. Sul palco del Festival delle Colline Ustad si presenterà con un ensemble composto da 5 elementi: Ustad Fateh Ali Khan voce solista, Ghulam Huassain alla tabla, Shafqat Amanal all’harmonium, Mohammad Masood al tanpura e Allah Rakha al sarangi. Il Festival continuerà mercoledì 30 all’Anfiteatro di Bacchereto con Billy Bragg, mentre martedì 13 luglio, sempre a Bacchereto, è in programma il Tributo a Robert Wyatt. Venerdì 16 alla Villa Medicea concerto di Vinicius Cantuaria, ultimo appuntamento lunedì 26 luglio all’Anfiteatro del Museo Pecci con i portoghesi Madredeus.



mercoledì 30 giugno – ore 21,30
Anfiteatro di Bacchereto – Carmignano – Ingresso L. 15.000
BILLY BRAGG
L’ultimo progetto musicale del grande cantautore inglese su testi inediti di Woody Guthry, il padre della moderna folk music americana ed interprete principale della musica di impegno civile

Continua la 20ma edizione del Festival delle Colline, la rassegna musicale promossa dal Comune di Poggio a Caiano con la collaborazione della Provincia di Prato, del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, del Comune di Prato e del Comune di Carmignano. Mercoledì 30 giugno all’Anfiteatro di Bacchereto – Carmignano (Prato) inizio ore 21,30 ingresso L. 15.000 – è di scena Billy Bragg, uno dei più autorevoli esponenti della scena musicale d’Oltremanica, con il suo nuovo progetto dedicato al folk singer americano Woody Guthrie, padre della canzone folk di protesta ed interprete principale della musica di impegno civile. Nato nel 1957 in Gran Bretagna, vero nome Steven Williams, Billy Bragg scopre la musica folk durante la sua adolescenza, ai tempi dell’esplosione del punk; è per questo forse che con il suo primo gruppo, i Riff Raff, s’ispira principalmente ai Clash e ai Jam. Il gruppo si scioglie dopo aver pubblicato un solo singolo, e nel 1981 Bragg è costretto a prestare servizio nell’esercito. Se la cava dopo 90 giorni di addestramento pagando 175 sterline, torna nel mondo civile e decide di esibirsi come solista. Nel 1983 esce il suo album di debutto, "Life’s a riot (with spy vs. spy)", ottiene l’attenzione del pubblico e arriva in cima alle classifiche indipendenti, finendo per vendere oltre 150mila copie. Bragg sposa la causa dei minatori inglesi, si unisce all’associazione Artists Against Apartheid e fonda il Red Wedge, gruppo di musicisti che si propone l’obiettivo di far cadere il governo conservatore. Mesto trovatore proletario di un epos universale, capace di comporre melodie superbe e scrivere testi pregnanti, Bragg e` l’artista che meglio impersona la parte sana della rivoluzione punk. E non solo. Il suo ultimo lavoro, "Mermaid avenue", è dedicato ad alcuni testi composti dal padre del folk di protesta Whoody Guthrie (e mai musicati). E’ stata proprio la figlia di Guthrie, Nora, a scegliere Bragg per quest’impresa, realizzata insieme ai Wilco. In "Mermaid avenue" Bragg riesce a fondere l’epos socialista di Guthrie al suo spirito populista da pub, la saggezza composta del vate alla sua giovanile esuberanza. Bragg scorrazza dalle tirate satiriche di David Peel (Christ For President) ai proclami cadenzati di John Lennon (I Guess I Planted), dalla cantilena fiabesca di Way Over Yonder In The Minor Key fino alla solenne The Unwelcome Guest che chiude il commosso tributo. Il Festival continuerà martedì 13 luglio: all’Anfiteatro di Bacchereto, è in programma il Tributo a Robert Wyatt. Venerdì 16 alla Villa Medicea concerto di Vinicius Cantuaria, ultimo appuntamento lunedì 26 luglio all’Anfiteatro del Museo Pecci con i portoghesi Madredeus.

Informazioni: Museo Pecci Ivan Aiazzi (ufficio stampa) Telef. 0574-531828/5317 Fax 0574-531901/591900 – http://www.comune.prato.it/pecci/home.htm – prevendite circuito regionale Box Office – Ufficio Stampa Toscana Musiche: Marco Mannucci – Tel. 055243799 – Fax 055240397 – Tel. 0347/7985172

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